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di Massimiliano Catapano

La Sampdoria continua la sua discesa agli inferi, incapace di trovare la prima vittoria stagionale nemmeno contro la Salernitana. La squadra di Andrea Pirlo (foto Uc Sampdoria), dopo tre giornate, si ritrova nelle retrovie di una classifica ancora acerba, ma le ombre sulla panchina dell'ex campione del Mondo si fanno sempre più lunghe. "Siamo partiti bene, con il piglio giusto, dopo un buon primo tempo", ha dichiarato Pirlo in conferenza stampa, "ma nella ripresa ci siamo abbassati troppo, concedendo loro spazi tra le linee e occasioni da fuori. I ragazzi hanno dato tutto, reagendo dopo un inizio difficile, andando in vantaggio e sfiorando il 3-1. Purtroppo le disattenzioni, come nelle precedenti partite, ci sono costate care".

Il tecnico blucerchiato ha poi analizzato la fase cruciale del match: "Dobbiamo migliorare nel gestire partite come queste. Quando perdi c'è sempre qualcosa da rimproverare, come qualche marcatura leggera sul secondo goal. Gli allenatori sono sempre in bilico quando non arrivano i risultati. Abbiamo subito troppi tiri da fuori, pochi in area. Ci voleva più aggressività. Ho fatto i cambi quando li ho ritenuti opportuni, cercando di inserire forze fresche dove avevamo speso di più. La partita è cambiata sul rigore non dato, l'azione dopo abbiamo subito gol e ci siamo disuniti. Pensavano di chiudere la partita, invece siamo calati in concentrazione e determinazione".

Sulla sostituzione di Tutino, uno degli ex di turno andati a segno: "L'ho tolto perchè era stanco, non mi aiutava più in fase difensiva. Ho inserito un giocatore che potesse attaccare gli spazi e darmi una mano dietro". Infine, un commento sulla Salernitana: "È una squadra forte, con tanti giocatori di gamba e qualità, in grado di creare superiorità numerica e un attaccante fisico che sa far salire la squadra. Nel primo tempo abbiamo attaccato bene la profondità, non nel secondo". La situazione per Pirlo si fa sempre più complicata. La Sampdoria sembra in caduta libera e la prossima partita potrebbe essere decisiva per il futuro del tecnico.