L'Italia chiude al settimo posto il torneo olimpico di Parigi 2024, come nell'edizione di Tokyo quando fu eliminato dalla Serbia poi campione, ma con una genesi completamente diversa. Gli azzurri si congedano battendo 6-10 l'Australia, tra le note liete di questa rassegna e formazione in grado di aspirare a livelli sempre più alti. Vittoria mai in discussione: tripletta di Iocchi Gratta, doppiette per Bruni e Di Somma, un goal per Fondelli, Renzuto Iodice e Presciutti. Cala il sipario, dunque, sul torneo del Settebello. A fine gara gli azzurri (foto DBM) si scambiano abbracci intensi e significativi, ancora scossi dalle polemiche relative all'ormai annosa questione legata al goal non convalidato ed all'espulsione di Condemi con l'Ungheria. Il percorso del Settebello in questa Olimpiade era iniziato con un filotto di quattro vittorie, prima dello stop di misura con la Grecia nella fase a gironi. Un torneo equilibrato e in linea con le aspettative della vigilia.
Il quarto di finale con l'Ungheria si presenta come una partita d'alto livello per la caratura delle due nazionali. La storia dell'Italia a Parigi 2024 cambia dopo cinque minuti e trentasei secondi del secondo quarto. Condemi viene espulso per gioco violento perchè tira in porta (momentaneo 3-3) colpendo Jansik al termine del movimento del braccio. Un normalissimo contatto di gioco, che arbitri e Var trasformano in colossale errore interpretativo che costa 4' di inferiorità agli azzurri. Di lì in poi la gara prende un'altra piega. Il Settebello resiste e sfiora l'impresa. L'epilogo dei rigori premia l'Ungheria. Ma un conto è perdere ai rigori una partita normale, altro è perdere una partita condizionata dall'inaccettabile "brutalità" di Condemi, che non aveva alcuna intenzione violenta come poi ammetteranno anche gli organi della World Aquatics che non squalificheranno l'attaccante azzurro. Ne segue la Semifinale per il quinto posto che inscena contro la Spagna una protesta costruttiva contro giuria e arbitri, seppur nel massimo rispetto per i principi dell'olimpismo.
"Il settimo posto non ci piace. - commenta il commissario tecnico Alessandro Campagna - Non è la finale che avremmo voluto disputare per il gioco espresso, per la qualità delle partite che abbiamo giocato. A chi mi avesse detto alla vigilia delle Olimpiadi che il Settebello si sarebbe piazzato settimo avrei dato del matto. Abbiamo una squadra unita, forte, forse la più forte che abbia mai allenato. Abbiamo giocatori esperti e di valore, noti a tutti; abbiamo tre giovani ventenni che hanno cose straordinarie e un portiere di soli 25 anni con una grande carriera davanti. La strada è tracciata. Questa squadra poteva vincere adesso e farà bene a Los Angeles. La squadra ha subito un enorme torto nei Quarti di finale e poi ha voluto mandare un messaggio costruttivo. Posso garantire che io, che ho undici Olimpiadi alle spalle, e tutti questi ragazzi, abbiamo lo spirito olimpico nel cuore. Non mi vengano a dire che noi non lo rispettiamo. Sia ben chiaro: non ce l'abbiamo con la politica, nè con World Aquatics; abbiamo protestato contro un torto enorme ed inaccettabile che ci ha tolto tantissimo".
Porte inviolate al giro di boa della prima frazione. A rompere il ghiaccio è l'Italia con la conclusione bassa di Presciutti in superiorità numerica. L'Australia replica nello stesso fondamentale con Maksimovic; la controrisposta azzurra reca la firma di Iocchi Gratta per l'1-2 dopo otto minuti di gioco. Nel secondo tempo l'Italia amplia il vantaggio. Segnano in sequenza Renzuto Iodice su assist di Presciutti in più, Bruni lesto sul tap-in dopo una conclusione fulminea di Echenique e Di Somma. Negus interrompe il break dell'Italia con un tiro secco a superare Nicosia in extraman. Il Settebello conduce 2-5 nei confronti dell'Australia all'inversione di campo.
Si gioca al piccolo trotto. In apertura del terzo periodo, bella serie di passaggi dell'Italia sull'asse Echenique-Di Fulvio che Fondelli conclude in rete. Maksimovic riduce le distanze per gli australiani, ma Bruni in più e la doppietta di Iocchi Gratta (superiorità e 5 metri) regalano agli azzurri il massimo vantaggio (+6). Mercep va a bersaglio a cinque secondi dalla chiusura del terzo tempo in 6 vs 5. La gara scende di ritmo nel quarto finale. Botta e risposta: mancino di Pavillard e sassata di Di Somma. Del Lungo effettua due grandi interventi in pochi secondi, ma non può nulla sul colpo sotto misura di Power in più (6-10). Cala il sipario sul match e sul torneo dell'Italia, che si aggiudica la finale per il settimo posto.
AUSTRALIA-ITALIA 6-10
AUSTRALIA: Porter, Lambie, Maksimovic 2, Negus 1, Power 1, L. Edwards, Pavillard 1, Mercep 1, Byrnes, Berehulak, Poot, B. Edwards, Hedges. All.: Hamill
ITALIA: Del Lungo, Di Fulvio, Velotto, Gianazza, Fondelli 1, Condemi, Renzuto Iodice 1, Echenique, Presciutti 1, Bruni 2, Di Somma 2, Iocchi Gratta 3 (1 rig.), Nicosia. All.: Campagna
ARBITRI: Gomez Pordomingo (Esp) e Kurosaki (Jpn)
NOTE: parziali: 1-2 1-3 2-4 2-1. Superiorità numeriche: Australia 4/11 e Italia 4/8 + un rigore. Ammonito il tecnico Hamill a 6'31" del secondo tempo. Del Lungo subentra a Nicosia nel quarto tempo.
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