E' tornata da qualche giorno a casa, ora si gode la famiglia e la bella stagione prima di riprendere da protagonista l'attività agonistica. Quella appena terminata è stata una stagione sui generis ma altrettanto speciale per Rebecca Bianchi. Lasciato il suo Como Nuoto Recoaro, si è avventurata oltreoceano per vivere un nuovo percorso sia sportivo che di vita in Australia. "Avevo voglia di fare un'esperienza all’estero, ho ricevuto questa opportunità e l'ho colta a volo senza pensarci due volte, ed è stata la scelta migliore che potessi fare. - racconta ai nostri microfoni - Sicuramente tutti gli anni passati a Como mi hanno fatto crescere sia pallanuotisticamente parlando ma soprattutto mi hanno formato molto caratterialmente. Una persona che devo assolutamente ringraziare è Tete Pozzi, è stato colui che mi ha cresciuto e che ha sempre creduto in me sin dal primo momento, non solo a livello pallanuotistico. Le esperienze con la nazionale giovanile mi hanno dato, inoltre, la possibilità di crescere e confrontarmi sia con allenatori e metodi di preparazione differenti che con atlete più forti ed esperte".
La classe 2004 lariana focalizza poi la sua attenzione su quanto avvenuto negli ultimi mesi nella terra dei canguri: "Quest'annata australiana è stata un'esperienza stupenda, è stato un viaggio magnifico sotto ogni aspetto. Ci sono molte differenze con il campionato italiano, non hanno un gioco ben strutturato e definito, giocano pochissimo con il centroboa e si basano principalmente sui tagli e le entrate dalle posizioni esterne. All'inizio ho fatto un po' fatica ad adattarmi al loro stile di gioco ma già dopo qualche partita è stato più semplice. Ho giocato nella Premier League del Queensland con i Vikings di Brisbane (conquistando l'Argento) dove ho avuto modo di giocare in una squadra con atlete di grande esperienza come Abby Andrews (ex Sis Roma) e Gabi Palm, prossime alle Olimpiadi, e di confrontarmi con altre giocatrici della Nazionale. La National League l'ho giocata, invece, con gli Adelaide Jets, una squadra giovane con un grande potenziale con cui ho disputato un buon campionato, grazie al quale sono riuscita a viaggiare e visitare tutte le principali città dell'Australia".
Una passione nel dna quella per l'acqua clorata poi sforata nelle prime bracciate ed i primi goal con le Rane Rosa: "Sono nata e cresciuta nell'ambiente della piscina, mia mamma era una nuotatrice e mio papà un pallanuotista, dopo aver provato vari sport da piccolina ho capito che era difficile stare lontana dall'acqua, la Pallanuoto è sempre stata la mia più grande passione". Tanti anche i momenti cerchiati in rosso nelle storie in evidenza nonostante la giovanissima età, così come i legami costruiti anche al di fuori della vasca d'allenamento e di gioco: "Il ricordo sportivo al quale sono più legata è stata la promozione in Serie A1 con il Como, essendo nata e cresciuta lì e avendo partecipato da protagonista è stata sicuramente un’emozione e un evento che mi porterò per sempre nel cuore. Le compagne di squadra e avversarie che mi hanno lasciato più il segno sono sicuramente Sofia Giustini e Dafne Bettini, ho avuto modo di giocare con loro nelle Nazionali giovanili e di ritrovarle come avversarie sia nei campionati giovanili sia in Serie A. A loro mando un grande in bocca al lupo per le Olimpiadi di Parigi".
La scelta preparare i bagagli per questo lungo viaggio le ha consentito di dare provvisoriamente un taglio di vita diverso anche sul fronte accademico: "Dopo aver preso il diploma ho deciso di non iniziare subito l'Università per dedicarmi all'apprendere il più possibile l'inglese e durante quest'esperienza ho lavorato nelle varie città in cui mi trovavo, incamerando preziosa esperienza anche sotto questo punto di vista". Ora la palla passa al futuro prossimo: "Il mio obiettivo è quello di tornare a giocare nel campionato italiano di Serie A1 - conclude la calottina numero 5 - e fare del mio meglio portando in acqua le esperienze appena vissute". In attesa di definire la prossima squadra (già diversi sono stati i sondaggi), Rebecca è pronta a rituffarsi nel mare dei suoi sogni e traguardi ancor più consapevole delle sue potenzialità e contando da sempre sui valori umani prima che tecnici che l'hanno caratterizzata.
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