Un ritorno al passato guardando in maniera lungimirante al futuro. Nuova avventura in panchina per mister Isidoro Izzo che, dopo l'esperienza alla guida dell'Angri City in Prima Categoria, tornerà ad occuparsi prettamente di giovani sposando l'ambizioso progetto dell'Ercolanese, società di cui andrà ad allenare l'Under 16 regionale. "In primis voglio ringraziare il presidente Raiano e il direttore Attanasio per l'opportunità di entrare nella famiglia SS Ercolanese 1924. - spiega il tecnico corallino - Ho avuto varie proposte sia in Promozione che in Eccellenza (come collaboratore) ma il rapporto di stima e amicizia di anni con Attanasio mi ha spinto ad accettare. Mi ha convinto in particolare la grande passione del presidente Raiano che mette per questa società e questa città, una piazza storica del calcio in Campania. Dopo gli anni alla FC Turris 1944 e il Salernum Baronissi torno a fare i giovani con grande voglia di fare bene e di contribuire alla crescita calcistica ma sopratutto umana dei ragazzi che ho già conosciuto e posso già dire che sono giovani straordinari che hanno tanta voglia di emergere. Essendo questa un età importante di preparazione al calcio dei grandi, è mio compito e motivo di grande stimolo prepararli tatticamente e tecnicamente ma soprattutto professionalmente ad affrontare il futuro".
Dopo una lunga carriera che lo ha visto transitare dalle giovanili della Salernitana per poi consolidarsi come uno dei centrocampisti più ricercati del mercato regionale e non solo tra Serie D ed Eccellenza, Izzo ha iniziato il suo percorso da allenatore che da qualche anno lo ha portato in pianta stabile anche nello staff tecnico dell'Equipe Campania: "L'Equipe è qualcosa di straordinario. Antonio Trovato ha creato davvero un ambiente bellissimo per calciatori ed allenatori e avere la fortuna di lavorare con tecnici di spessore e giovani emergenti ed ambiziosi come Carrella, Califano, Leone, Ferrara è un esperienza formativa molto importante", sottolinea dopo aver guidato con loro il gruppo Salerno/Angri della selezione AIC per poi focalizzare l'attenzione sulle annose questioni relative all'uso dei giovani e degli under: "Io sono dell'idea che un calciatore forte deve giocare. poco importa l'età. L'esperienza la fai giocando e in Italia siamo in enorme ritardo in questo bisogna valorizzare molto di più i giovani e soprattutto avere allenatori qualificati nelle scuole calcio così da poter crescere futuri campioni", ha concluso rinnovando le proprie motivazioni ad affrontare un'annata avvincente e costruttiva con i suoi granatini all'ombra degli Scavi.
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