Si conclude con un mesto sesto posto il cammino dell'Italia agli Europei Under 19 maschili conclusisi quest'oggi a Burgas in Bulgaria con il trionfo della Croazia del miglior portiere Mauro Ivan Cubranic (8-10 in finale al Montenegro del miglior giocatore Srdjan Janovic, Bronzo per la Spagna che dopo l'11-11 del 32' la spunta ai rigori 3-5 sull'Ungheria con il totale di 14-16). Gli azzurrini chiudono la kermesse così come l'avevano iniziata ossia con una sconfitta con la Germania, grande rivelazione del torneo e vicinissima all'approdo in Semifinale, sfumato di misura ai Quarti per mano dell'Ungheria vittoriosa in rimonta. I teutonici si confermano squadra tignosa e altrettanto cinica chiudendo sul doppio vantaggio il primo periodo con le reti di Taubert in più e Metten. Simic in extra player porta a tre le distanze di vantaggio poi la squadra di Presciutti (in tribuna Cotugno e Dominici) prova a scuotersi col solito Gambacciani in superiorità ed il tracciante di Scordo. Salipante sfiora il pari e sul ribaltamento di fronte Simic non perdona in extraman. La prima parte di gara si chiude col botta e risposta tra Gullotta in più e lo scatenato Simic: tripletta e 5-3 all'intervallo lungo.
La ripresa si apre con il baby Settebello maggiormente aggressivo e Tringali Capuano risolve subito un'azione con l'uomo in più per ridurre il divario sul -1. Segue una fase di stasi rotta da un sonoro break tedesco di 5-0 che inizia nel cuore della terza frazione e si conclude all'alba dell'ultimo tempo. Metten supera Izzo poi, dopo l'espulsione definitiva di Klaffke che ha comportato un rigore fallito da Gullotta, Jaschke non perdona dai 5 metri prima di uscire anche lui per limite di falli gravi. La Germania non si scompone e va ancora a bersaglio con Bruns dal centro e nell'ultimo tempo con Taubert ed Hofmann, entrambi in più. Nel mezzo terzo fallo grave e gara chiusa in anticipo per Tringali. Il mancino di Salipante riporta al goal il Sette tricolore dopo 10' abbondanti ma serve a poco. Il penalty di Hofmann chiude anzitempo la contesa, rendendo utile solo a fini statistici il guizzo finale in più di Gambacciani. I giallorossoneri si ripetono dopo il 9-6 di domenica scorsa e con l'11-6 odierno festeggiano un più che meritato quinto posto (settima la Serbia, 15-10 alla Grecia). L'Italia torna a casa con tanto materiale su cui riflettere e lavorare, consapevole di avere dalla sua talenti esplosi solo a metà del proprio potenziale.
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