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Pallavolo, la fast life di Susanna Giliberto: "Alla Luiss cercavo una squadra, ho trovato una famiglia"

26/11/2024

Caccia all'immediato riscatto per la Luiss Volley che nel prossimo week-end ospita il San Giorgio Pallavolo, sotto di due lunghezze in classifica. La compagine accademica, reduce da due promozioni consecutive, non ha intenzione di fermarsi e ha unito questa estate al gruppo storico nuove leve pronte ad una dual career di successo tra palestra e banchi universitari. Tra questi spicca quello della siciliana Susanna Giliberto (foto Di Stefano). "Giocare alla Luiss è una grande onore, ed ho anche la possibilità di giocare nel Lazio, essendo io siciliana e avendo sempre giocato nella mia amata Catania, è la mia prima esperienza fuori. La squadra arriva da una bellissima promozione in Serie C, preceduta dalla promozione in D di due anni fa. Abbiamo tanti obiettivi all'interno della squadra, primo fra tuti la promozione in B2. La squadra promette molto bene. All'inizio è stato tutto nuovo, non conoscendo nè il mister, nè lo staff e nemmeno le ragazze. Le prime settimane sono state di assestamento, venivamo tutte dall'estate e con l'inizio dell'Università dovevamo un attimo ritornare alla nostra routine. La preparazione è ancora in corso ma già i primi risultati li vediamo in campo, c'è tanto lavoro dietro, tra le ore passate a fare i pesi e le ore a giocare in campo. Fra compagne ci siamo subito trovate ed è nata una sintonia unica nel suo genere. Non esagero nel dire che le mie compagne di squadra sono diventate come delle sorelle per me: sono l'ultima arrivata in squadra, e sono stata accolta come fossi sempre stata qui. Sono sempre pronte ad aiutarmi, e il nostro legame supera le quattro mura della palestra, andando ad intaccare ogni ambito della mia vita. Non è una cosa scontata questa, non accade a tutti, mi ritengo molto fortunata per questo. Cercavo una squadra, ho trovato una famiglia, e va benissimo così. Fin da piccola ho sempre giocato in alte serie, a dodici anni feci la mia prima presenza in C. È un mondo tutto nuovo, ti vedi catapultata in un campo insieme a persone molto più grandi e con molta più esperienza di te, ma è proprio lì il bello. Il trucco credo stia nel non smettere mai di credere in se stessi e nelle proprie capacità. Sta nel far valere tutto il sudore buttato in palestra durante gli allenamenti e mettere in partita ciò che prepari in palestra".

Unire la passione con un percorso di studio di alto profilo si può, quella di Susanna è una testimonianza diretta: "Me lo chiedono in tanti forse perchè non tutti credono sia possibile conciliare le due cose e trovare un equilibrio, ma sono l'esempio vivente che se si vuole si può fare tutto. Ho sempre portato avanti, parallelamente, lo studio e lo sport, ricordo infatti che gli esami di terza media li preparai in trasferta e alle mie prime finali nazionali Crai Under 14 in Sardegna. Con il tempo capisci i tuoi tempi, il tuo metodo di studio e i momenti in cui sei più produttiva, e riesci a far coincidere tutto assumendone il pieno controllo. La mia vita ruota attorno ad una parola: organizzazione, sta alla base di tutto ciò che faccio. Sono una persona molto precisa e schematica, che sa alternare momenti di studio intenso a momenti di relax totale per poi ripiombare nella solita routine stressante fatta di allenamenti, studio e partite. La mia routine inizia la mattina presto, con un mini-workout mattutino, colazione, studio, pranzo e lezioni il pomeriggio fino a tardi. Finite le lezioni si torna a casa si prepara il borsone e si corre in palestra finendo gli allenamenti per le 23 circa. A seguire, routine notturna: doccia, cena, ripasso e una bella dormita. Cosi tutti i giorni fino ad arrivare al week-end quando ci sono le partite. Nonostante ciò trovo sempre il tempo per stare con i miei amici e passare del tempo insieme. Si entra in un loop temporale dal quale è difficile entrare ma è super semplice rimanere, una volta trovati i tuoi ritmi non ne esci più. È tutto un treno in corsa, io la chiamo "fast life", mi fa sentire viva e ogni giorno mi dà la forza per affrontare tutto al meglio".

Una passione portata avanti nel ricordo di chi l'ha indottrinata allo sport e continua ad essere il suo primo tifoso dall'alto: "La mia passione per la Pallavolo, ed in generale per lo sport, la eredito da mio padre. Lui era un grande giocatore di Basket, metteva l'anima in ogni azione, e tutti lo ricordano sempre con un sorriso e con tanta sicurezza, la stessa che dava lui in campo. Mi ha lasciata che ero molto piccola, oggi sono passati tredici anni dalla sua scomparsa. Gioco ancora con il suo, ormai il nostro, numero di maglia, e porterò avanti la mia passione con dedizione e sacrificio, valori che lui mi ha tramandato e che continuerò sempre a portare avanti, sia nello sport che nella vita di tuti i giorni. Ho iniziato a giocare a Pallavolo all'età di dieci anni, ancora mi ricordo che mi tremavano le gambe già nel viaggio per recarmi nella palestra di quanto ero nervosa e agitata. Mia zia, ex giocatrice ed allenatrice di Volley, mi spinse a provare un allenamento, ha sempre visto un potenziale in me, ed aveva ragione, se non la avessi ascoltata probabilmente non sarei qui a scrivere queste righe. Iniziai subito ad impegnarmi, e a giocare il mio primo campionato, l'Under 12. La mia era una squadra molto affiatata, avevo delle compagne straordinarie, con le quali ho condiviso gran parte della mia adolescenza ed i primi titolo provinciali. Erano sempre pronte ad aiutarmi, e sono loro una delle ragioni per la quale non ho mai mollato, hanno sempre creduto in me. Con il tempo poi ho coltivato fino in fondo questa passione rendendo la Pallavolo il mio mondo, rinunciando a tante cose ma senza mai pentirmene, perchè sapevo che ogni sacrifico sarebbe stato ripagato. Fin da subito ebbi il ruolo di centrale, data soprattutto la mia altezza, non c'erano dubbi che fossi stata fatta a posta per quel ruolo, e l'ho mantenuto per tutti gli anni a venire. Oggi, per cause di forza maggiori, l'ho cambiato e sono passata ad essere opposto: non lo sento tanto il mio ruolo ma sono pronta a nuove esperienze e il cambio ruolo non mi spaventa, darò comunque il meglio di me".

Tante le esperienze messe in cascina dalla numero 26 ora allenata dal duo Marra-Aguilar: "Nella mia carriera ho avuto tanti momenti da ricordare: dalla prima presenza in Serie C a 12 anni alla convocazione per uno stage con la Nazionale, ma quello al quale sono più legata credo sia la prima finale regionale che feci, e ovviamente vinsi. Era il 29 aprile 2018, come scordare quella data. Ci trovavamo a Trabia, vicino Palermo, ed io e la mia squadra, contro ogni pronostico, finimmo in finale regionale Under 14 e vincemmo, fu l'inizio di tutto. Da lì partimmo per le finali nazionali prima citate, in Sardegna, a Tortolì. Fu la prima esperienza lontana da casa sola, ma ho avuto modo di conoscere atlete da tutta Italia e scontrarmi con altezze e potenze di un certo livello, pur essendo tutte ragazzine Under 14. Se c'è qualcosa che rifarei nella mia carriera sportiva? Si, tutto. Per me la Pallavolo ha segnato ogni mio istante, è diventata la mia migliore amica e ha plasmato la persona che sono oggi. Non ho mai preso scelte delle quali mi sono pentita, poichè tutte, nel bene o nel male, mi hanno portato o insegnato qualcosa di nuovo ed educativo. Non ho mai avuto una squadra fissa, ho sempre cambiato ogni anno compagnie di squadra, pur rimanendo nella stessa società per più di 4 anni. Ma se c'è una persona alla quale devo tanto è Emma, Emma Sturniolo. La conobbi durante una selezione regionale, eravamo piccole. Io passai le selezioni lei no, ma non fu quello a fermarla perchè continuò con dedizione e sacrificio, fino ad ottenere ottimi risultati, e ricordo che da subito ci unì un forte legame. C'era nei miei momenti bui, e gioiva con me in quelli belli. Ci siamo trovate a giocare nella stessa squadra per due anni, per poi perderci, perchè con il tempo si cresce, il livello di gioco si alza e giunge il momento di spiccare il volo, e lei l'ha fatto. Non potrei che essere più fiera e orgogliosa di lei. Ci sentiamo raramente, ma la distanza conta poco in un legame così forte. Seguo le sue partite come lei segue i miei percorsi, e facciamo e faremo sempre il tifo l'una per l'altra".

Lo sguardo si riproietta in avanti: "L'obiettivo collettivo sarà sicuramente la promozione in Serie B. Il clima amorevole e sereno in palestra contribuisce a tirare fuori il meglio di noi, nessuna resta indietro, camminiamo tutte insieme verso un unico obiettivo. Per quanto riguarda i miei obiettivi personali, sicuramente primo tra tutti finire gli studi in tempo, laurearmi e iniziare il percorso in magistrale. Ho tanti sogni nel cassetto, uno tra questi sarebbe diventare una reporter e viaggiare per il mondo. Per quanto riguarda la mia Pallavolo, posso dire che provo a migliorarmi ogni giorno, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, e il destino farà il suo corso. Sogno sempre di calcare il pavimento dei campi della Serie A, mi hanno insegnato che nulla è impossibile, basta solo volerlo. Mi ritengo una persona molto solare, precisa, gentile e socievole, in cerca sempre di qualcosa di nuovo che possa essermi di insegnamento. E sono convinta che passo dopo passo, sacrifico dopo sacrifico, arriveranno sempre le soddisfazioni, anche nei momenti dove non penso di farcela. Dopo la tempesta esce sempre il sole". Tutti ingredienti, uniti a valori umani prima che tecnici, che rendono il piatto di Susanna Giliberto pronto ad essere aggiornato con pietanze sempre più gustose con la certezza che non muore mai chi vive nel cuore di chi resta. 

Davide Maddaluno - Sport -

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