L'Italia perde 10-5 contro la Spagna nella seconda giornata della Sardinia Cup. Il Settebello paga qualche disattenzione di troppo nell'organizzazione e nella gestione del pallone. In evidenza tra le furie rosse Granados Ortega e Perrone Rocha, entrambi autori di una tripletta. Il commissario tecnico azzurro Alessandro Campagna trae ulteriori indicazioni utili da questa sconfitta nel percorso verso Parigi 2024 e per la definizione del roster olimpico. La sfida è un grande classico della Pallanuoto mondiale: gli spagnoli campioni d'Europa e Bronzo iridato contro gli azzurri vicecampioni del Nondo e Bronzo continentale. Ad Alghero le due nazionali si ritrovano dopo la semifinale a Doha del 15 febbraio scorso, quando gli azzurri si imposero 8-6. In tribuna d'onore c'è il presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli: "Saluto il pubblico di Alghero, faccio i complimenti al presidente del Comitato Sargegna della Federazione Danilo Russu e tutti i suoi collaboratori per l'organizzazione della Sardinia Cup a cui partecipano quattro tra le migliori squadre della pallanuoto mondiale. Personalmente ritengo che tra queste quattro potrà decidersi il podio delle prossime Olimpiadi".
Serafico il commento di Sandro Campagna (foto DBM): "Non abbiamo giocato bene davanti. Ci hanno messo in difficoltà, un po' come era accaduto a gennaio a Zagabria agli Europei. Non è stata una bella prestazione, anche se fino a metà gara eravamo dentro la partita. Abbiamo preso tanti goal in contropiede, un segnale che c'era poca attenzione. Piccoli dettagli che poi hanno fatto pendere il risultato a favore della Spagna. Loro ci hanno messo incertezze e sono stati bravi. Aspetti positivi sono le buone ripartenze nel quarto tempo. La condizione sta comunque crescendo". Aggiunge Edoardo Di Somma: "Veniamo da un periodo di grande carico. Il risultato ci fa capire che abbiamo ancora da migliorare la condizione fisica, ma sono sicuro che la forma arriverà in tempo per le Olimpiadi".
Spagna e Italia iniziano ad alti ritmi ma per vedere il primo goal si deveono aspettare sei minuti e mezzo. Si distinguono Nicosia e Lorrio Bejar con le loro parate. Le due squadre sprecano la prima occasione in superiorità numerica. A metà del primo quarto porte inviolate. Bella assistenza di Di Somma per Gianazza: tante finte, ma Lorrio è bravo a non abboccare. Prevalgono le difese. Manovra sul perimetro il Settebello, Velotto si procura il rigore (fallo di Granados) che Di Fulvio trasforma magistralmente. Espulsione di Damonte, Tahull spiazza la difesa azzurra schiacciando in rete. Anche il terzo extraman viene capitalizzato dalla Spagna: Granados disegna un bel tiro in diagonale per il 2-1 iberico alla fine del primo tempo: si segna solo in più. Stesso parziale (2-1) nel secondo periodo. L'incomprensione tra Nicosia e Di Somma offre agli avversari un 2 vs 0: Granados deposita in porta. Spinta fallosa di Cannella su Granados, il tecnico spagnolo Martin chiama il time-out. La difesa del Settebello fa buona guardia. Possibilità di controfuga per Dolce, si schiera la difesa della Spagna, Di Somma guadagna l'espulsione e serve l'assist a Marziali che scaraventa alle spalle di Lorrio. Il capitano ospite Perrone ha spazio al centro e fulmina Nicosia con un tiro imprendibile. Al cambio vasca 4-2 per la Spagna.
Conclusione di Velotto che trova il varco tra il braccio del difensore e il palo del portiere e l'Italia riduce lo svantaggio. Segue il minibreak spagnolo: prima la controfuga finalizzata dal diagonale di Perrone, poi Sanahuja in superiorità per il 6-3. Fallo grave di Damonte, rigore per la Spagna: Nicosia lo para a Granados. Lorrio, in giornata di grazia, nega il goal a Iocchi Gratta a conclusione dell'extraman in favore degli azzurri. Altro due contro zero per la Spagna, Damonte commette fallo da rigore e conclude la sua gara per limite di falli: Larumbe sigla il 7-3. Di Somma in superiorità segna il quarto goal dell'Italia in chiusura della terza frazione. Il diagonale di Sanahuja in superiorità conduce sul +4 gli iberici. Servito da Di Somma, Fondelli anticipa l'attacco e conclude in rete in extraman. Ennesima indecisione in fase di possesso di Nicosia. Ne approfitta la Spagna con Perrone che griffa la tripletta. Il futuro recchelino Granados fulmina il neoentrato Del Lungo in superiorità: tre centri anche per lui e fissa sul 10-5 il risultato.
Agli Europei a Zagabria, il 12 gennaio, quando si erano affrontate nei Quarti di finale, la Croazia vinse 13-8. La squadra di Tucak aveva cominciato la striscia positiva che l'avrebbe portata in finale con la Spagna; quella di Vlachos finiva tra le semifinaliste per il quinto posto, conquistandolo in finale con il Montenegro. Per la Croazia, su ammissione dello stesso allenatore, queste sono le prime partite dopo un lungo periodo di allenamento. Le utlime ufficiali sono state quelle di febbraio al Mondiale a Doha che l'ha vista laurearsi campione. La Grecia è più avanti nella preparazione, soprattutto per quanto riguarda common training e test match e in parte si è visto. Croazia avanti 0-3 dopo il primo tempo, poi la Grecia la riprende e la supera nel secondo e terzo. Meglio le difese. La Grecia fallisce cinque uomini in più consecutivi e il primo goal in superiorità che realizza è il 5-4 di Argyropoulos a 48" dalla conclusione del terzo periodo. La Croazia non segna per 15 minuti dallo 0-3 di Bukic al 4-4 di Marinic Kragic su rigore. Nel quarto tempo comincia un'altra partita, più nervosa. A cinque minuti dalla fine il tabellone segna 6-6. La Croazia vince di forza e Lazic la risolve con una doppietta negli utlimi due minuti. A 35" dalla sirena la Grecia la riapre di nuovo (goal di Skoumpakis in più) ed ha l'occasione per pareggiare con il time-out a 9 secondi dalla fine. La Croazia mura e vince la partita 7-8. Gara diretta dall'italiano Raffaele Colombo in coppia con lo spagnolo David Gomez Pordomingo.
SPAGNA-ITALIA 10-5
SPAGNA: Aguirre Rubio, Valls, Granados Ortega 3, Sanahuja Carne 2, De Toro Dominguez, Larumbe Gonfaus 1 (rig.), Famera Kopencova, Cabanas Pegado, Tahull Compte 1, Perrone Rocha 3, Mallarach Guell, Biel Lara, Lorrio Bejar. All.: Martin
ITALIA: Del Lungo, Di Fulvio 1 (rig.), Damonte, Marziali 1, Fondelli 1, Cannella, Iocchi Gratta, Velotto 1, Presciutti, Gianazza, Di Somma 1, Dolce, Nicosia. All.: Campagna
ARBITRI: Copic (Cro) e Boudramis (Gre)
NOTE: parziali 2-1, 2-1, 3-2, 3-1. UscitI per limite di falli Damonte a 7'29" del terzo tempo e Biel Lara a 5'08'' del quarto tempo. Superiorità numeriche: Spagna 5/8 + 2 rigori e Italia 3/13 + un rigore. Nicosia (I) para un rigore a Granados a 4'05" del terzo tempo sul risultato di 6-3 per la Spagna. In porta Nicosia (Italia) e Lorrio (Spagna). Del Lungo subentra a Nicosia tra i pali a 5'51'' del quarto tempo sul risultato di 9-5. In tribuna per l'Italia: Alesiani, Bruni, Cassia, Condemi, Echenique, Massaro e Renzuto Iodice. Presente in tribuna d'onore il presidente della FIN Paolo Barelli. Spettatori 900 circa.
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