di Massimiliano Catapano
Un episodio di crudeltà inaudita ha sconvolto la comunità campana e i social media. Lungo la strada provinciale che collega Pagani a Nocera, un passante ha ripreso una scena drammatica: un uomo su uno scooter, mentre trascinava un cavallo legato con una corda, esponendolo al traffico e al rischio di gravi ferite. Il video, diffuso rapidamente online, ha suscitato un'ondata di rabbia e indignazione. Il cavallo, visibilmente spossato e stressato, veniva trascinato in condizioni inaccettabili: tra gas di scarico, rumori assordanti e temperature elevate. Non solo il gesto rappresenta un grave abuso nei confronti dell’animale, ma ha anche messo in serio pericolo la sicurezza degli automobilisti presenti sulla strada.
L’episodio è stato prontamente denunciato al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, noto per il suo impegno nella difesa degli animali. Borrelli ha definito l'accaduto come l'ennesimo atto di violenza senza giustificazione e ha chiesto l'identificazione immediata del responsabile. "Non possiamo più tollerare episodi di crudeltà così sfacciati", ha dichiarato, sottolineando l'importanza di agire con determinazione per evitare il ripetersi di simili atti. In aggiunta, sarebbe opportuno inviare il video anche a Enrico Rizzi, noto attivista per i diritti degli animali, che da oltre 15 anni si batte contro ogni forma di abuso verso gli animali. Rizzi, conosciuto per le sue battaglie pubbliche e la sua costante presenza sui social media, potrebbe far luce su questo caso, contribuendo a dare maggiore eco all’indignazione collettiva e a spingere le autorità verso provvedimenti severi.
Attualmente, le autorità locali stanno investigando l'accaduto, con l’obiettivo di risalire all’identità del responsabile. La speranza è che questo episodio funzioni da campanello d'allarme, portando a una maggiore consapevolezza dell’importanza di rispettare la vita animale e garantendo la sicurezza sulle strade. Questa storia di violenza e negligenza ci ricorda quanto sia necessario un impegno collettivo per proteggere coloro che non possono difendersi, affinché atti di tale gravità vengano condannati e prevenuti con fermezza.
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