Un grande evento sportivo e culturale che attraverserà per intero il territorio italiano veicolando valori sani e ponendosi come straordinaria leva economica per il futuro. In chiave turistica. È l'avvocato Domenico De Maio, direttore culturale della fondazione Milano Cortina 2026, a metterlo nero su bianco nella Sala Blu della Multimedia Valley descrivendo l'idea progettuale dei giochi invernali olimpici e paralimpici in programma nel duemilaventisei nel nostro Paese. Al suo fianco il professore Franco Ascani, presidente della Federazione internazionale cinema e televisioni sportive. Davanti a entrambi duecento giffoner in maglietta arancione provenienti dalle Alpi alla Sicilia. Sono le ragazze e i ragazzi della sezione Impatto Giovani. "Questo è il mio sesto festival. Sono sempre felice di essere qui. Per me Giffoni è una famiglia" esordisce De Maio creando immediatamente empatia con la platea. "Questi Giochi sono un progetto che riguarda l'intera nazione. Un eccezionale pretesto per far dialogare i popoli e far crescere la comunità che li ospita attraverso i valori dell'inclusione, della sostenibilità, dell'impegno e della passione". Novanta le nazioni coinvolte e oltre tremilia gli atleti in gara. Numeri importanti tenuti insieme dalla centralità delle relazioni umane. "L'olimpismo" rilancia il professore Ascani, per la prima volta a Giffoni "è un vero e proprio stile di vita. Le olimpiadi rappresentano, anche e soprattutto per i giovani, un' occasione unica per essere protagonisti. Abbiamo già previsto un gemellaggio con il Festival".
La mascotte dei prossimi Giochi invernali è stata realizzata al termine di un lungo e partecipato percorso laboratoriale nelle scuole. L'inno, invece, porta la firma di due studenti di conservatorio. "Eventi come questo sono preziosi per fare rete, esaltare le eccellenze e affermare in modo particolare un cambiamento culturale sulla disabilità" osserva De Maio. "La componente sportiva, di grande ispirazione, ha da sempre questo potere". La fondazione Milano Cortina 2026 è stata costituita il 9 dicembre 2019 e svolge tutte le attività di organizzazione, promozione e comunicazione degli eventi sportivi e culturali relativi ai prossimi Giochi invernali. Uno degli elementi che ha reso vincente il progetto italiano è stato l'utilizzo del 92 per cento di opere già esistenti, garantendo così un netto contenimento dei costi: un miliardo e mezzo di euro contro gli undici spesi per Tokyo e i quattro per Parigi. "Siamo orgogliosi e impegnati a realizzare un grande evento non solo sportivo" ha sottolineato De Maio. "Per questa ragione abbiamo messo a punto un programma di alto profilo sia culturale che educativo rivolto anche al mondo della scuola con diversi momenti di formazione. Giffoni" ha concluso il dirigente della fondazione Milano Cortina 2026 "è il luogo che abbiamo individuato per avviare la fondamentale e necessaria attività di contatto con le giovani generazioni".
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