di Massimiliano Catapano
Mercoledì 11 settembre, la tradizionale Messa degli Sportivi, in onore di San Matteo, ha visto una folta rappresentanza della Salernitana insieme ad altre realtà sportive del territorio comunale come la Rari Nantes Nuoto Salerno. Tra i partecipanti spiccavano il direttore sportivo Gianluca Petrachi (foto Us Salernitana) e l'allenatore Giovanni Martusciello, accompagnati dal team manager Sasà Avallone e dai tecnici delle squadre giovanili. Presenti all’evento anche molti giocatori delle giovanili, con la partecipazione attiva del capitano della Primavera, Gerardo Fusco, autore di una rete nella recente partita contro la Feralpisalò. Fusco, durante la funzione, ha letto una preghiera dedicata agli atleti, sottolineando l’importanza di trasmettere i valori autentici dello sport e di usare il proprio talento per ispirare i giovani verso una vita ricca di significato.
A presiedere la celebrazione, Monsignor Andrea Bellandi, arcivescovo di Salerno, che ha voluto condividere alcuni ricordi della sua infanzia, quando giocava come libero sui campi da calcio. Nel suo intervento, Bellandi ha esortato gli atleti a impegnarsi con costanza e spirito di squadra, senza mai perdere di vista l’umiltà. Ha inoltre rivolto un appello agli allenatori, figure chiave nella formazione non solo sportiva, ma anche umana dei ragazzi che guidano. Citazione d’obbligo per Papa Francesco, il quale ha spesso sottolineato come lo sport possa essere un mezzo per il miglioramento personale e collettivo: “Attraverso lo sport impariamo a superare le sconfitte e a rialzarci. È un punto di incontro per persone di tutte le estrazioni sociali, unite dalla voglia di raggiungere un obiettivo comune, senza distinzioni di sesso o razza”.
Nel corso della celebrazione, alcuni giovani atleti della Salernitana hanno consegnato simbolicamente un pallone da calcio e un gagliardetto all’arcivescovo, come segno di gratitudine. Ma l’omaggio più particolare è arrivato al termine della funzione, quando Petrachi ha regalato a Bellandi una maglia della Salernitana con il numero 1, tra gli applausi della platea. In tono scherzoso, il direttore sportivo ha osservato che forse il numero più adatto sarebbe stato il 6, vista la posizione da libero che Bellandi occupava sul campo. L'arcivescovo ha accettato con entusiasmo il dono e ha dichiarato che non mancherà alla prossima partita della Salernitana contro il Pisa, aggiungendo con un sorriso di non avere troppa simpatia per i colori nerazzurri. A conclusione dell'evento, Petrachi ha commentato positivamente l’esperienza: "È stato un momento intenso, che ci ha permesso di toccare con mano una delle tradizioni più sentite e radicate nella città di Salerno".
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