Il taglio del nastro della nuova sala Alberto Sordi nella struttura di quello che sarà il Museo Testimoni del Tempo e che raccoglierà la storia e la memoria di Giffoni. Ad accoglierlo la folla festante di #Giffoni54, ma anche una nutritissima rappresentanza istituzionale a sottolineare la coesione di un’area che intorno a Giffoni si ritrova. Inizia così la visita istituzionale di Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, che ha ufficialmente aperto la cinquantaquattresima edizione del Festival dedicato al cinema per ragazzi più importante del mondo. Le forbici nelle mani di due piccoli Giffoner, De Luca taglia il nastro. Con lui il fondatore di Giffoni, Claudio Gubitosi, il presidente dell’Ente Autonomo Giffoni Experience, Pietro Rinaldi, il direttore generale Jacopo Gubitosi. In Sala Sordi l’accoglienza è un mare di mani alzate, quelle dei juror +10 che salutano De Luca con un forte applauso. Dal Governatore un vero e proprio inno all’amicizia: "Dovete amare le persone - ha detto - a partire dalle più anziane. Dovete amare l’ambiente. Vivete i vostri anni con serenità, con allegria, ma anche con responsabilità". Il riferimento poi ad un periodo complicato, i mesi appena trascorsi caratterizzati dall’incertezza sulla possibilità di svolgere l’edizione 2024 di Giffoni in riferimento alla delicata vicenda del Fondo di Coesione e Sviluppo. "Sarebbe stato un delitto - ha detto De Luca rispondendo alle domande dei giornalisti - interrompere un evento come Giffoni, un evento che parla di solidarietà, di giovani generazioni, di rapporti di amicizia tra tutti i Paesi del mondo, che parla di speranza e di futuro. Era impensabile che tutto questo si interrompesse. Avevo promesso a Gubitosi che avremmo garantito l’evento, l’abbiamo fatto e lo faremo per il futuro. Adesso dobbiamo vivere queste giornate all’insegna di questi valori. Avere bambini e ragazzi, che provengono anche da Paesi che oggi vivono conflitti, ed offrire loro occasioni di incontro è qualcosa che ci riempie il cuore di speranza Questo è il luogo in cui far crescere valori di umanità".
Poi l’incontro con i ragazzi di Giffoni impact nella Sala Blu – Impatto Giovani della Multimedia Valley. Tanti i rappresentanti istituzionali presenti in sala: il Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, Andrea Prete, presidente della Camera di Commercio di Salerno, che quest’anno è tra i partner di #Giffoni54, la senatrice Anna Bilotti, i consiglieri regionali Francesco Picarone ed Andrea Volpe, i sindaci di Pollica, Oliveto Citra, Montecorvino Rovella, Montecorvino Pugliano, San Cipriano, Giffoni Sei Casali, Acerno, Eboli, Pontecagnano Faiano, Sarno, Bacoli ed Olevano sul Tusciano. Molto rappresentativa anche la presenza di forze dell’ordine e militari rappresentate dal Comandante Provinciale dei Carabinieri di Salerno, dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, dal Vicario del Questore di Salerno, il comandante provinciale della Marina Militare di Salerno, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Salerno, il comandante del Reggimento "Cavalleggeri Guide" di Salerno, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Battipaglia, il comandante della stazione dei Carabinieri di Giffoni Valle Piana, il comandante della Polizia Locale di Giffoni Valle Piana. Ad introdurre il presidente De Luca è stato il fondatore di Giffoni, Claudio Gubitosi: "Sono davvero orgoglioso di essere qui e di avere con noi il nostro Presidente. Se oggi siamo qui è solo grazie a lui. Lo abbiamo accolto insieme a tutti i sindaci della nostra area perchè Giffoni, anche se in un periodo di turbolenze, c’è sempre stato. Dico grazie per una scelta economica, ma soprattutto di politica culturale perché è sulla scorta di questa scelta che Giffoni ha ricevuto un primo, importante finanziamento che ha consentito a tutti noi di essere qua e di dare all’Italia una luce di grande bellezza che arriva dagli occhi di tutti voi".
Giffoni è il luogo del cinema e parla con la potenza delle immagini. Un video realizzato per l’occasione per dire quello che Giffoni è stato, quello che è diventato, quello che ancora potrà essere. "Il mio ringraziamento - ha detto nel suo intervento il sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Giuliano - a Claudio Gubitosi per la sua tenacia, per la sua dedizione e la sua forza. Giffoni è la dimostrazione che dove c’è cultura, c’è crescita sociale, c’è solidarietà. Qui ancora una volta celebriamo la vittoria delle istituzioni. E per questo non posso che ringraziare il presidente De Luca a nome di ogni cittadino di Giffoni, della provincia di Salerno, della Campania. La nostra Regione aveva bisogno di un cambiamento radicale e con De Luca c’è stato". In chiusura l’intervento di Vincenzo De Luca. Parte da Giffoni, dalla realtà che oggi è, dal ruolo che può ancora svolgere in termini di promozione culturale, di acceleratore sul fronte dell’innovazione e della creatività. "Intorno ad un’idea di Claudio - ha detto De Luca - si è realizzato tutto quello che vedete intorno a voi. Si tratta di qualcosa di straordinario che non si è realizzata in nessun’altra parte nel mondo. Quella che state vivendo è una specie di Erasmus perchè qui avete la possibilità di entrare in contatto con altre culture, con tanti Paesi del mondo. E voi sarete la generazione Giffoni perchè avete la possibilità di vivere un’esperienza che è di comunità e di conoscenza, un’esperienza che sarà indimenticabile per voi".
La scommessa sulla multimedialità, sull’audiovisivo inteso come asset di sviluppo per il futuro della Campania, un percorso che non può escludere Giffoni che di innovazione ed audiovisivo ha fatto da sempre il centro della sua attività: "Qui è cresciuto un polo multimediale grazie alla presenza di strutture all’avanguardia. A Napoli, nell’area dell’ex base Nato, stiamo realizzando un polo multimediale, uno spazio dedicato alle startup innovative, un luogo dedicato al mondo dell’audiovisivo. Lo abbiamo realizzato in considerazione della presenza in Campania di una generazione di registi, di uomini e donne di cinema e di spettacolo di grandissimo talento e di enorme valore. Ecco, Giffoni è dentro questo percorso. Qui siamo impegnati a portare avanti e a completare gli investimenti avviati negli anni scorsi". La chiusura è affidata ai messaggi che De Luca indirizza ai ragazzi, chiedendo loro di veicolarli al loro ritorno nelle città e nei Paesi di origine. Torna il richiamo alla pace: "Dobbiamo gridare con forza: cessate il fuoco, fermate il bagno di sangue. Se non ci sono le condizioni per fare accordi di pace, dobbiamo pretendere il cessate il fuoco".
E poi un monito, ad evitare l’alienazione dei social, a vivere in maniera autentica, a sfuggire alla logica del branco: "Viviamo un mondo dominato dai social ma io lo ripeto sempre: la cosa più moderna è l’uomo. Nessuna tecnologia può sostituire lo sguardo di una persona. Rimanete, perciò, nel mondo reale. Questa esperienza deve spingervi a rifiutare comportamenti che sembrano quasi obbligati come la droga, l’abuso di alcool, la cyber violenza. Non fatevi trascinare dalla logica del gruppo. Siate uomini e donne liberi". In chiusura l’ampio riferimento al valore dell’unità italiana messo in pericolo, secondo da De Luca, dalla riforma dell’autonomia differenziata. "Quello che oggi vi chiedo - ha così concluso - e di aiutarci a difendere qualcosa che è stata conquistata dai giovani di quel tempo, l’unità del nostro Paese. Aiutate le istituzioni. Dobbiamo essere portatori di un sentimento risorgimentale e dobbiamo farlo usando un linguaggio di amicizia e di solidarietà. Fate questa battaglia al nostro fianco, al fianco delle istituzioni".
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