Protesta del Settebello. Gli azzurri si schierano di spalle alla giuria al momento dell'inno nazionale del match valevole per i piazzamenti dal quinto al sesto posto a Parigi 2024. Condemi vince lo sprint per la prima palla al centro con la Spagna che si ferma simbolicamente. Il commissario tecnico Campagna chiama time-out e sostituisce l'attaccante che torna in panchina vestendo la tuta. Non rientrerà più in vasca per simulare 12 giocatori a referto. Di Fulvio si assenta dal gioco per riprodurre quattro minuti effettivi di inferiorità numerica. Messaggio chiaro. La partita con le furie rosse è un atto di indignazione nei confronti dell'ingiustizia arbitrale subita nei Quarti di finale, quando Condemi è stato espulso per gioco violento perchè ha tirato in porta (momentaneo 3-3) colpendo il difendente magiaro al termine del movimento del braccio. Un normalissimo contatto di gioco, che arbitri e Var hanno trasformato in colossale errore interpretativo: goal annullato, rigore per l'Ungheria che realizza il 2-4, giocatore italiano espulso ed azzurri con un uomo in meno per 4 minuti. Partita olimpica rovinata tra i buuuuu del pubblico. Mancanza di rispetto assoluta e imperdonabile nei confronti della Pallanuoto.
Intanto il TAS ha respinto il ricorso presentato dalla Federazione Italiana Nuoto che attende le motivazioni. Nel frattempo il Management Commitee della World Acquatics ha smentito arbitri, delegati e Var, ammettendo che Condemi non ha commesso violenza (brutalità) pertanto non avrebbe subito giornate di squalifica. Sul documento ricevuto dalla Federazione Italiana Nuoto è scritto che "dopo aver preso in considerazione le circostanze del caso e aver esaminato il video disponibile dell'azione, il Management Committee non può concludere che ci sia stato un intento malevolo nell'atto di tirare la palla da parte del sig. Condemi, la cui mano ha colpito il volto dell'avversario. Pertanto il sig. Condemi non sarà escluso da altre partite del torneo per questa azione". In precedenza erano stati respinti i primi due ricorsi per motivi contraddittori.
Gli azzurri sono emozionati e con le lacrime agli occhi. La Spagna rinuncia simbolicamente ad affrontare lo sprint iniziale contro Condemi. Gli applausi dell'Arena La Défense sono tutti per lui, per un ragazzo vittima di un'ingiustizia e che costituirà l'ossatura del Settebello del futuro. Il ct Campagna chiama immediatamente il time-out e lo sostituisce: l'Italia sceglie di giocare deliberatamente in dodici uomini. Condemi si rimette la tuta. Il capitano Di Fulvio si defila di proposito: azzurri, di fatto, con un uomo in meno per quattro minuti. È un gesto eclatante. La Spagna capisce la situazione e gioca al piccolo trotto, pur realizzando tre reti con Granados, Famera e Larumbe. Dalla seconda parte del primo parziale inizia la contesa in vasca: Larumbe e Granados in più piazzano i soliti colpi da campione; gli azzurri si sbloccano con i goal dei giovani Iocchi Gratta e Gianazza, cui segue l'acuto di Fondelli. Punteggio sul 3-6 per la Spagna dopo 16 minuti.
Nel terzo periodo prosegue il break dell'Italia che accorcia con Di Fulvio per il primo goal in superiorità numerica ed Echenique che finta il passaggio e folgora Aguirre ancora in più per il -1 (5-6). Controbreak iberico: Munarriz in extraman sfrutta un piccolo errore difensivo di Di Fulvio, De Toro supera Nicosia di giustezza, Perrone prima della sirena ristabilisce il +3 per il 6-9 dopo tre tempi replicando sempre in superiorità numerica all'assolo di Presciutti. Proprio il recchelino ed il suo, ora non più certo, futuro compagno di squadra Granados vengono espulsi per proteste a pochi secondi di distanza: i due si scambiano un abbraccio di solidarietà. In apertura dell'ultimo tempo Renzuto Iodice si procura il penalty che Iocchi Gratta trasforma. Il Settebello torna sul -1 con il tiro in più di Echenique (8-9) che piega le mani di Aguirre, ma il veterano Perrone con due piazzati (il primo con l'uomo in più) ristabilisce il +3 e tris personale. La beduina di Bruni fissa il risultato sul definitivo 9-11 per la Spagna. Il Settebello affronterà sabato alle 19.35 la perdente tra Grecia e Australia nella finale per il settimo posto.
ITALIA-SPAGNA 9-11
ITALIA: Del Lungo, Di Fulvio 1, Velotto, Gianazza 1, Fondelli 1, Condemi, Renzuto Iodice, Echenique 2, Presciutti 1, Bruni 1, Di Somma, Iocchi Gratta 2 (1 rig.), Nicosia. All.: Campagna
SPAGNA: Aguirre, Munarriz Egana 1, Granados Ortega 3, Sanahuja, De Toro Dominguez 1, Larumbe Gonfaus 2, Famera 1, Cabanas Pegado, Tahull Compte, Perrone Rocha 3, Biel Lara, Bustos Sanchez, Lorrio. All.: Martin Lozano
ARBITRI: Zwart (Ned) e Dervieux (Fra)
NOTE: parziali 0-4, 3-2, 3-3, 3-2. Espulsi per proteste nel terzo tempo Granados Ortega (S) a 7'12" e Presciutti (I) a 7'54". Uscito per limite di falli Sanahuja (S) a 1'09" del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 4/9 + un rigore e Spagna 4/9. Nicosia subentra a Del Lungo dopo 1'25" del primo tempo.
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