di Massimiliano Catapano
Salerno si prepara a un profondo rinnovamento sportivo. La gara per il restyling totale dello stadio "Arechi" e la realizzazione dello stadio temporaneo sul sito dell'attuale campo "Volpe" ha raggiunto un importante traguardo. Nella giornata di ieri, l'Arus (Agenzia Regionale per lo Sviluppo) ha aperto le offerte economiche delle quattro ditte partecipanti alla gara, stilando una graduatoria che vede al primo posto la cordata guidata dal Consorzio Energos. Con un importo complessivo di 103 milioni di euro, l’intervento rappresenta una delle opere più ambiziose della regione. L’amministrazione regionale guidata da Vincenzo De Luca punta ad avviare i lavori all’inizio del 2025, partendo dalla curva nord dello stadio "Arechi". Durante questa fase, la Salernitana continuerà a disputare le proprie partite casalinghe fino alla fine del campionato, anche se con una significativa limitazione: il settore nord resterà chiuso, e per regolamento sarà richiesta una deroga alla Lega Serie B per giocare senza tifosi ospiti.
Al termine della stagione calcistica, l’"Arechi" chiuderà i battenti per consentire un’accelerazione delle opere, mentre nel frattempo sarà completato il nuovo impianto temporaneo sul campo "Volpe". Quest’ultimo, con una capienza prevista di 15mila posti, avrà tre lati composti da spalti mobili realizzati con tubi innocenti, progettati per essere facilmente smontabili una volta terminati i lavori all'"Arechi". Il cronoprogramma per il "Volpe" prevede sei-sette mesi di lavori: l’inizio è fissato tra gennaio e febbraio, con l’obiettivo di rendere l’impianto operativo per l’avvio del campionato 2025/2026. Non si esclude, tuttavia, che la Salernitana possa disputare alcune gare lontano da Salerno in avvio di stagione, qualora i tempi di consegna subiscano rallentamenti.
La cordata vincente
Il Consorzio Energos, capofila del progetto, si avvale di una solida rete di collaborazioni. Tra i partner figurano Cnp, Airfire, Consorzio Fenix, Edilgen, Gemis e Consorzio Stabile Europeo, affiancati da tre studi di progettazione di alto livello. Tra questi spicca lo studio Shesa, noto per aver firmato il progetto del nuovo stadio di Cagliari. L’esperienza acquisita con l’Unipol Domus, un impianto provvisorio costruito accanto al vecchio Sant’Elia, rappresenta un importante punto di riferimento per il lavoro che sarà svolto a Salerno.
Salvo imprevisti o ricorsi, Energos dovrebbe ottenere formalmente l’aggiudicazione dell’appalto nelle prossime settimane. Questo passo segnerà l’avvio delle procedure operative per trasformare il volto degli impianti sportivi cittadini. L’amministrazione regionale guarda a questo progetto non solo come un’opportunità per la Salernitana e per il calcio locale, ma anche come un’occasione per riqualificare aree strategiche della città e consolidare Salerno come polo sportivo e culturale di rilevanza nazionale.
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