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La trattativa per la cessione della Salernitana a Brera Holdings si è conclusa con un nulla di fatto. Circa un'ora fa, le fonti vicine alla società hanno confermato la fine dei negoziati, avvenuta intorno alle 15 di oggi, a causa della mancanza delle garanzie economiche richieste. Il presidente Danilo Iervolino, che aveva dato fiducia alla controparte per un mese e mezzo, ha deciso di interrompere le trattative, ponendo fine ai ponti tra l'Italia e Miami. Brera Holdings, un fondo italo-americano con sede a Milano e Dublino e quotato al Nasdaq, aveva manifestato interesse per l'acquisizione del club granata. Tuttavia, le incertezze finanziarie e la mancanza di un'offerta vincolante e adeguata hanno portato alla rottura definitiva delle trattative.

Brera Holdings ha già investimenti in altri club calcistici minori e una piccola partecipazione nel Manchester United, oltre a essere coinvolta in attività sportive a livello globale. La conclusione negativa della trattativa ha provocato un notevole malcontento all'interno del club, in particolare nel tecnico Andrea Sottil. Quest'ultimo, che aveva ricevuto rassicurazioni su un progetto ambizioso legato alla cessione della società, sta ora considerando seriamente le dimissioni. La permanenza di Iervolino, con il conseguente ridimensionamento di budget e obiettivi, ha ulteriormente aggravato la situazione, portando Sottil a ritenere che non ci siano più le condizioni per continuare.

Gianluca Petrachi e Maurizio Milan stanno tentando di convincerlo a rimanere, ma la Salernitana sta già esplorando le opzioni per un nuovo allenatore. Con la mancata cessione, la Salernitana dovrà affrontare una stagione complessa, ridefinendo budget e obiettivi sotto la guida di un presidente la cui motivazione sembra in declino. La ricerca di nuovi investitori o soluzioni alternative sarà cruciale per garantire stabilità e successi futuri al club.