Un ragazzo che è cresciuto a pane e tivvù e, da allora, ne ha fatta di strada. A distanza di 10 anni, torna sul carpet di Giffoni Paolo Bonolis, assoluto protagonista dell’incontro di Impact. Con 45 anni di carriera alle spalle, noto per un Guinness World Record per la parlantina veloce, prova a raccontare la sua vita e la sua carriera in 60 secondi: "Da bambino volevo fare l’esploratore. Studiavo diritto romano. Accompagnavo un mio amico a un provino, mi hanno preso senza saper fare niente. Io sono arrivato a fare il mio lavoro per fortuna. La fortuna è una circostanza della vita che ti fa scoprire le eccellenze che non sai di possedere". A 15 anni la prima tv, "Il poeta e il contadino" con Cochi e Renato, la trasmissione che gli ha cambiato la vita, personaggi come Raimondo Vianello e Corrado, i suoi idoli. E poi la letteratura, il cinema, Sandokan e Tornatore su tutti. L’incontro in Sala Blu con i Giffoners è stato un tripudio di curiosità che ha restituito una lettura generosa e sincera dell’esistenza di un artista a tutto tondo, che ora è anche scrittore. "Ho avuto il privilegio di poter fare spettacolo raccontando nelle mie trasmissioni con un tocco di leggerezza, anche se tratto temi importanti".
Un tema a lui caro è quello della diversità che incuriosisce e a volte può spaventare le nuove generazioni: "Mi piace la diversità che c’è nel mondo, la diversità è bella, chi si oppone alla diversità è un gran co*****. Il politicamente corretto è una sorta di velo di Maya. Il trash è nell’ipocrisia di voler nascondere ciò che si pensa davvero". A proposito della distanza, ne è certo: "Mantenere una distanza non vuol dire allontanarsi dagli altri, vuol dire rispettare gli spazi, come per la mia e la vostra generazione, ci sono comunque dei ganci che ci tengono uniti. Distanza è non accettare la diversità. Distanza è stare dietro a uno smartphone. Non vi fate risucchiare da questo mostro bidimensionale, un polmone artificiale che vi succhia l’anima, uscite a respirare l’aria che profuma di verità". Un appello ai giovani arriva dritto nel segno: "Diffidate dalle illusioni, coltivate i vostri sogni e guardate il cinema, è in grado di fare cose bellissime". Immancabile il saluto dell'ideatore e fondatore del festival Claudio Gubitosi: "Sta qui con noi dal primo giorno, è una persona unica e generosa, grazie Paolo per questo incontro".
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