di Massimiliano Catapano
Il calcio italiano perde uno dei suoi protagonisti più amati: Salvatore "Totò" Schillaci ci ha lasciato a 59 anni, dopo aver combattuto a lungo contro un tumore al colon. La notizia della sua scomparsa ha toccato profondamente il cuore di milioni di italiani che lo ricordano come l'eroe delle indimenticabili "Notti Magiche" di Italia '90. Nato a Palermo il 1° dicembre 1964, Schillaci è diventato un simbolo per i tifosi italiani durante il Mondiale del 1990, quando con la sua grinta e i suoi gol portò l’Italia ad un passo dalla finale. Le sue esultanze sincere, il suo carattere solare e la sua determinazione sono rimasti impressi nella memoria collettiva del Paese. Il Mondiale del '90, giocato in casa, lo consacrò come uno degli attaccanti più amati nella storia della Nazionale. Durante la sua carriera, ha vestito le maglie di squadre prestigiose come la Juventus e l'Inter, ma il suo nome resterà sempre legato alle sue imprese in azzurro. Fuori dal campo, Schillaci ha affrontato con dignità anche momenti difficili nella vita personale, mantenendo sempre un legame stretto con la sua famiglia e i suoi tre figli: Jessica, Mattia e Nicole. Il cordoglio per la sua morte è stato immediato. Sui social network si sono moltiplicati i messaggi di affetto e rispetto, non solo da parte dei suoi ex compagni di squadra e allenatori, ma anche dai tantissimi tifosi che hanno vissuto con lui quel sogno mondiale. Tutti ricordano Totò come un esempio di sportività e passione, capace di ispirare generazioni di calciatori e appassionati.
A ricordare un aneddoto a lui legato e relativo alle squadre del nostro territorio, ci pensa l'ex attaccante di Salernitana e Cavese Roberto Rovani: "Ricordo in un Cavese-Messina del 1985/86, tu seduto sulle scale del parcheggio che portava all'autobus della squadra. Ti passai accanto mentre camminavo con le grucce per il grave infortunio occorsomi, tu molto deluso per la sconfitta, io dispiaciuto per non essere stato della partita contro la capolista, ma soprattutto per non aver potuto "sfidarti" nel confronto di due giovanissimi attaccanti che in quel momento facevano parlare di se. Quando ti salutai e mi complimentai per quello che stavi dimostrando, tu con sguardo un po' corrucciato ed un po' dispiaciuto mi stringesti la mano e mi augurasti di riprendermi quanto prima. Da allora ti ho sempre ammirato e seguito con grande affetto, quando sei arrivato al massimo che un ragazzo possa sognare sono stato felicissimo per te e per tutti quei ragazzi che sognavano di arrivare in alto pur partendo dal basso. Oggi quando ho letto la tristissima notizia mi sono ritornate in mente quelle immagini con gli occhi lucidi...Che la terra ti sia lieve Grande Totò e Grazie a nome di tutta la nostra generazione a cui hai dato la possibilità di pensare che i sogni si possono realizzare pur partendo dal basso". L'Italia intera oggi saluta un campione, non solo per le sue doti calcistiche, ma per il cuore e l’umanità che ha sempre dimostrato. La redazione di Salernoinweb si unisce al dolore della famiglia e di chi ha voluto bene a Totò Schillaci, ricordando con affetto il bomber che ci ha regalato momenti indimenticabili. Grazie di tutto, Totò.
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