Si chiude con un tris di sconfitte l'andata della fase a gironi della Champions League femminile. La massima competizione europea per club riprenderà l'anno nuovo dal 25 gennaio con le gare della prima giornata di ritorno. Nel girone D perde il primato L'Ekipe Orizzonte che cede 16-10 con il Sant Andreu. Partenza veemente delle spagnole che vengono agguantate sul 4-3 ad inizio secondo quarto da Jutte poi rispondono con un nuovo break di 4-0, interrotto a 2'' dall'intervallo lungo dalla stoccata di Giuffrida che dimezza lo svantaggio (8-4). La scatenata Ariadna Ruiz (cinquina), dopo l'espulsione definitiva di Jutte, fa ripartire l'assedio locale poi Terre Marti stoppa Tabani dai 5 metri e Cordobes Navarro allunga sul +6. Condorelli mura la stessa Ariadna Ruiz dai 5 metri ma dopo il secondo penalty fallito dalle etnee con Bettini che esalta di nuovo la reattività di Terre Marti, le catalane sgasano sul +8 con la terza rete di Schujt. Finale senza schemi in cui le ospiti leniscono il passivo con la tripletta di Andrews (un rigore) ed il bis di Longo. Ad esaltare le locali (micidiali in più) anche il tris, con due rigori, della plurimedagliata Elena Ruiz, la doppietta di Munoz Blazuqez e gli altri assoli di Farre Colomina e Palacio Linde. Ininfluente il consueto sigillo di Halligan per le campionesse d'Italia così come la doppietta di Bettini che verrà espulsa definitivamente insieme alle avversarie Schujt, Elena Ruiz e Perez Vivas. Nel derby ungherese l'UVSE passa 10-17 con il BVSC.
Pesante sconfitta per la Sis Roma che incappa nella seconda sconfitta stagionale dopo quella subita in campionato dalla Pallanuoto Trieste. Le giallorosse vengono trafitte 10-3 ad Atene dall'Olympiacos. Eppure la reazione all'uno-due iniziale faceva presagire una partita diversa per le capitoline che caparbiamente si portavano in parità con Zaplatina e Cocchiere. Il contropiede finalizzato da Tornarou (bis) glissa il 3-2 di metà gara ma anche l'inizio di un letale break di 8-0 che tramortisce le speranze avversarie e lancia in orbita le elleniche che danno il colpo del ko con la doppietta della grande ex di turno, la mancina australiana Abby Andrews. Il penalty di Chiappini, in risposta a quello di Santa, interrompe il digiuno di oltre 13' delle ragazze di Capanna (0% in extra player) e rappresenterà anche l'ultima rete dell'incontro segnato anche dalla doppietta di Myriokefalitaki, dall'iniziale rigore di Ninou e dagli altri assoli di Tricha e Vasiliki Plevritou, l'unica sorella rimasta in biancorosso. Nell'altra gara del girone C, Claudia Marletta festeggia il compleanno con la tripletta che spalanca le porte del successo all'Alimos: 13-11 fondamentale al GZC Donk.
Tre reti anche per l'altra azzurra Silvia Avegno che mette lo zampino nella convincente affermazione del Matarò sul Plebiscito Padova (16-9) in un confronto contrassegnato da ben 7 rigori. E' proprio l'attaccante sorese ad aprire le danze poi Bacelle prova a scuotere le venete ma sarà solo un lampo isolato. Le catalane allungano progressivamente toccando il massimo vantaggio con l'8-3 realizzato da Bonamusa Boix ad una manciata di minuti dal cambio vasca. Nel mezzo i penalty neutralizzati da Teani alla triplettista Claveria Murillo prima e Cambray Alvarez poi. Il 5 metri di Schaap (2) tiene in vita le biancoscudate, sotto di quattro lunghezze al 16'. Botta e risposta ad inizio ripresa con Millo dai 5 metri a replicare a Bertran Vidal poi nuovo strappo iberico con un deciso 4-0 condito dall'uno-due con un rigore di Avegno e chiuso da Bertran Pont con il 13-5 ad 8' dalla fine. Fase finale d'orgoglio per le patavine con la tripletta rabbiosa di Cassarà che dai 5 metri insacca l'ultimo goal del match. Poco prima il secondo penalty di Millo riduceva la forbice di un confronto comunque già chiuso, congelato da Battu, la terza triplettista McDowall e la seconda rete di Morell Espinagosa. Nogue Frigola completa il tabellino della capolista mentre Meggiato e l'espulsione definitiva di Pedley quello ospite. Nel girone B un acuto per Valeria Palmieri nell'importante affermazione corsara del Ferencvaros, 14-17 sul Polar Bears.
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