Un grave lutto ha colpito il mondo a rimbalzo controllato in Campania e non solo. E' venuto a mancare il presidentissimo Ciro Caiazzo, massimo dirigente del Progetto Sarno Futsal portato alla ribalta nazionale conquistando prima una promozione in A2 poi, dopo aver ristrutturato società e staff, uno storico double vincendo lo scorso torneo sia il campionato di Serie C con annessa salita in B che la Coppa Campania. In estate il sodalizio sarnese, rinunciando alla cadetteria, è ripartito sotto nuove vesti inglobato dalla Givova Pagani di Davide Fiorentino per poter affrontare al meglio le annose problematiche logistiche, infrastrutturali ed ecnomiche che richiedeva la categoria superiore. Caiazzo, oplontino di nascita ma sarnese d'adozione, non ha mai fatto mancare il suo apporto alla realtà sportiva dimostrandosi esempio fulgido di onestà e lealtà anche nel periodo più duro per lui con l'inizio della malattia che lo ha poi portato prematuramente via. Alla famiglia Caiazzo, al Progetto Sarno le condoglianze della nostra Redazione.
A ricordarlo sono proprio le sue calcettiste attraverso una commovente lettera: "Carissimo presidente, è difficile esprimere a parole quanto tu abbia significato per noi e per il Progetto Sarno. È difficile soprattutto dirtelo oggi, ma abbiamo la responsabilità di onorarti. Conoscendoti, possiamo farlo in un solo modo: restando quella famiglia unita che tu hai creato. Volevi il meglio per tutte e non c'era assolutamente nulla che non avresti fatto per noi. Eri così appassionato. La tua voce, il tuo modo di esporre le idee, il tuo modo pacato e sempre gentile, tipico dei galantuomini di un tempo. Correva l'anno 2016 quando, su proposta del tuo amico fraterno Pasquale Vitter, decidesti di accettare la presidenza del Progetto Sarno. Sportivamente ci hai visto nascere, crescere, migliorare e poi diventare la "grande corazzata" come amavi definirci. Hai usato sempre parole dolci, ricche di gratitudine, sia quando si vinceva sia quando si perdeva e questo non è da tutti. Ci hai sempre coccolato, amando chiamarci le tue figlie "adottive". L'anno scorso, quando hai iniziato a soffrire, ci siamo riunite e ci siamo fissati un obiettivo: vincere tutto per il nostro grande presidente e così ABBIAMO FATTO. Ma non è stato difficile perché come diceva il nostro ultimo striscione CON TE PRESIDENTE ABBIAMO GIÀ VINTO! Ora vola più in alto che puoi, le tue GRANATINE ti porteranno sempre nel cuore".
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