Il Settebello illumina la notte di Alghero. A poco più di tre settimane dall'appuntamento olimpico e dopo le amichevoli contro Francia e Romania, l'Italia debutta nella quarta edizione della Sardinia Cup battendo 13-12 la Grecia. La gara vede un Super Chalo Echenique, autore di cinque reti (che potevano diventare sei senza il palo nel finale) e in grande forma fisica. Le due nazionali si presentavano a questa sfida dopo tre giorni di common training. È un'Italia (foto DBM) più sciolta e lucida. Giocate degne di nota. Palloni al centro ben giocati, ricerca della profondità. Bene anche nelle ripartenze. Il commissario tecnico degli azzurri Alessandro Campagna conferma la propria soddisfazione al termine del match: "E' stata una partita vera, seria. Siamo partiti bene, poi non riuscivamo a stare dietro al loro uomo in più. Ci manca un po' di verticalità col tiro. Abbiamo abbassato relativamente i carichi di lavoro. Saranno queste le partite alle Olimpiadi: tutte goal a goal. E' stato un test probante". Andrea Fondelli è d'accordo con il tecnico azzurro: "Era ovvio che non sarebbe finita con un largo vantaggio. Nel secondo e terzo tempo c'è stato un piccolo calo, ma siamo stati bravi a non disunirci. Abbiamo resistito e faticato. Siamo sulla strada giusta. Parigi? Ho ancora in mente le emozioni di Rio de Janeiro, viviamo per questo".
Si parte e Di Somma rompe subito il ghiaccio in più dopo 20 secondi. Servito da Echenique, scaraventa in porta l'1-0. Il tiro al volo del capitano greco Fountolis pareggia i conti. Da posizione due il Chalo Echenique ha il tempo di caricare le gambe e concludere in rete. Conclusione dal perimetro di Di Fulvio respinta da Zerdevas: quindi Gianazza è il più lesto sulla ribattuta e non perdona. Lo stesso Gianazza si procura un fallo da rigore che Fondelli trasforma per il 4-1 dell'Italia. Un goal improvviso di Argylopolous allo scadere della prima frazione riduce le distanze (4-2). Gli ellenici completano la rimonta nel secondo tempo. Gkillas da post 1 tira tra il palo e il braccio di Del Lungo. Bell'assist del capitano azzurro Di Fulvio per Renzuto Iodice che insacca con un pallone morbido in più. Tre reti in sequenza della Grecia, tutte in extra player. Primo vantaggio nel match per gli ellenici, avanti 5-6 al cambio campo.
Nel terzo periodo Di Fulvio pesca Echenique solo davanti al portiere. Il Chalo gira il polso e sorprende Tzortzatos con un colpo d'altri tempi. Nikolaidis, di beduina, firma il nuovo vantaggio greco. Velotto serve Gianazza, che sigla la doppietta concludendo nell'angolo alto alla sinistra del portiere. Giocata in velocità della Grecia in superiorità numerica: Papanikolaou gira in porta e batte Del Lungo. Ciccio Condemi capitalizza l'extra player. Ennesimo sorpasso della squadra di Vlakos: da zona 2 Genidounias finta e conclusione millimetrica. Contrattacco azzurro con un bel diagonale sul secondo palo di Echenique. Risultato in equilibrio (9-9) dopo tre tempi. Doppio botta e risposte nella prima metà del quarto periodo. Gran sinistro di Echenique e il Settebello ritrova il vantaggio. La Grecia ribatte con il rigore realizzato da Argyropoulos. Echenique cala il poker, liberando una conclusione alta alla destra del portiere. Nikolaidis finalizza in goal l'azione in superiorità. Potente conclusione di Fondelli, imprendibile per Tzortzatos, per il 12-11 azzurro. Il goal del capitano Di Fulvio, in extraman, regala il doppio vantaggio al Settebello a 90 secondi dalla sirena di fine partita. Il siluro di Fountolis accende il finale ma gli azzurri gestiscono anche l'ultimo assalto ellenico.
Nella partita d'apertura del quadrangolare remake della finale europea del 16 gennaio a Zagabria vinta dagli iberici 11-10 per la prima volta nella loro storia, vince di nuovo la Spagna. I campioni d'Europa allenati da David Martin conducono la partita fin dall'inizio e si impongono 12-11 sulla Croazia. Rivincita rimandata per i campioni del Mondo di Ivica Tucak, che a Doha hanno superato 15-13 gli azzurri dopo i tiri di rigore, che raggiungono la parità soltanto due volte: 5-5 a metà terzo e 10-10 a 2'40" dalla fine; triplette di Kharkov e Buric. L'eroe di Zagabria, Granados Ortega, che a 23" dalla sirena con una rovesciata mandava in estasi la Spagna, realizza la tripletta personale ed è ancora decisivo con il goal dell'11-10 spagnolo a 2'11" dalla conclusione. Arbitri del match l'italiano Raffaele Colombo e il greco Nikolaus Boudramis.
ITALIA-GRECIA 13-12
ITALIA: Del Lungo, Di Fulvio 1, Alesiani, Gianazza 2, Fondelli 2, Velotto, Renzuto Iodice 1, Echenique 5, Iocchi Gratta, Bruni, Di Somma 1, Condemi 1, Nicosia. All.: Campagna
GRECIA: Zerdevas, Genidounias 1, Skoumpakis, Gkiouvetsis, Fountoulis 4, Kalogeropoulos, Dervisis, Argyropoulos Kanakakis 3, Gkillas 1, Papanikolaou 1, Nikolaidis 2, Vlachopoulos, Tzortzatos. All.: Vlachos
ARBITRI: Copic (Cro) e Gomez Pordomingo (Spa)
NOTE: parziali 4-2, 1-4, 4-3, 4-3. Nessun giocatore uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Italia 4/10 + un rigore e Grecia 5/9 + un rigore. In tribuna per l'Italia: Cassia, Cannella, Damonte, Dolce, Marziali, Massaro e Presciutti. Spettatori 900 circa.
Altri articoli di questo autore:
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.