Fine settimana da bollino nero sul fronte arbitrale in ambito pallanuotistico. Nel mirino le direzioni di gara del big match RN Savona-Pro Recco e dello scontro diretto in ottica salvezza tra RN Florentia e Roma Vis Nova. Dura presa di posizione da parte dei biancorossi liguri e dei leoni capitolini attraverso due comunicati di seguito riportati integralmente. "La Rari Nantes ha una storia lunga e gloriosa fatta di successi sportivi, produzione di atleti olimpionici sia nella Pallanuoto che nel Nuoto sincronizzato e di permanenza ininterrotta nella massima serie da più di quarant'anni. - si legge nella nota diramata dal club di patron Polti - Tutto questo contando esclusivamente sul duro lavoro, la programmazione, la passione e il senso di appartenenza. Per tutta risposta, la Rari Nantes Savona è stata trattata in maniera inqualificabile dalla coppia arbitrale nell'incontro contro la Pro Recco, dove è stato compiuto un "delitto" sportivo che non ha precedenti nella storia della Pallanuoto italiana. Per di più in modo irriverente e beffardo davanti al nostro pubblico, di gran lunga il più numeroso del campionato, e alla presenza del presidente federale On. Paolo Barelli. Atteggiamenti supponenti, irridenti e minacciosi nonché decisioni tra il discutibile e il surreale, sulle quali non temiamo un giudizio indipendente attraverso la prova televisiva, sono stati perpetrati ai nostri danni con incredibili e inaccettabili parzialità e determinazione".
Il testo prosegue: "Così vengono frustrati non solo gli sforzi finanziari ma soprattutto i sogni e le ambizioni di un'intera città che, con tenacia, non vuole abdicare alle ambizioni di Scudetto dopo già venti anni di monopolio finanziario (in primis) e sportivo (quale conseguenza diretta) di un'unica società. Chiediamo solo rispetto e imparzialità affinchè, nel nostro sport da noi tanto amato, si continui a dare speranza e voglia di sognare anche a chi non è il più ricco. E' nostro dovere anche morale pretendere che sia approfondito in ambito federale quanto accaduto affinchè siano individuate le responsabilità del caso: chiediamo l'avvio di una verifica che fornisca in tempi brevi e definiti un riscontro puntuale in merito all'operato dello staff arbitrale. Diversamente la stessa Pallanuoto, già abbandonata dal pubblico nella maggioranza delle nostre piscine e dopo lo sgarbo e la protesta Olimpica, dovrà rassegnarsi al ruolo di marginalità che sembra inseguire da tempo con perseveranza masochistica. Savona saprà essere più forte anche di queste ingiustizie, i savonesi si stringeranno attorno alla squadra ed alla società, cogliendo una sfida che assume connotati anche morali a chi ha pensato di poter scoraggiare una squadra, una società, i tifosi, i savonesi, un'intera provincia; il messaggio che inviamo è questo: la nostra determinazione è ulteriormente accresciuta, la passione e l'amore per questo sport ci spinge oltre l'ingiustizia!".
Non meno forte il contenuto della nota diramata dalla Roma Vis Nova: "Così non si va da nessuna parte, la Pallanuoto italiana ha bisogno di regole chiare con un regolamento da applicare in maniera oggettiva e senza interpretazioni in tutti i campi d'Italia. - esordisce il club di Marco Ferraro - Così, lo scorso fine settimana è stato nero per i fischietti italiani, nel match tra Pro Recco e Savona ben 18 espulsi per quest'ultima con tante proteste sulle decisioni prese a favore dei campioni d'Italia. E poi l'episodio incriminato a Firenze nella gara tra Florentia e Roma Vis Nova che ci fa tornare indietro di qualche mese, esattamente alla gara tra il Settebello e l’Ungheria all’Olimpiade di Parigi dove è stata fischiata una brutalità inesistente a nostro sfavore. Ecco brutalità ingiusta si è ripetuta nella seconda giornata dell'A1 maschile. Dalle immagini diffuse si vede Jerko Penava della Roma Vis Nova impegnato in un contropiede di uno contro zero, il croato dopo aver realizzato il goal del 7-9 a 3.21 dal termine del match si gira per esultare, a quel punto il portiere della Florentia, Cicali, manda sott'acqua Penava e gli dà una ginocchiata in testa. Lo stesso Penava reagiva, difendendosi. L'arbitro Nicolosi a quel punto non vedeva il colpo di Cicali, ma solo quello di Penava, comminando allo stesso brutalità. È l'episodio chiave della partita. Il giocatore croato uscito dall'acqua ha dato di stomaco più volte, come certificato dal referto medico. A quel punto è stata chiamata l'ambulanza e gli accertamenti in ospedale, come da referto del pronto soccorso, hanno evidenziato trauma cranico. Ecco bisogna fare attenzione e tutelare i giocatori da episodi nefasti come questi, sia per la stessa incolumità fisica dei giocatori, sia per un giudizio equo ai fini del risultato sportivo".
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