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E' seduto tra i giovani, quasi a respirarne l’energia e l’entusiasmo. Con il saluto del ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, accompagnato attraverso il Giffoni Village dal fondatore di Giffoni, Claudio Gubitosi, si chiude il Laboratorio di Wed Education del FAMI. "Che fate? - chiede il ministro - Vi state divertendo, state imparando?". Un successo le attività laboratoriali sviluppate a #Giffoni54 in collaborazione con il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione, gestito dal Ministero dell’Interno con l’obiettivo di promuovere una gestione integrata dei flussi migratori sostenendo tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio. "Quest’anno lo sforzo, come Ministero dell’Interno,  di aver portato il FAMI e anche un piccolo angolo dell’European Emigration Network, la rete in cui tutti i Paesi membri dell’Europa si scambiano gli aggiornamenti normativi e le buone pratiche, si è confermata una scelta felice. - sottolinea Mariella De Santis, funzionario del Ministero dell’Interno e Funzionario Assistente Sociale - La presenza del Prefetto Laura Lega, Capo Dipartimento per le Libertà Civili e L’immigrazione, e del Prefetto Maria Forte della Direzione Centrale per le politiche migratorie nella sezione Giffoni Impact! ha dato la possibilità ai giovani di confrontarsi con tematiche complesse come l’inclusione, al di fuori dalle ideologie e sul piano concreto della operatività. Ci siamo resi conto che quello che il Ministero fa nel campo dell’asilo, della Migrazione e Integrazione è spesso poco conosciuto. I giovani hanno molta voglia di sapere e di coinvolgersi quando capiscono che queste sono attività di crescita. Abbiamo percepito una grande gioia da parte dei Giffoner nella frequenza dei laboratori, nella sperimentazione del gioco di ruolo "Destination Europe". Abbiamo lavorato con una sinergia di intenti e questo è stato recepito non solo dai giovani dalle ragazze, ma anche dai genitori e dai tutor. Esaltare il protagonismo dei ragazzi è la via migliore per fare dei passi in avanti nell’interazione tra i nuovi cittadini italiani e le nuove generazioni di qualsiasi cittadinanza. Attraverso i laboratori FAMI fanno esperienze diretta di mondi che potrebbero sembrare distanti".

Soddisfatto dei feedback ottenuti anche i tutor: "Il laboratorio di web education mettere in gioco i ragazzi per sviluppare un pensiero rispetto ai pericoli della rete, al cyberbullismo e al cyber crime - spiega l’esperto Mario Marcello Cesaro - Oggi ci siamo concentrati, per la chiusura del lab, sulle fake news: la classe è stata suddivisa in due gruppi, di cui uno alla ricerca di notizie, sia vere che false, e l’altro concentrare ad analizzare per verificarne la veridicità. Tutti i nativi digitali sono abbastanza consapevoli dei rischi che affrontano ogni giorno, non sono del tutto sprovvisti. Riuscire a trasmettere a più ragazzi possibile una conoscenza approfondita dei pericoli da evitare è il nostro obiettivo fondamentale". "Abbiamo imparato davvero tantissimo - aggiunge Eva Sophie Carotenuto, 12 anni, originaria di Giffoni e assidua giurata dall’età di 3 anni - Soprattutto ci siamo riconnessi al tema di #Giffoni54, annullando le distanze, realizzando attività con ragazzi molto più grandi di noi, creando nuove amicizie. Il Festival è un momento magico, perché tutta la città si anima, è così viva e dinamica. Un’esperienza straordinaria, soprattutto per chi abita il paese, con gli artisti di strada e le street parade di quest’anno. Un’atmosfera da sogno". I lab sono divertenti, ma anche istruttivi per Viola e Riccardo Ippolito, gemelli di 12 anni: "Abbiamo imparato che cos’è una fake news, facendo maggiore attenzione alla sicurezza quando navighiamo. Qui al Festival non ci si annoia mai!".

A Giffoni è stata la giornata di Andrea Abodi, ministro dello Sport e della Gioventù. Ricca ed articolata la sua giornata a conferma di come il suo Ministero abbia creduto in questa edizione di Giffoni Film Festival, sostenendo numerosi progetti inseriti nel ricco programma di quest’anno. Da Giffoni Sport, che quest’anno ha debuttato diventando già un must dei prossimi anni, fino alla riconfermata collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale guidato da Michele Sciscioli che si è articolata in una proposta veramente ampia di iniziative ed incontri.  Impatto Giovani, la campagna di comunicazione dedicata al Servizio Civile Universale, le azioni di promozione dedicate a Carta Giovani rappresentano l’ossatura di una sinergia che, come conferma, lo stesso Ministro Abodi è destinata a continuare negli anni.  In Sala Blu l’incontro con i ragazzi di Impact. Ad introdurlo il fondatore di Giffoni, Claudio Gubitosi: "Abbiamo con noi una persona per bene che conosce Giffoni da diversi anni. Gli dico grazie perché ha creduto in noi e sta qui. Il suo desiderio è far conoscere ai ragazzi ciò che il suo Ministero fa. Lo ringrazio davvero di cuore". In sala il presidente dell’Ente Autonomo Giffoni Experience, Pietro Rinaldi, ed il direttore generale di Giffoni, Jacopo Gubitosi che si sofferma, nel suo intervento, sull’emozione di aver visto nascere e crescere il progetto dedicato allo sport: "Abbiamo dato la possibilità ai nostri ambassador, ai nostri ragazzi e alle famiglie di vivere un Giffoni diverso". 

Per le altre progettualità messe in campo insieme al Ministero dello Sport e della Gioventù c’hanno pensato Davide Russo e Marco Cesaro, rispettivamente responsabile delle relazioni istituzionali e responsabile dipartimento Progetti Speciali del team di Giffoni. "Sono felice di essere qui con voi cercando di dare un sostegno anche morale a questa importante rassegna. Sto qui per ascoltare, per rispondere alle vostre domande che mi aspetto schiette, sincere. Aspetto Giffoni come una delle occasioni più importanti per capire le esigenze dei ragazzi". Abodi è a Giffoni individuando una mission ben precisa: "Il mio obiettivo è quello di comprendere come potermi avvicinare a voi giovani per provare a ripristinare un atteggiamento fiduciario verso le istituzioni. Dobbiamo saper fare tesoro della nostra relazione. E abbiamo il dovere di offrirvi opportunità. Credo che qualcosa in questo senso lo stiamo facendo".  Sullo schermo della sala blu il cortometraggio dedicato proprio al Servizio Civile Universale. Ad introdurlo ci pensa Orazio Cerino del Dipartimento Produzione di Giffoni. E’ un film per i giovani e fatto dai giovani. Perchè giovanissimo è il regista, stesso discorso per il cast artistico. "Te stesso & nessuno" è il titolo del corto diretto da Vito Montesano. Scritto da Luca Apolito e Yasmine Apolito. 

Al centro il servizio civile universale, il suo valore, il suo spirito. Il punto nodale sono le relazioni umane. "L’emozione delle relazioni umane a viviamo tutti i giorni all’interno delle nostre strutture, a partire dal Dipartimento per le Politiche Giovanili. E' il filo conduttore del nostro impegno quotidiano, quello che cerchiamo di fare incessantemente per offrire opportunità,  è l’impegno che ci stiamo assumendo perché il Servizio Civile possa lasciare un segno positivo nelle persone che lo vivono, facendolo diventare anche  il luogo dell’acquisizione di competenze certificate. Stiamo cercando di avvicinarlo all’esperienza lavorativa e di declinarlo negli ambiti in cui è opportuno ci sia una visibilità diretta e non dentro un contenitore generalista, quindi quello digitale, ambientale, agricolo che sono già configurati. Quello culturale e turistico che sono in via di configurazione". "E' un cantiere meraviglioso il Servizio Civile e ogni volta che incontriamo i ragazzi che lo stanno facendo o che lo hanno fatto abbiamo la percezione chiara dell’utilità e dell’importanza di questa esperienza di vita che testimonia la generosità e la sensibilità delle persone che meritano di essere premiate anche dopo". Ancora un prodotto audiovisivo targato Giffoni, uno spot che rientra nella campagna di comunicazione realizzata con Giffoni sempre dedicata al Servizio Civile. 

"Abbiamo capito - continua - che la questione era di linguaggi e di canali informatici. Molto spesso non basta dire la cosa giusta se si usano termini sbagliati. Volevamo sintonizzarci con i ragazzi. Dopo una fase di calo delle domande per il Servizio Civile, registriamo una ripresa. Evidentemente abbiamo indovinato i canali e ci sono i primi segnali dell’efficacia di questa iniziativa". Infine un video-racconto del progetto Impatto Giovani, sei incontri realizzati nell’ambito dei lavori di Impact dedicati ai temi che stanno maggiormente a cuore ai ragazzi in riferimento alla loro crescita e al loro orientamento. A firmarne la regia Rosario Minervini e Francesco Mucci. Il ministro torna sul ruolo di Giffoni: "Questa rassegna ha dimostrato nel tempo la capacità di raccogliere un numero significativo di ragazzi, di farlo con metodo, in modo aperto, libero, creativo, lasciando spazio a loro, senza vincoli e senza limiti ed è per questo un riferimento importante. I quasi 39mila giovani che hanno risposto al questionario che con questa iniziativa abbiamo somministrato rappresentano un patrimonio prezioso per orientarci e strutturare la nostra bussola, quella di cui abbiamo bisogno perché la politica deve saper ascoltare, dialogare e lavorare su dati certi e strutturati".

L’obiettivo di lungo periodo è stimolare la partecipazione dei ragazzi alla vita civile, a quella delle istituzioni, provando anche a spezzare la catena dell’astensionismo che in Italia rappresenta un fenomeno in crescita ormai da venti anni: "La politica deve muoversi non per convenienza ma per necessità, seguendo quelle che sono le cose giuste da fare. Lo abbiamo fatto in occasione delle europee organizzando per la prima volta il voto per gli studenti fuorisede. Sapevamo che non avremmo raggiunto obiettivi di consenso per il governo che in quella porzione di voti ha avuto un consenso marginale, ma abbiamo la cosa giusta".  Eppure i giovani non vanno a votare e non vedono nella politica un riferimento reale: "E' giusto che sappiano - conclude Abodi - che non è lasciando ad un pur rispettabile disimpegno la prospettiva di cambiamento, poi qualcosa davvero cambi o migliori. Con il disimpegno si agevolano solo coloro a cui il disimpegno fa comodo".