di Massimiliano Catapano
Un avvio da dimenticare, le reti di Collocolo e Bonazzoli, immancabile goal da ex (foto US Cremonese), poi la speranza firmata Ferrari ma il tabellino dice 2-1. La Salernitana cede alla Cremonese e precipita nella zona calda della classifica. Dopo la sconfitta subita contro i grigiorossi, Giovanni Martusciello e Roberto Soriano hanno espresso il proprio rammarico e hanno analizzato la prestazione della squadra, mostrando la volontà di fare meglio per i tifosi e di lavorare per cambiare rotta. Le dichiarazioni dei due protagonisti, rilasciate ai microfoni di LiraTV e in sala stampa, sono state molto chiare: autocritica e determinazione saranno i punti di partenza per preparare al meglio la sfida contro il Cesena. Martusciello ha esordito spiegando l’approccio studiato per la partita, cercando di smuovere la Cremonese puntando sulla velocità. Tuttavia, ha riconosciuto che alla sua squadra è mancata la cattiveria necessaria per fare la differenza. "Abbiamo preparato la gara sulla velocità per far uscire fuori giro la Cremonese, non abbiamo però avuto la cattiveria necessaria. Il goal ci ha fatto innervosire, abbiamo perso ordine. Il secondo goal era assolutamente evitabile, le avvisaglie c’erano state", ha commentato l’allenatore. Martusciello ha poi parlato del primo tempo, sottolineando come la squadra non sia riuscita a esprimersi al meglio: "Ci dispiace per un primo tempo non all’altezza. La squadra ha messo dentro ciò che necessitava, siamo quasi riusciti a toccare la possibilità di palleggiare. Abbiamo forzato dei cambi per provare a raggiungere risultato, ma abbiamo fatto confusione".
Martusciello ha anche evidenziato come l’equilibrio della squadra sia stato compromesso nei tentativi di riaggressione alta. "Questa squadra cerca di produrre qualcosa. Perdiamo equilibrio, perché andiamo alla riaggressione alta, il primo gol è nato così, sul secondo goal c’è stato l’errore tecnico. Fin da quando sono arrivato, io chiedo di proporre con coraggio, i ragazzi ci provano. Con onestà e lucidità, devo far capire ai ragazzi che va bene ciò che stiamo facendo, ma che dobbiamo mettere più cattiveria e attenzione". Riguardo alla scelta di far partire Torregrossa dalla panchina, Martusciello ha spiegato: "Abbiamo studiato di farlo giocare nella seconda parte di gara, per prepararlo a martedì". Infine, un pensiero per i tifosi, encomiabili anche in questa trasferta: "Siamo dispiaciuti e chiediamo scusa, siamo andati a salutarli giustamente. Proveremo a fare meglio da martedì".
In un’intervista a LiraTV, Martusciello ha aggiunto ulteriori dettagli: "Non vedo un’involuzione, nel primo tempo fino al primo gol si era fatto benino senza la giusta determinazione. Il gol ci ha un po’ frastornato, il primo tempo è stato sottotono. Rifarei la scelta di Simy in partenza perché martedì c’è un’altra partita e Torregrossa non è ancora pienamente in forma; ho preferito far giocare Simy con la possibilità di utilizzare Torregrossa martedì contro il Cesena. Negli ultimi dieci minuti mi sono appoggiato più sulle caratteristiche dei giocatori offensivi come Wlodarczyk e Torregrossa, questo è un aspetto che fa perdere equilibrio. Fino a quando abbiamo giocato con un centrocampo a tre abbiamo tenuto bene, alla fine abbiamo rischiato di più. Braaf è un ragazzo giovane che fa partite straordinarie ed altre meno, da Tello ci aspettiamo sempre qualcosa in più e fa il suo. Ho sempre detto che questi ragazzi hanno l’ambizione di ottenere il massimo risultato possibile, a volte riescono a dare il massimo ed altre no, ma ciò fa parte del campionato. Dal punto di vista del gioco non c’è un’involuzione, dobbiamo concretizzare di più. Siamo tutti preoccupati se le cose non vanno come devono andare. C’è da migliorare e proveremo a farlo già da martedì. Sono in discussione dal 10 luglio, il senso di discussione me lo dà quello che io faccio tutti i giorni, vado avanti su quelle che sono le mie idee".
Roberto Soriano ha affiancato il suo allenatore nell'autocritica. Dopo la partita, anche lui ha riconosciuto i limiti mostrati in campo e ha parlato della necessità di reagire, accettando le critiche e scusandosi con i tifosi. "Dispiace per la sconfitta, in questi casi bisogna stare a testa bassa, prendere le critiche e chiedere scusa ai tifosi. Bisogna cambiare per far tornare risultati positivi. La squadra gioca, poi non siamo concreti negli ultimi 20 metri, dipende dalla voglia di chiudere l’azione e dalla cattiveria. Se i risultati sono questi non basta. Veniamo da due sconfitte, dobbiamo farci tutti un esame di coscienza e capire cosa possiamo fare di più", ha detto Soriano, aggiungendo che il gruppo è già concentrato sulla sfida di martedì contro il Cesena. "Da domani cercheremo di dare tutto ciò che abbiamo. La sconfitta brucia, dobbiamo pensare alla prossima partita. Testa al Cesena, in questi casi dobbiamo avere la grinta giusta per uscirne fuori tutti uniti,” ha concluso Soriano. Parlando del suo personale inizio di campionato, il centrocampista ha aggiunto: "Come tutta la squadra voglio e posso dare di più, in questo momento testa bassa e lavorare nella stessa direzione". Martusciello e Soriano hanno dato voce alla determinazione della squadra nel voler risalire, con impegno e responsabilità verso i tifosi, e riportare la Salernitana al livello che merita.
In casa lombarda esulta il tecnico Eugenio Corini: "È stato un impatto bello con lo stadio, si sente tanto la gente, c’è partecipazione e calore. - riferisce SalernitanaNews - È bello qui fare calcio. Nel primo tempo abbiamo fatto transizioni importanti, avendo pazienza sul loro possesso palla. Sulla riconquista volevamo prenderci spazi con qualità. A volte serve più personalità nel palleggiare, il gol lo abbiamo preso su palla inattiva, ma dopo abbiamo fatto bene, non abbiamo sofferto molto. Abbiamo vinto contro una squadra forte, siamo molto contenti. La vittoria è fondamentale per la classifica, ma anche per l’identità che stiamo costruendo. Voglio un possesso palla incisivo, per prendere campo; nel secondo tempo abbiamo palleggiato sotto pressione, abbiamo creato anche occasioni per chiudere la gara. Sfidavamo un avversario di spessore e non era semplice. Nell’ultima parte di gara, siamo stati bravi ad uscire col possesso palla, costruendo anche qualcosa. Volevo l’attenzione alta nel finale, un goal può arrivare in qualsiasi momento. Siamo stati corti e stretti, abbiamo concesso il possesso palla alla Salernitana, ma non li abbiamo mai fatti andare in velocità. Le due vittorie di fila mancavano da un po’ di tempo, ci danno autostima. Bonazzoli gestisce un problema ai piedi che lo ha finora condizionato, non sta ancora benissimo. Ho voluto schierarlo, perché sapevo che ci dava qualità negli scarichi e negli appoggi. Farà ancora un po’ fatica nei 90′, ma crescerà. Abbiamo bisogno di tutti. Ho scelto un terzino più bloccato come Barbieri, Castagnetti ci ha dato molto nel palleggio”.
Intervistato poi a LiraTv, il trainer ex Palermo ha dichiarato: "Nel primo tempo abbiamo aspettato che forzassero qualche giocata per diventare veloci in contrattacco. Nel secondo tempo l’abbiamo vinta dopo il 2-1, abbiamo messo giù la palla e ne siamo usciti bene, peccato solo non aver trovato il goal del 3-1. Il rammarico di oggi è non averla chiusa. La B è un campionato difficile, dobbiamo stare attaccati alla classifica, avevamo bisogno di vincere per stare vicino alle prime, la continuità farà la differenza. Torregrossa è un giocatore bravo, che sa giocare la palla ed è un ottimo colpitore di testa. A Brescia giocavamo con le due punte, Ernesto può giocare sia con due punte che con una, sa giocare bene a calcio, ha bisogno di continuità dal punto di vista atletico". Tra i giocatori esprime soddisfazione Luca Zanimacchia: "Oggi era importante vincere, il resto è relativo. I goal si sbagliano, segnerò la prossima. Abbiamo fatto una partita di sacrificio, trovando due goal bellissimi con due folate. Nel finale eravamo tutti a combattere su ogni pallone, con un senso del pericolo per prestare più attenzione. Abbiamo fatto un’ottima gara e dobbiamo migliorare ancora".
Inevitabili le considerazioni di Federico Bonazzoli: "Il goal è una liberazione, quando un attaccante segna è sempre bello e sono sensazioni difficili da spiegare. Ne avevo bisogno, perché vengo da un periodo con un problema ai piedi che ho tuttora e sentivo di non essere me stesso. Sono contento che sia arrivato. Non ho mai nascosto di essere un ragazzo sensibile e particolare, quindi sicuramente ho bisogno di fiducia. Sono molto contento del rapporto che si è creato col mister, lo ringrazio per avermi dato questa opportunità e sono contento. Sicuramente sono molto legato a Salerno e alla Salernitana e ringrazierò per sempre tifosi e società per l’opportunità che mi hanno dato, allo stesso tempo io ho dato tutto me stesso. Ora sono felice di essere qui a Cremona e ringrazio la società e chi mi permette di esprimermi al meglio quotidianamente. Vincere aiuta a vincere, il successo di Castellammare ci ha fatto approcciare la partita nella maniera corretta e siamo stati bravi a portare a casa la seconda vittoria di fila. Non dobbiamo fermarci, ma è giusto pensare gara dopo gara. Sappiamo di essere una squadra forte ed è sotto gli occhi di tutti, ma nel calcio ogni partita ha una sua storia. Cerchiamo di affrontarle sempre nel modo giusto, con la lucidità di sapere che possiamo arrivare dove vogliamo arrivare. L’obiettivo adesso è quello di stare bene quotidianamente a livello fisico e non dover convivere con il dolore. Poi sicuramente giocare aiuta sempre, per qualunque giocatore. Il fastidio al piede? È un problema che mi porto dietro da un mese e mezzo, ci ho giocato sopra e non ho voluto fermarmi anche se forse avrei dovuto. Ci convivo nella speranza che il campo, il goal e le vittorie mi facciano sentire meno il dolore. Cercherò di curarmi bene per rimettermi in sesto, bisogna continuare così. Intanto godiamoci la vittoria di questo pomeriggio, da domani inizieremo a preparare la partita di martedì e poi quella di domenica. Sappiamo cosa dobbiamo fare. Vazquez? C’è poco da dire, la sua carriera e la sua qualità parlano per lui. È un giocatore straordinario, di due categorie superiori, e quando si gioca con calciatori del genere è tutto più semplice".
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