L'informazione libera e indipendente di Salerno e provincia

di Massimiliano Catapano

La sconfitta del Costa d'Amalfi contro la Palmese per 2-1, valida per la terza giornata del campionato di Serie D, è stata solo l'inizio di una giornata nera per i costieri. Dopo un inizio difficile, con la Palmese che ha trovato il doppio vantaggio nei primi dieci minuti grazie ai goal di Orefice e Volpe, il Costa d'Amalfi ha reagito con determinazione. Maione ha accorciato le distanze al 28' con un preciso tiro nell’angolino, sfruttando un lancio di Massa. Nel secondo tempo, i biancazzurri hanno messo sotto pressione la Palmese, creando numerose occasioni per trovare il pareggio. Cappiello ha sfiorato la rete in più occasioni, così come De Sio, che ha avuto due grandi opportunità. Anche Caputo ha cercato il goal decisivo, ma la palla non è mai entrata. Nonostante una prova di grande cuore e determinazione, il Costa d'Amalfi non è riuscito a ribaltare il risultato, rimanendo così a quota zero punti in classifica dopo tre giornate.

Tuttavia, la giornata sportiva è stata irrimediabilmente macchiata da un vergognoso episodio di violenza al termine della partita. Un gruppo di teppisti, non legati alla tifoseria della Palmese, ha attaccato i tifosi del Costa d'Amalfi con spranghe, pietre e bastoni. L'aggressione, che ha coinvolto anche donne e bambini, è proseguita in autostrada con tentativi di speronamento.Nicola Savino, presidente del Costa d'Amalfi, ha condannato duramente quanto accaduto: "Esprimiamo la nostra totale solidarietà ai tifosi colpiti da questa vile aggressione. Un atto vergognoso, commesso da teppisti che non appartengono alla tifoseria locale. Hanno attaccato persino donne e bambini, una pagina nera per lo sport. Ringraziamo le forze dell’ordine e la società della Palmese per la vicinanza. Speriamo che i responsabili vengano individuati e consegnati alla giustizia. Questa è una vergogna per il calcio". Un episodio di violenza insensata, che ha rovinato una giornata di calcio e sport, trasformandola in una triste vergogna per il mondo del calcio.