Sarà l'Australia l'ultima avversaria del Settebello nell'Olimpiade delle polemiche. Gli oceanici hanno perso (15-9 con la Grecia) l'altra Semifinale per le posizioni dal quinto all'ottavo posto e si giocheranno dunque il settimo con gli azzurri. Dopo il ko con la Spagna segnato più dalla forte protesta che dal risultato, il ct Sandro Campagna ha spiegato: "Abbiamo lasciato un messaggio nell'interesse costruttivo di pulire e di migliorare il nostro sport. E' capitato all'Italia, poteva succedere a chiunque e non è giusto perchè bisogna rispettare prima di tutto gli atleti e lo sport in generale. Gli errori possono compierli tutti, anche gli arbitri, però quello che si è visto mercoledì è un qualcosa che va oltre. E' inaccettabile, peraltro alle Olimpiadi. Oggi abbiamo dato una dimostrazione di attaccamento al nostro sport e ai valori dell'olimpismo perchè non avevamo energie per giocare questa partita. Sono due notti che i ragazzi non dormono, compreso me. Abbiamo trovato la forza di disputare una partita accettabile. Tutti ricorderanno l'errore arbitrale, anche evidente degli Europei del 2018 nella Semifinale Italia-Spagna, quando non ci venne convalidato un goal segnato da Figlioli a quattro secondi dalla fine con la palla entrata di un metro. Andai dagli arbitri, che all'epoca erano Stavridis e Margeta, congratulandomi per la loro prestazione eccezionale malgrado quell'errore. Ora quando vai al Var e vedi determinate cose c'è qualcosa che non mi torna perchè era talmente evidente la dinamica del fatto che non si poteva neanche mettere in discussione. Siccome non credo alla malafede degli arbitri, ritengo che ci sia qualcosa che non va nel sistema Var".
L'allenatore (foto DBM) continua: "Non ci si può presentare alle Olimpiadi con un sistema di telecamere senza chiarezza di immagine e poi assumere una decisione che può cambiare l'esito di un quarto di finale. Le immagini delle tv di tutto il mondo dopo 10 secondi erano chiarissime, anche nell'impianto i 15.000 spettatori hanno fischiato. Era evidente anche dal vivo la dinamica del tiro e la casualità del contatto tra mano e occhio di Jansik al termine del movimento del braccio. E che si assuma quell'inaccettabile decisione con l'ausilio della tecnologia. Io non sono qui per cambiare le cose. Non ho nessun potere per farlo. Il nostro sport è talmente bello e in equilibrio che la trasparenza vale più di ogni altra cosa e dà valore al nostro movimento. Bisogna puntarci altrimenti non avremo mai le piscine piene. Ben vengano molte squadre forti, molto interessi, ma ci vuole sempre trasparenza. Questo è quello che chiediamo".
Sulla stessa lunghezza d'onda il capitano Francesco Di Fulvio: "Tenevamo nel nostro piccolo a farci sentire, a dare un segnale forte alla pallanuoto senza mancare di rispetto a nessuno. Noi abbiamo fatto tutto il possibile dentro i limiti della sportività. Ho sentito il pubblico dalla nostra parte, anche gli spagnoli, perchè abbiamo subito un'ingiustizia troppo grande. Non penso alla malafede, ma penso che alle Olimpiadi non possano esserci persone impreparate perchè ci rimettono lo sport e gli atleti. Anche chi non ha mai visto una partita di Pallanuoto avrebbe capito che quello di Condemi è stato un gesto fortuito, avvenuto durante un tiro. Non poteva farci niente e il Var con immagini di bassa qualità non può essere una giustificazione. Spero che il nostro messaggio arrivi a chi può intervenire per il bene della Pallanuoto. Lo sport è un insegnamento di vita e va rispettato".
Altri articoli di questo autore:
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.