di Massimiliano Catapano
Una prima ricostruzione dell’incidente che ha strappato la vita al giovane Francesco Pontone, 17enne di Castel San Giorgio, ha portato alla luce una catena di eventi che si sono rivelati fatali. Tutto ha avuto inizio quando un automobilista, fermo sul lato della carreggiata, ha aperto improvvisamente lo sportello della propria vettura. Questo gesto ha costretto un’altra auto, guidata da un anziano, a compiere una brusca manovra verso il centro della strada per evitare la collisione. L'incidente è avvenuto a Cava de' Tirreni. La manovra dell’anziano ha ridotto lo spazio di sorpasso per lo scooter su cui viaggiavano Francesco e un suo amico, che tentavano di superare la macchina.
Inevitabilmente, lo scooter è andato a scontrarsi con l'auto in movimento. L'impatto ha sbalzato Francesco dalla sella, proiettandolo sotto le ruote di un camion che sopraggiungeva dalla direzione opposta. Il corpo del giovane è stato tragicamente trascinato per una ventina di metri. Attualmente, quattro persone sono iscritte nel registro degli indagati per omicidio stradale in relazione alla morte di Francesco. Si tratta del minorenne alla guida dello scooter, del camionista e dei due automobilisti coinvolti nelle dinamiche dell'incidente.
L'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto per garantire il corretto svolgimento delle indagini e permettere alle difese di esercitare i propri diritti. La comunità di Castel San Giorgio è ancora sconvolta dalla perdita di Francesco, ricordato da tutti come un ragazzo pieno di vita e speranze per il futuro. Le indagini proseguono nel tentativo di chiarire ogni dettaglio di questa tragedia, mentre si attendono ulteriori sviluppi dalle autorità competenti.
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