Acque agitate a 9 giorni dalle Olimpiadi nell'icona della Pallanuoto italiana e intercontinentale. Il disimpegno annunciato dallo storico patron Gabriele Volpi aveva lasciato intendere che il futuro della Pro Recco non sarebbe stato più lo stesso. La conferma di ciò, a distanza di qualche giorno, arriva dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente del club campione d'Italia Maurizio Felugo al "Secolo XIX" e riprese da SVSport. Per i recchellini sembra inevitabile un netto ridimensionamento economico e quindi anche delle ambizioni sportive con lo stesso Felugo pronto in prima persona a unire gli sforza di eventuali imprenditori e appassionati: "L'auspicio è di unificare le forze di coloro che vogliano dare tutti insieme un futuro alla nostra impareggiabile storia agonistica. Allo stato attuale i giovani del vivaio sono il nostro primo pensiero, in virtù delle ricadute sociali sul territorio e di garanzia del futuro. Non dovesse presentarsi una nuova proprietà forte ed economicamente già pronta alla dimensione europea, rinunceremmo alle Coppe per questa stagione e ci impegneremmo con i nostri giovani per salvare la categoria e mettere il primo mattone di una nuova società. Sarà in ogni caso un anno di transizione dove cercheremo di mantenere per quanto possibile determinati equilibri con la consapevolezza di non poter ripetere la sequela delle utlime stagioni".
Nei giorni scorsi Francesco Di Fulvio, bandiera biancoceleste, aveva annunciato di voler proseguire a prescindere il suo rapporto sportivo alle pendici di Punta Sant'Anna. L'auspicio di Felugo è che possano restare anche altri big in attesa di capire come ripartirà il club, sebbene sia chiaro il ridimensionamento rispetto al recente passato: "Sarei felice di poter continuare con loro o alcuni di loro. Altrimenti resta per tutti l'alternativa di cercarsi una nuova squadra". "Volpi ha avuto le sue ragioni, io sono un suo amico ma al momento non ho approfondito. - aggiungere l'eterno Eraldo Pizzo - Adesso è il momento di dimostrare chi realmente ama questo club, scendendo in campo per non disperdere anni di storia e garantire un futuro anche con tanti ostacoli da superare". Nel frattempo l'unica certezza della Pro Recco è che sarà ai nastri di partenza del prossimo campionato. Diversa la situazione per quanto riguarda la Champions League: senza un nuovo assetto societario di livello, salterà anche una eventuale partecipazione alla massima competizione europea per club partendo dai turni preliminari. Una situazione che ricalca in parte quanto avvenne, seppur per motivi diametralmente opposti, nel 2006 all'Italia del calcio sconvolta dallo scandalo Calciopoli con la Juventus infarcita di nazionali retrocessa in B ma i top player che non l'hanno abbandonata. Qualche mese dopo gli azzurri vinsero i Mondiali, chissà che la storia (per quanto diversa) non possa ripetersi a Parigi.
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