Cambia lo staff tecnico del settore giovanile femminile della Pallanuoto Trieste in vista della stagione 2024/2025. Resta in società, dopo l'addio alla guida della massima serie maschile, l'esperto tecnico ligure Daniele Bettini che sovraintenderà l'attività di base guidando le squadre Ragazze (Under 14) ed Esordienti. L'ex giocatore della Pro Recco sarà supportato in tandem da Elena Lonza, entrambi affiancati da Elisa Ingannamorte, ed è riconfermato al timone della formazione che prenderà parte per il secondo anno di fila al campionato di Serie A Paralimpica. Le squadre Juniores e Allieve (Under 18 e 16) saranno allenate da Jelena Vukovic coadiuvata dal coach della prima squadra Paolo Zizza. La società alabardata ci tiene a ringraziare Milos Jankovic (passato all'Aquatica Torino dove tornerà a giocare in Serie B) ed Isabella Riccioli per l'ottimo lavoro svolto in questi due anni e augura loro un grosso in bocca al lupo. Per la mancina catanese, dopo tre intense annate nel sodalizio giuliano con il quale ha conquistato in acqua i primi storici play-off e l'altrettanto storico Argento in Euro Cup e sul piano vasca la partecipazione alle Final Eight giovanili per due anni di fila, si tratta di un vero e proprio saluto alla Pallanuoto, sia giocata che allenata.
"Le cose da dire sarebbero tante e mi ero promessa che non avrei voluto dare troppa voce alla chiusura di questo grande capitolo, forse per gelosia o forse perchè ci sono cose che non vanno spiegate. Ma a quanto pare 'si deve'. - racconta l'ex pluricampionessa d'Italia con l'Orizzonte - La parola chiave però per racchiudere tutto è 'salvezza', tutto quello che questo sport mi ha dato. Ho avuto la FORTUNA di vivere delle cose che mi hanno portata ad essere la persona che sono adesso, di girare e vedere il mondo con occhi diversi, e a capire l'importanza di come si cresce grazie a qualcosa che ti dà tanto quanto ti toglie. È stato un bel cammino, pieno di tante sfumature felici e di tanti momenti faticosi da vivere. Momenti di sconfitta profonda e di grandi rinascite. A Catania sono nata e cresciuta, ho avuto l'onore di conoscere ed imparare da pilastri fondamentali di questo sport. C'è stato "un angelo custode" sempre al mio fianco, nonostante tutto. A Trieste poi è continuata l'avventura dove ho potuto sperimentare nuovi stimoli e nuove esperienze, dove mi sono resa conto che però, la vita è (per fortuna o sfortuna) anche tanto altro. Ringrazio tutte le persone che, per lunghi o brevi periodi, sono state al mio fianco in quest'avventura e le due società che hanno reso possibile tutto ciò. Ringrazio mia mamma e mio zio, che nonostante tutto, non hanno mai smesso di seguirmi e credere in me".
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