Giffoni è un inno all’unità nazionale, qui ogni anno si rinnova una magia. E' un’eccellenza del Sud capace di parlare al mondo, grazie ad un’idea geniale. Pionieristica. Lo dice il deputato del Partito Democratico Piero De Luca che questa mattina ha incontrato i ragazzi di Giffoni Impact presso la Sala Blu della Multimedia Valley. Al centro dell’incontro il tema dell’autonomia differenziata. "E’ una proposta sbagliata - spiega De Luca - che nasce per affrontare un tema reale, quello del divario tra aree del Paese in termini di prestazioni, di servizi e di opportunità". Lo strumento per provare a ridurre questi divari c’era, rappresentato dal PNRR. Perchè, spiega De Luca, il gap tra pezzi del Paese è drammatico in termini di emigrazione sanitaria, ma anche sul fronte della scuola, della formazione universitaria. "La riforma dell’autonomia differenziata rischia di rendere questi divari ancora maggiori". Il punto è tutto nei cosiddetti Lep: "La riforma consente ad ogni singola Regione di fare accordi con il governo nazionale trattenendo la fiscalità regionale nei propri territori, sottraendola così a quella generale. In soldoni significa che sarà difficile vivere al Sud. Ecco perchè questa è una riforma Spacca Italia. Noi siamo per l’Italia unita perché l’unità del Paese è l’unica garanzia per un’Italia competitiva. Questa riforma fa male anche al Nord. L’Italia, al contrario, è forte solo se unita come Giffoni dimostra perché Giffoni unisce le differenze. Nessuno può e deve restare indietro, è per questo che lavoriamo".
De Luca junior interviene a Giffoni il giorno dopo l’incontro con Elly Schlein e Giuseppe Conte, i leader delle due principali forze di opposizione al governo Meloni: "Come forze di opposizione abbiamo il dovere di denunciare con forza i disastri che questo governo sta procedendo. Lo facciamo con spirito costruttivo, con proposte serie, come è nello stile del Pd. La verità è che questo governo è drammaticamente diviso al suo interno. Lo dimostra il fatto che la loro rappresentanza al Parlamento Europeo è divisa tra tre gruppi politici differenti con posizioni totalmente distinte. Questo ha portato alla totale irrilevanza italiana a livello europeo". E Piero De Luca elenca le battaglie politiche sulle quali è necessaria una piattaforma comune delle forze di opposizione: dal salario minimo agli investimenti in sanità "non c’è mai stato un altro governo che ha contratto così tanto la spesa in sanità", fino all’inclusione nella scuola o al sostegno alla transizione ecologica e climatica "per limitare ai danni dei negazionisti che pure ci sono in questo ambito", aggiunge. "Questo governo si basa su di un patto di potere che passa per il premierato, l’autonomia differenziata e la riforma della giustizia che interessano alle tre forze di maggioranza". Il dovere delle forze di opposizione? Lavorare per costruire un’alternativa credibile. Attraverso un percorso virtuoso: "E' questo - conclude - il nostro dovere politico e civile".
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