Uno degli attori più giovani e promettenti del nostro panorama cinematografico, arriva al #GiffoniFilmFestival Federico Ielapi per incontrare gli Elements +10, sorprendente la sua interpretazione di Pinocchio nell’opera di Matteo Garrone, è nel cast dei film di Giovanni Veronesi I moschettieri del Re e Tutti per 1-1 per tutti, oltre ad averlo ammirato nelle serie Briganti e Don Matteo 11 (interpretando il piccolo Cosimo Farina) ancora prima. L’attore 14enne romano si racconta con semplicità ed entusiasmo: la recitazione è il suo sogno nel cassetto, appassionato e versatile, un talento già internazionale. Sarà Paolo nell’opera Cabrini di Alejandro Monteverde, il biopic sulla religiosa e missionaria Maria Francesca Cabrini in uscita. "Mi diverto a fare film, mi piace molto improvvisare", si presenta ai #Giffoner in Sala Sordi, molti di loro con le stesse ambizioni: "Iniziare la carriera cinematografica in tenera età, vuol dire poter essere naturale sul set. Prima del lavoro, conservo la mia ingenuità. Resto Federico". Il suo è stato un esordio davvero precoce, quando aveva appena 4 anni in Quo vado? di Checco Zalone. Una vera e propria folgorazione: "Guardavo gli attori recitare sul grande schermo e pensavo: Wow! Voglio fare questo mestiere".
E, la domanda dalla platea sorge spontanea: "Cosa ti aspetti dal mestiere di attore?". Nonostante la giovane età, Federico ha le idee chiare e nessun tentennamento sulla risposta: "Non mi aspetto nulla, ho una passione e voglio che continui, questo non ha prezzo. Sono innamorato del cinema e di tutto quello che c’è intorno, comprese le maestranze". Tra tutte, l’esperienza con Roberto Benigni è stata fantastica insieme al feeling che si è creato. Tra i personaggi che ha interpretato quello che gli rassomiglia di più, senza dubbio, è Pinocchio, un ruolo davvero complesso: "La vera challenge è stata trasmettere agli spettatori le emozioni attraverso gli occhi. E poi, le oltre 4 ore di trucco". Confessa di avere un portafortuna, sua madre, che lo segue sempre sul set: "I miei genitori mi hanno sostenuto dal primo momento, ma prima veniva lo studio". A proposito della scuola, racconta: "I miei compagni non mi hanno mai trattato da star". Un appunto anche sui fan: "Se la gente mi riconosce per strada sono orgoglioso, vuol dire che piace quello che faccio". Essere se stesso interpretando tanti personaggi diversi, gli ha permesso di vivere più vite: "Non è mai facile, prima di tutto mi documento". Tanti i lavori che lo aspettano, prossimamente in uscita, anche internazionali: Thouse about to die, su Prime Video e Home Sweet Rome! alla seconda stagione. Resta ancora un sogno da realizzare, incontrare Leonardo Di Caprio.
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