Inizio da dimenticare per la Boxe italiana a Parigi 2024. Il puglie azzurro, originario di Mercato San Severino, Aziz Abbes Mouhiidine (foto Lapresse) cede 4-1 agli Ottavi di finale con l'uzbeko Mullojonov. Dubbi sull’esito finale, soprattutto per la decisione del punteggio finale con lo stesso Mullojonov a far segno di no con il dito sull'assegnazione del punto decisivo. Abbes parte con il giusto approccio sferrando un destro perfetto di prima intenzione ed un altro con la mano di richiamo poi l'episodio clou: un taglio all'occhio complica i piani al boxeur irnino che, sanguinante, cede il primo round all'avversario che fa male col mancino. Dall'angolo urla di incitamento nei confronti di Mouhiidine che ci prova con una serie di ganci ma il dirimpettaio sul ring fa buona guardia e vince anche la seconda ripresa. Inizia il terzo round con un continuo scambio di colpi tra i due atleti, Abbes tenta il tutto per tutto con un poderoso sinistro ma viene parato. Finisce il match, vince Mullojonov per split decision (se i tre giudici non sono d'accordo tra di loro per il punteggio, si contano i punteggi dei rispettivi giudici e quindi il verdetto non essendo unanime prende tale denominazione).
Il bi-campione d'Europa svezzato sportivamente dalla famiglia Moffa si è arreso con un irreale verdetto non unanime: 28-29, 30-27, 27-30, 28-29, 27-30. A decretarlo Sid Ali Mokretari (Algeria), Chia Chan (Cina Taipei, unico ad aver attribuito la vittoria ad Aziz), Susann Kopke (Germania), Nelka Thampu (Sri Lanka) e Cem Dunar (Olanda). In sostanza Mouhiidine ha perso una prima ripresa equilibrata, ma ha dominato senza discussioni la seconda e la terza nonostante il colpo subito. Non per i giudici. "Un film visto talmente tante volte che adesso ha nauseato". sentenzia la stampa specializzata nel raccogliere le prime testimonianze da parte dell'entourage italiano. Abbes probabilmente chiuderà la sua carriera da dilettante senza aver vinto un Mondiale ed una Olimpiade, accontendadosi due due allori europei. Troppo poco per il miglior pugile italiano dall'era di Clemente Russo e Roberto Cammarelle, in credito con la buona sorte che ci si auspica possa ritrovare tra i professionisti.
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