Terza e penultima giornata del turno preliminare di Champions League femminile sviluppata su doppio turno mattutino e pomeridiano. Primo obiettivo stagionale raggiunto per la seconda e la terza classificata dello scorso campionato tricolore. Basta il netto successo nel lunch match con il Keruleti alla Sis Roma per strappare con pieno merito il pass per il group stage. Le capitoline comandano il girone D di Eger sciorninando un'altra prestazione convincente. Le ungheresi vengono subito irretite da un bruciante avvio e un successivo break che dal -1 di Rajna dai 5 metri (poi tris con un altro penalty) porta le giallorosse a condurre 5-9 all'intervallo lungo nonostante le premature espulsioni definitive di Di Claudio (precedentemente a segno) e Carosi. La ripresa si apre nel segno di Cocchiere che con due reti ravvicinate, inframezzate dal tris di Picozzi (un rigore per lei), porta le sue a doppiare le avversarie (6-12). Le ragazze di Capanna sfruttano a dovere le superiorità numeriche e Zaplatina (bis) infila il +7 che chiude anzitempo la contesa. Il proscenio finale è tutto per Papi che porta a 4 il bottino personale di reti e per la solita Centanni che completa la tripletta e fissa il 10-18 conclusivo. Altra ottima performance per Chiappini (tripletta con un rigore) e per Sesena che ipnotizza due volte su tre Toth (poi fuori per limite di falli con l'altra marcatrice Keresztes e Cocchiere). L'altro dei sei rigori assegnati alle magiare (cui non basta nemmeno l'altra tripletta di Hajdu) lo realizza Raski.
Missione compiuta anche per il Plebiscito Padova che davanti al pubblico amico conquista la terza vittoria del girone C consecutiva sbarazzandosi anche dell'Ethnikos, reduce dal ko 9-13 con il Tenerife (2 Milicevic, 1 Borg). La tarantolata Pedley sblocca il punteggio poi sono le elleniche a prendere in mano le redini del gioco e a condurre nel punteggio fino al 3-4 di Kanetidou. Le biancoscudate replicano con un minibreak di 3-0 aperto dalla succitata australiana (poker complessivo) poi ancora la numero 10 ospite (tripletta) trova la via del goal: 6-5 all'intervallo lungo. Nella ripresa l'ex Brizz e Rapallo Milicevic pareggia, Cassarà (altra tripletta per lei poi fuori per limite di falli con Beta) riporta nuovamente avanti le venete che replicano il 3-0 della frazione precedente e scavano il solco decisivo. La doppietta di Meggiato (che completa la terna) ed il 5 metri di Millo ampliano ulteriormente la forbice nell'ultimo quarto, fino al 13-8 con cui si illumina il tabellone al 32'. Ottime le indicazioni dalle "ex" giovanissime: Sgrò si mette in evidenza per la sua duttilità e trova anche la rete, Bozzolan va di nuovo a segno, Bacelle si specializza negli sprint iniziali vinti mentre per Delli Guanti si registra l'esordio stagionale. Solidità difensiva che trova in capitan Teani la consueta saracinesa (un rigore parato a Mamoglu) e subisce poco in inferiorità. A segno per l'Ethnikos anche due volte Chatzikyriakaki, Tsimara e la stessa Mamoglu. In mattinata l'Alimos (poker di Marletta) ha superato 18-9 l'Hapoel mentre nel pomeriggio ha travolto 9-20 il Tenerife (doppia Borg, cinquina per Marletta con un rigore) e domani si giocherà il primato con le biancorosse di casa.
Ad Atene, nel girone A, il Rapallo torna in vasca dopo aver riposato venerdì e perde la seconda partita consecutiva, battuto 11-12 dal Ferencvaros. Buon avvio delle liguri che, dopo l'iniziale vantaggio avversario firmato da Valeria Palmieri ai 2 metri, conducono fino al 5-3 di Ballesty (2) poi vengono riprese sul 6-7 al cambio vasca. Sotto di tre goal (8-11) a 27" dalla fine del terzo periodo, il Sette di Antonucci è rientrato con Zanetta e Galardi, ha subito il nuovo -2 dall'ex Olympiacos Ele Plevritou (tripletta) a metà del quarto tempo, segnato ancora con Zanetta (poker personale) a 61 secondi dalla fine della partita ma senza riuscire a completare la rimonta. Sprazzi del vero Rapallo che si attende la società: a segno anche Bianconi, Kudella, Cabona e per la prima volta con la nuova calottina Di Maria. Tra le ungheresi (frenate anche da due interventi provvidenziali di Santapaola) tris di Gurisatti, assoli per De Vries, Leimeter, Hertzka, Felkai e Farkas (Mate fuori per limite di falli). In serata, provate dagli sforzi del mattino, il Rapallo cede al Sant Andreu, reduce dal 7-12 al De Zaan (poi riscattatosi con il 7-14 sul Panionios). 15-10 il finale in favore delle iberiche che dopo l'uno-due iniziale di Bianconi (poker finale) inanellano un 7-0 di break che le porta sul già rassicurante 8-3 (contropiede di Di Maria a 3'' dalla sirena) a metà gara. Nella ripresa i ritmi si abbassano e le due squadre danno vita ad un ping-pong che non cambia di una virgola l'esito già scritto. Top scorer Elena Ruiz con un poker (due rigori), seguita a ruota da Farre Colomina (tripletta e un rigore) e dalle doppiette di Ariadna Ruiz, Perez Vivas ed Anton Boixadera poi fuori per limite di falli con Ballesty. Un goal a testa per Camus Amoros e Crespi Barriga. Doppietta di Ballesty e Marcialis più Galardi per le rapalline.
Fine della corsa anche per la Pallanuoto Trieste che non può più sperare nemmeno nella graduatoria del terzo posto. Al mattino la formazione di Paolo Zizza ad Eger si arrende alla corazzata CN Terrassa 9-15, favorita del girone D insieme alla Sis Roma. Le orchette partono meglio, sono subito avanti 0-2 con Cergol e De March ed a metà gara conducono 6-7 dopo aver riagguantato il pari con Colletta. Le spagnole allenate da Jorge Millan Martin ribaltano la partita con un break di 0-7 trascinate dall'astro nascente Piralkova Coello (Oro olimpico ed iridata con Under 19 e 18) che realizza 5 goal. A Trieste non basta la freddezza di Gragnolati che realizza 4 reti con due rigori. A conti fatti il guizzo di Vukovic poi espulsa per limite di falli come in precedenza Gant e la Prats Rodriguez (bis per lei come le compagne Dalmases (un rigore) e Pena Carrasco). Sempre pungente l'organje Ten Broek (tripletta), assolo per Fernandez Martinez. In serata il Terrassa si ripete (14-18 sul Keruleti) e si giocherà il primato da già qualificate con le capitoline. Vittoria di Pirro per le alabardate che impattano 14-14 con l'Eger e poi lo battono ai rigori con il totale di 17-19 conquistando solo 2 punti. Altalena per certi versi similare alla sfida del mattino, doppio vantaggio alabardato con Cergol (tripletta totale) e Koptseva poi le padrone di casa mettono la freccia e vengono riprese sul 6-6 da Cordovani. Weston fa 7-6 al 16' poi le locali tengono il +2 fino a 3' dall'ultimo parziale quando vengono raggiunte sul 10-10 di Gragnolati (secondo penalty trasformato e tris). Szilagy (cinquina con due penalty) e Pogony (tris e poi espulsa seguendo Luca Horvath, una rete per lei) ripristinano il +2, Gant (prima doppietta dal ritorno a Trieste) e Citino pareggiano poi botta e risposta fino allo scadere: il quarto centro di Corodvani manda le due squadre ai rigori. Dai 5 metri fatale l'errore di Soti (un goal in partita) mentre le giuliane li segnano tutti: Vukovic, De March, Cordovani, Cergol e Gragnolati. Inutili le trasformazioni di Lendvai (doppietta nei 32'), Weston e Szellak così il cambio di portieri con Torma a rilevare Balogh.
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