La Nazionale italiana di Pallanuoto maschile è stata sospesa per sei mesi per violazione dell'articolo 5 del World Aquatics Integrity Code durante gli ultimi Giochi Olimpici di Parigi. Dopo la sfida persa tra le polemiche (un goal annullato, un'espulsione inesistente e un rigore per gli avversari) nei Quarti di finale contro l'Ungheria dello scorso 7 agosto, alcuni giocatori del Settebello (foto DBM) e l'allenatore Sandro Campagna avrebbero aggredito fisicamente e verbalmente gli arbitri nel parcheggio, mentre l'autobus italiano si preparava al ritorno al villaggio olimpico. A riportarlo l'edizione online del quotidiano "La Repubblica".
Gli azzurri, eliminati, avevano fatto ricorso (poi rigettato) contro la direzione arbitrale. E hanno preparato una clamorosa protesta che non è piaciuta neanche alla dirigenza italiana del CONI: prima della sfida con la Spagna, al momento degli inni, l'intera squadra si è girata dando le spalle agli arbitri e in acqua hanno giocato volutamente per quattro minuti in inferiorità numerica. Nella sospensione di sei mesi c'è anche l'esclusione dalla prossima World Cup. La squadra ha anche incassato una multa di 100.000 dollari, di cui 50.000 dovranno essere pagati entro 90 giorni mentre l'altra metà è sospesa e diventerà effettiva solo se la squadra commette un'altra violazione del Codice prima del 17 ottobre 2026.
Immediata la presa di posizione della FIN: "Come è noto i ricorsi avanzati dalla Federnuoto nelle 36 ore successive alla partita, seppur respinti, avevano portato all'ammissione da parte degli organi preposti della World Aquatics della mancanza di violenza e intenzionalità nell'azione di Francesco Condemi, che dunque era regolare. Infatti il giocatore non è stato squalificato per le partite successive, ovvero le Semifinali e finali per il quinto/settimo posto. Pertanto il 3-3 segnato dall'attaccante del Settebello contro l'Ungheria era valido; l'attaccante non sarebbe dovuto essere espulso, l'Italia non avrebbe dovuto giocare 4 minuti in meno, i magiari non avrebbero dovuto beneficiare del rigore del 4-2", si legge nella nota diramata.
Il team federale guidato dal presidente Barelli aggiunge: "Ciò premesso, ed acquisiti gli atti, la Federnuoto non farà ricorso. Nel contempo ribadisce la necessità che la giuria abbia a disposizione strumenti tecnici di alto livello professionale, onde evitare la possibilità che si ripetano errori tanto clamorosi quanto lesivi per l'immagine della Pallanuoto. La Federnuoto, consapevole delle potenzialità della squadra Nazionale e condividendone le ambizioni, coglie l'occasione per ringraziare dirigenti, tecnici, atleti e staff per il percorso del triennio 2021-2024 durante il quale sono stati conquistati due argenti mondiali (con finali perse ai rigori a Budapest 2022 e Doha 2024), un Bronzo europeo (Zagabria 2024) ed è stata vinta per la prima volta la World League".
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