Seconda giornata del turno preliminare di Champions League femminile. Giornata favorevole ai colori italiani con tre successi su tre (il Rapallo riposava nel gruppo A di Atene che ha visto la netta affermazione del Ferencvaros (17-8 sul De Zaan con doppietta di Valeria Palmieri) e quella del Sant Andreu sul Panionios, superato 16-7). Secondo hurrà consecutivo per il Plebiscito Padova che davanti al pubblico amico mette un altro importante mattoncino verso la qualificazione contro il Tenerife Echeyde. Le biancoscudate sfruttano un'ottima partenza poi vanno in deficit di energie ma riescono con saggezza a mantenere il prezioso vantaggio acquisito. Progressivo allungo della formazione di Posterivo che dal +2 iniziale (a segno per le spagnole l'ex Css Verona e Como Elena Borg) arriva a doppiare (10-5) le iberiche al 16' con il bis nel giro di 23'' dell'ottima Pedley (tris totale). Nella ripresa la doppietta di Naya Manero rivitalizza le ospiti che sfruttano anche il penalty fallito da Millo ma vengono tenute a bada dalla terza rete di Schaap che vendica anche il precedente errore dal dischetto virtuale (un altro lo aveva realizato) e dalla reattività di capitan Teani che neutralizza il 5 metri di Martin Buscarons, autrice di una doppietta. Dempsey (2) tiene vive le residue speranze di rimonta sul -3 ma le azzurrine Cassarà (2) e Bacelle fanno calare il sipario sull'incontro rendendo vano l'uno-due di Ramos Fernandez che va così di tripletta. A suggellare il 13-11 finale anche il rigore di Millo (poi fuori per limite di falli con Meggiato) e gli assoli di Al Masri, Bozzolan e Grigolon. Di Clapperton l'altra marcatura avversaria. Nell'altra gara del girone C l'Ethnikos (doppia Milicevic, un goal per Sasover nel derby israeliano tra ex Brizz) supera in rimonta 16-15 l'Hapoel.
Buona la seconda anche per la Sis Roma che comanda il gruppo D di Eger, trafiggendo a domicilio le padrone di casa della Digi 12-15. A trascinare le giallorosse di Capanna lo show di Iza Chiappini (sestina) e la tripletta di una Zaplatina che sta prendendo sempre più confidenza con la nuova realtà. Il match vive di continui strappi e capovolgimenti di fronte. Dopo il goal dell'1-3 di Papi, le capitoline subiscono un break di 5-0 che porta le magiare a condurre di tre lunghezze con il centro di Horvath (tripletta). Controreplica delle romane che si portano in parità all'intervallo lungo ancora col goal del duttile centroboa classe 2005 (6-6). Il ping pong continua anche ad inizio ripresa e viene interrotto dall'uno-due dell'italobrasiliana ex Mulhouse che ripristina il doppio vantaggio. Divario ricucito all'alba del quarto tempo dalla doppietta di Lendvai (seconda rete e secondo rigore realizzato) che fa 11-11. La stessa giovane nazionale ungherese replica al bis di Picozzi per la quaterna personale e nuova parità che prelude l'assedio finale del Sette caro a patron Giustolisi che (privo di Gual e Ranalli espulse definitivamente; altre reti proprio della pescarese e Cocchiere) sprinta al photofinish con la doppietta di Zaplatina intervallata dal sesto acuto di Chiappini. Resta l'amaro in bocca alle locali che ci avevano creduto anche grazie alla doppietta di Szilagy, all'iniziale goal di Soti ed a quelli di Szellak e Pogony.
Il secondo turno delle squadre italiane era cominciato con la vittoria della Pallanuoto Trieste che a sempre ad Eger supera 14-13 le ungheresi del Keruleti, all'esordio dopo che giovedì avevano riposato. La squadra dell'ex cittì del Setterosa Paolo Zizza inverte la prestazione di ieri con la Sis Roma partendo forte e poi rischiando grosso nel finale. La formazione alabardata si porta avanti 7-2 dopo cinque minuti e mezzo, poi subisce la pressione avversaria: 9-7 all'intervallo lungo. Klatowski fa respirare le sue che si fanno raggiungere sul 10-10 e si riportano avanti di due goal alla fine del terzo periodo grazie alla doppietta della pimpante Cordovani, autrice di una terna complessiva. Le orchette vengono raggiunte nuovamente sul 12-12 dai goal di Toth (al quinto centro personale con un rigore) e Hajdu e addirittura superate a 4'20" da giocare dal guizzo di Raski (prima a segno dai 5 metri). Trieste torna in parità con la seconda stoccata di De March dopo due minuti, difende l'inferiorità successiva (fuori Gant per limite di falli) e segna il vantaggio definitivo con Koptseva da posizione di boa a 22 secondi dalla sirena: prima doppietta con la nuova calottina per l'aitante russa. La squadra di Zizza soffre nel finale quando esce per tre falli anche Colletta ma riesce a portare a termine la missione, anche complici la tripletta iniziale di Gragnolati, il bis di Citino e l'acuto di capitan Cergol. Ininfluenti, così, l'altra doppietta di Kiss (un rigore) ed i centri di Torok, Gyongyossi e Rajna.
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