La città di Salerno è in questi giorni palcoscenico della seconda edizione di AgriFood Future, l'evento organizzato dalla Camera di commercio di Salerno e da Unioncamere che dall'8 al 10 settembre coinvolge istituzioni, imprese ed enti di ricerca con l'obiettivo di promuovere un confronto aperto sul futuro dell'agroalimentare. L’appuntamento è stato presentato il 4 settembre nel corso di una conferenza stampa nazionale a Roma, presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, dal presidente di Unioncamere, Andrea Prete, e da Alex Giordano, professore e direttore scientifico di AgriFood Future. "AgriFood Future rappresenta un'opportunità cruciale per il settore agroalimentare italiano di affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e dall'evoluzione tecnologica", ha dichiarato il presidente di Unioncamere e promotore dell’evento Andrea Prete nel corso della presentazione.
"L'evento si propone come punto di riferimento nazionale per fornire alle aziende strumenti concreti per innovare i propri processi produttivi, attraverso l'integrazione di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale, che permettono di ottimizzare l'uso di fertilizzanti, migliorare il benessere animale e ridurre l'impatto ambientale. In un contesto in cui il calo della produttività agricola è aggravato da eventi climatici estremi, AgriFood Future si propone di guidare le imprese verso un futuro sostenibile e competitivo, valorizzando le eccellenze italiane e proiettandole nei mercati internazionali", ha concluso il presidente Prete. L’edizione 2024 di AgriFood Future è focalizzata su due temi fondamentali, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità, e si svolgerà in diverse location della città campana, con un programma ricco di interventi, workshop e momenti di confronto su temi cruciali per il futuro dell'agroindustria.
Nel 2023, il mercato dell'Agricoltura 4.0 in Italia ha raggiunto un valore di 2,5 miliardi di euro, segnando un incremento del 19% rispetto all'anno precedente. Nonostante la crescita inferiore rispetto al periodo 2021-2022 (+31%), il settore continua a mostrare un interesse vivace per le soluzioni digitali, con un aumento delle soluzioni innovative disponibili sul mercato (+10%) e dei provider tecnologici (+13%). E' quanto emerge da una ricerca dell’Osservatorio Smart AgriFood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia, presentata stamattina nel corso della seconda giornata di Agrifood Future 2024, la manifestazione organizzata da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Salerno, che mira a consolidare il suo ruolo di riferimento nazionale per il settore agroalimentare. Il report dimostra che i processi basati sull’intelligenza artificiale guideranno la trasformazione del settore agroalimentare. Rimane, tuttavia, centrale l’esigenza di fornire maggiore supporto alle piccole e medie imprese nei processi di transizione digitale. Le aziende agricole si stanno focalizzando su soluzioni di software necessarie per l'integrazione dei dati e la gestione efficiente delle risorse.
"Il futuro dell'agricoltura italiana passa inevitabilmente attraverso l'integrazione di tecnologie avanzate e l'intelligenza artificiale", dichiara il direttore scientifico dell’evento Alex Giordano. "Questi strumenti non sono solo un'opportunità per aumentare la produttività, ma soprattutto per rendere le nostre pratiche agricole più sostenibili ed efficienti. Grazie all'AI, possiamo ottimizzare l'uso delle risorse naturali, ridurre gli sprechi e migliorare la gestione dei dati, garantendo una maggiore trasparenza lungo tutta la filiera agroalimentare. L'Italia ha tutte le potenzialità per guidare questa trasformazione, ma è essenziale fornire alle piccole e medie imprese il supporto necessario per adottare queste tecnologie e competere su scala globale. La combinazione di innovazione tecnologica e rispetto per l'ambiente può essere la chiave per un'agricoltura più resiliente e competitiva".
Il carbon farming - pratica agricola che mira a catturare e immagazzinare carbonio nel suolo per ridurre le emissioni di gas serra e preservare la biodiversità - resta limitata in Italia, con solo il 22% delle aziende agricole che dichiara di conoscerla e solo il 9% che lo adotta effettivamente. La tracciabilità digitale si conferma uno strumento chiave per garantire trasparenza e sostenibilità lungo la filiera agroalimentare. Il mercato delle soluzioni digitali per la tracciabilità è in forte crescita, con un incremento del 22% nel 2023. Il report sottolinea come le tecnologie come l'Internet of Things, il Cloud e la Blockchain stiano trasformando il modo in cui i dati vengono raccolti e condivisi, migliorando la visibilità e la sicurezza delle informazioni lungo la supply chain.
Al seguente LINK il programma completo della manifestazione.
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