di Massimiliano Catapano
Il Centro Coordinamento Salernitana Clubs ha deciso di rompere il silenzio. Dopo mesi di delusioni e amarezza, i sostenitori granata hanno annunciato l’avvio di una contestazione permanente contro la società guidata da Danilo Iervolino. È un grido di dolore e amore per una squadra che, a detta dei tifosi, si trova sull’orlo del baratro. Un 2024 fatto solo di insuccessi, rabbia repressa e promesse mai mantenute ha portato la tifoseria organizzata a prendere una posizione netta: ora basta.
"Siamo giunti al limite"
La nota del CCSC è dura, senza giri di parole. La situazione della Salernitana è definita "drammatica" e la gestione societaria viene descritta come lontana dalla piazza e priva di un reale rapporto con la città. "Risultati scarsi e deludenti, atleti non adatti alla battaglia della Serie B e una società fantasma," si legge. I tifosi hanno atteso a lungo, ma ora ritengono sia arrivato il momento delle decisioni importanti. L’obiettivo? Spronare la dirigenza a intervenire concretamente per salvare un campionato che rischia di trasformarsi in un incubo.
Contestazione permanente in casa e in trasferta
L’annuncio è chiaro: la contestazione sarà civile ma decisa, sia all’Arechi che in trasferta. La tifoseria organizzata intende dare voce al proprio malcontento non solo a Salerno, ma anche in tutta Italia, grazie al supporto dei club affiliati. Lo stato della Salernitana è visto come uno "scempio" che Salerno non merita, e la paura di un ritorno in Serie C, definito un "limbo che non appartiene più a questa tifoseria", spinge i sostenitori a chiedere interventi immediati. Già dalla prossima gara interna contro la Carrarese, i tifosi saranno sugli spalti, ma il loro sostegno sarà accompagnato da una protesta dura e senza compromessi. La rabbia verso la società, tuttavia, non si traduce in un abbandono della squadra: "Siamo noi che possiamo e dobbiamo aiutarla a rialzarsi", ribadiscono i sostenitori granata, confermando il loro amore incondizionato per la maglia.
L’ultimo appello alla società
Nel comunicato non mancano le accuse dirette alla gestione di Danilo Iervolino. Fino a oggi, i tifosi hanno visto "solo parole e promesse" e chiedono ora "fatti concreti," a partire da un mercato di gennaio capace di invertire la rotta. Il CCSC lancia un ultimo appello: "Se vuole davvero il bene della Salernitana, il presidente adotti le misure necessarie o venda la società". È un ultimatum che lascia poco spazio alle interpretazioni. Per i tifosi, il tempo delle attese è finito, e la loro pazienza è ormai esaurita. Tuttavia, il messaggio si conclude con un impegno solenne: "Noi siamo i tifosi della Salernitana e non lasceremo mai sola la Bersagliera." Un atto d’amore che, ancora una volta, dimostra quanto Salerno tenga alla sua squadra, nonostante tutto.
La tifoseria come cuore pulsante della Salernitana
Il malcontento della tifoseria organizzata rappresenta uno dei segnali più gravi per una società che non può ignorare il richiamo della propria piazza. La Salernitana è molto più di una squadra: è un simbolo, una passione condivisa da un’intera città. La gestione societaria è ora chiamata a rispondere, non solo con dichiarazioni, ma con azioni tangibili che possano restituire speranza a una tifoseria che merita rispetto e trasparenza.
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