Ancora tra le big. Come ai Mondiali dell'anno scorso a Budapest, finisce ottava Dariya Derkach (foto Grana/FIDAL) nel triplo alle Olimpiadi di Parigi. Per la prima volta in carriera l'atleta paganese è sbarcata in finale nel triplo alle Olimpiadi riuscendoci con il suo miglior risultato dell'anno. La vicecampionessa europea indoor comincia bene le qualificazioni con 14,19 in assenza di vento, pareggiando il primato stagionale. Poi al secondo salto atterra a 14,35 (+0.3), sesta in classifica, per cogliere esattamente al centimetro la misura richiesta per il pass diretto proprio come era accaduto agli Europei (14,10 a Roma). Stavolta realizza la quarta prestazione in carriera, a 17 centimetri dal personale della scorsa estate in cui ha raggiunto la finale mondiale chiusa all'ottavo posto. Stessa posizione in cui arriverà nell'atto conclusivo. L'azzurra, in una gara condizionata dalla pioggia, è brava a cogliere subito il salto utile per entrare nelle migliori otto con 14,14 (+0.8) al primo colpo e supera i quattordici metri anche al secondo con 14,08 (+0.2), poi due volte a 13,79 e due nulli: "Contenta ed emozionata per la prima finale alla mia terza presenza ai Giochi, perchè ogni Olimpiade è una nuova avventura. Nelle qualifiche mi sentivo bene e ho fatto quello che dovevo, ma quando partivo per la rincorsa avevo le gambe che mi tremavano. In finale mi è dispiaciuto non essere riuscita a gestire al meglio la rincorsa, a fare almeno come in qualificazione ma mi porto a casa comunque tanti aspetti positivi".
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