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L'Italia vince 11-14 contro la Croazia nella seconda giornata del torneo olimpico. È il secondo successo di fila per il Settebello (foto DBM), che batte i croati campioni del mondo a Doha. Poker per il capitano Di Fulvio, Del Lungo para un rigore decisivo nel secondo tempo. Azzurri sul pezzo, una bella iniezione di fiducia per il prosieguo della competizione. Gara vibrante ed intensa: testa a testa incessante nei primi due tempi. La Croazia si aggiudica di misura il primo parziale, l'Italia il secondo. Poi gli azzurri salgono in cattedra piazzando un determinante +3 di break nella terza frazione ed amministra il vantaggio nel quarto conclusivo. Le prossime sfide con Montenegro e Romania utili per ottenere il miglior piazzamento possibile in vista dei Quarti già di fatto ipotecati e rendere una formalità l'incontro finale con la Grecia.

"Stiamo abbastanza bene fisicamente - commenta il commissario tecnico Alessandro Campagna - e dobbiamo mantenere questo ritmo. È stata una partita molto bella e fisica: all’inizio il loro uomo in più ci metteva in grande difficoltà, soprattutto con i mancini. Poi siamo andati anche sotto di due reti e la squadra è stata brava a non disunirsi e a ritrovare energie con il gioco. Si sono viste delle giocate individuali, ma all’interno di un gioco molto di collettivo, dove tutti sapevamo quello che dovevano fare. Cinque giocatori fuori per tre falli forse non mi era mai capitato, abbiamo cercato di distribuirceli. I ragazzi sono stati encomiabili. Questo criterio di arbitraggio favorisce i centroboa, ci alleneremo in questi giorni sull'uomo in meno". "Affrontiamo ogni partita come se fosse una finale. - aggiunge Gonzalo Echenique - Ci siamo preparati guardando la loro gara precedente e la partita contro di noi in Sardegna. Stiamo facendo bene in attacco, ma penso che parta tutto dalla difesa. Siamo solidi, compatti e ci aiutiamo tra di noi. In attacco poi siamo più sciolti per sviluppare il nostro gioco. Abbiamo lavorato tanto e dobbiamo continuare così come stiamo facendo".

Primo tempo equilibrato sul piano del gioco. Rompe le ostilità la rasoiata del Chalo Echenique alla prima superiorità azzurra. La Croazia pareggia in extra player con la diagonale precisa dell'ex bresciano Jokovic, alla sua quinta Olimpiade. L'Italia replica prontamente con l'uomo in più e con la deviazione volante di Bruni. I croati controbattono con Kharkov per il primo goal in parità numerica dell'incontro e Buric (3-2) in extraman. Il Settebello rimette in equilibrio il punteggio: Fondelli trasforma il penalty del 3-3. Marinic Kragic capitalizza la superiorità e firma il sorpasso croato alla fine del primo tempo. La diagonale lunga di Kharkov regala vale il +2 della Croazia. Reazione azzurra con la bordata dal perimetro di Iocchi Gratta che si infila sotto l'incrocio dei pali: è il primo centri in parità numerica. Poi il Settebello annulla una situazione di doppia inferiorità grazie ad un ottimo lavoro della difesa e alla parata di Del Lungo. L'Italia ricuce lo strappo con di Di Fulvio, ma l'esperto Loncar (6-5) riporta avanti i suoi.

Sulla controfuga croata Di Somma commette fallo da rigore, che Del Lungo respinge a Marinic Kragic. Al rigore parato dall'estremo difensore civitavecchiese segue il tiro perfetto di Di Fulvio. Parziale di 6-6 dopo due periodi. Nella terza frazione l'Italia piazza un micidiale 0-3 di break: due centri in superiorità con Renzuto Iodice e Fondelli (6-8), poi la controfuga portata a termine da Di Fulvio. Segue un duplice botta e risposta, quattro reti tutte in extraman: a Fatovic risponde Presciutti, a Zuvela replica Bruni. Le squadre accusano un filo di stanchezza. In coda alla terza sirena Fatovic timbra il -2, ma il colpo da biliardo di Echenique respinge ogni tentativo di rimonta avversaria. Nell'ultimo quarto dopo il consulto del Var viene annullato un goal a Fatovic e convalidato quello di Condemi (9-13), alla prima marcatura personale alle Olimpiadi e poi fuori per limite di falli insieme a Renzuto, Di Somma, Iocchi, Velotto e l'avversario Jokovic. Di Fulvio, in surplus, insacca il quattordicesimo goal azzurro, quarto personale, per il massimo vantaggio (+5) dell'Italia. Vukicevic e Bukic limitano il passivo nel finale, ma l'Italia respinge le velleità di rimonta ed esulta vendicando l'ultimo ko ai Mondiali di Doha.

CROAZIA-ITALIA 11-14
CROAZIA: Bijac, Buric 1, Fatovic 2, Loncar 1, Jokovic 1, Bukic 1, Vukicevic 1, Zuvela 1, Marinic Kragic 1, Vrlic, Biljaka , Kharkov 2, Popadic. All.: Tucak
ITALIA: Del Lungo, Di Fulvio 4, Velotto, Gianazza, Fondelli 2 (1 rig.), Condemi 1, Renzuto Iodice 1, Echenique 2, Presciutti 1, Bruni 2, Di Somma, Iocchi Gratta 1, Nicosia. All.: Campagna
ARBITRI: Zwart (Ned) e Dervieux (Fra)
NOTE: parziali 4-3, 2-3, 3-6, 2-2. Usciti per limite di falli Renzuto Iodice (I) a 3'42" del terzo tempo, Di Somma (I) a 4'26" del terzo tempo, Jokovic (C) a 2'32" del quarto tempo, Iocchi Gratta (I) a 3'11" del quarto tempo, Velotto (I) a 4'27" del quarto tempo, Condemi (I) a 6'32" del quarto tempo. Superiorità numeriche: Croazia 7/14 + un rigore fallito (parato da Del Lungo a Marinic Kragic a 6'17" del secondo tempo sul 6-5 per la Croazia) e Italia 8/11 + un rigore. Ammonito il ct Campagna a 6'47" del quarto tempo.