Archiviato il turno di riposo, la SIM Immobiliare Novara è pronta a tornare in campo, attesa dalla lunga trasferta isolana con il Capo d'Orso Palau per la sesta giornata del girone A di B1. Nella compagine piemontese allenata da Daniele Adami, un ruolo apicale lo riveste l'opposto Marta Prinetti che fotografa il passaggio tra un'annata e l'altra: "La scorsa stagione è stata inaspettata e bellissima. Eravamo partiti con l'obiettivo di salire in B1 ma non si ha mai la certezza che ciò possa accadere. Invece, abbiamo vinto il campionato e siamo riusciti a guadagnarci la categoria superiore. Ancora non ci credo. È stato un campionato tosto e molto lungo ma non abbiamo mai abbassato la guardia nonostante gli alti e bassi che ci sono stati. Abbiamo lavorato tanto e soprattutto c'è voluta tanta forza di volontà. Eravamo un gruppo molto affiatato e complice, con molte giocatrici di esperienza ed ognuna è riuscita a far emergere le proprie qualità. Riguardo la nuova stagione l'obiettivo è quello di fare un bel campionato mantenendo la B1. Sono contenta di aver ricominciato. Alcune compagne sono rimaste mentre altre hanno preso strade diverse ma a darci una mano ne sono subentrate delle nuove, la maggior parte con molta esperienza alle loro spalle. Pian piano ci stiamo conoscendo sempre meglio dopo la ripresa degli allenamenti. Io rimango me stessa, sono felice di accogliere e conoscere nuove ragazze nella squadra e pronta ad accettare consigli per poter migliorare".
Non rinunciare alla passione e all'adrenalina sportiva implica anche un duplice impegno sul fronte accademico: "Finito l'anno di superiori il mio obiettivo era quello di continuare gli studi andando all'Università ma la facoltà da me scelta per prima non mi avrebbe permesso di continuare con gli allenamenti, causa orari, frequenza obbligatoria, spostamenti etc. Così ho optato per la seconda scelta dove era possibile svolgerla tramite Università telematica e così ho fatto. Mi trovo molto bene, sono al secondo anno, mi piace ciò che sto studiando e mi auguro che continui così. Sono molto orgogliosa del percorso che sto facendo".
Una passione ereditata in famiglia e portata avanti con fierezza: "Nasce grazie a mia mamma, anche lei ha giocato da ragazza nel Vercelli e per questo mi ha subito spinto a provarla come sport. Prima di giocare a Pallavolo però ho provato diversi sport come Nuoto e Atletica ma essendo sport individuali nessuno di questi è riuscito a farmi appassionare come la Pallavolo. È un altro tipo di ambiente, totalmente differente, si cade e ci rialza insieme, se hai una giornata triste ci sono compagne di squadra accanto a te che ti danno una pacca sulla spalla e ti camminano affianco, ci si diverte, si scherza insieme e ci si corregge a vicenda. È ,veramente, come avere una seconda famiglia. Il mio attuale ruolo (opposto) come penso la maggior parte delle giocatrici me lo hanno assegnato. Nei primissimi anni ho giocato come centrale, poi banda e tutt'oggi come opposto. Insomma, le ho provate tutte. Devo dire che come opposto mi ci trovo molto bene, mi piace e mi diverte. Il lavoro non finisce mai, c'è sempre da migliorare".
La classe 2003 vanta già esperienze significative da cerchiare nelle storie in evidenza così come legami cementati tra campo e palestra: "Credo che, ad oggi, il ricordo più bello che abbia avuto a livello sportivo sia stato la promozione in B1 dell'anno scorso alla Issa Novara. Non mi era mai successo di vivere e sentire un'emozione così forte e speciale. È un emozione unica e auguro che ogni giocatrice/giocatore prima o poi possa provarla. Ti senti felice, fiera di te e della tua squadra, senti che tutti i tuoi sacrifici e sforzi alla fine ne sono valsi la pena. Rifarei assolutamente tutto! Niente in più e niente in meno, tutto è stato utile. Idem le conoscenze. La compagna di squadra a cui sono più legata è veramente speciale, si chiama Elisa Mancuso. La conosco e ci gioco insieme da quando avevo 9 anni. Di lei potrei starti qui a parlare per ore. Siamo praticamente cresciute insieme. È una persona stupenda! Simpatica, gentile, educata, spiritosa…mi ha sempre supporta e sopportata ed è anche grazie a lei se ad oggi sono arrivata dove sono. Siamo inseparabili! Siamo così folli che ci siamo date un nome 'Le Prettymenkiu'. Con lei mi faccio delle gran risate dentro e fuori dal campo, puoi parlargli di tutto e lei ti rimane ad ascoltare finchè ne hai bisogno. Abbiamo lo stesso umorismo e non smettiamo mai di volerci bene nonostante gli anni passino, forse è anche per questo che il mio sport non mi pesa più di tanto. Nel momento del bisogno c'è sempre, non si stanca mai e non molla mai. Lei è in grado di trasformarti una giornata 'no' in una giornata 'si'. È l'amica che tutti vorrebbero o dovrebbero avere".
Il focus si sposta poi su attualità e futuro prossimo: "Auguro che questa stagione finisca nei migliori dei modi, che nessuno perda mai la speranza e che ognuna di noi, staff e allenatori compresi continui a dare il meglio di se. Auguro, infine, a me stessa di continuare ad andare avanti per la mia strada con il sorriso in volto nonostante la strada non sempre sia in discesa. Non voglio pormi troppi sogni perchè potrebbero realizzarsi o non realizzarsi. Mi auguro solamente di essere felice". Solare, energica, essenza dello spirito di gruppo, di valori umani prima che tecnici: la strada tracciata da Marta Prinetti merita di percorrere i sentieri dal panorama più bello.
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