Voglia di riscatto in casa Volley Parella Torino dopo la sconfitta nel derby con la MTS Tecnicaer Santena. Alla "Manzoni" nel prossimo week-end arriva la terza della classe del girone A del torneo di B1 femminile, l'ostica Capo d'Orso Palau. La compagine di Barbara Medici sta provando a velocizzare il processo di integrazione delle nuove arrivate ed è consapevole che per una squadra ringiovanita i risultati vanno sempre letti sul lungo periodo. Tra le new entry pronte a salire di tono c'è la schiacciatrice Alessia Carera (foto Crespan), prelevata in esate dalla Ripalta Cremasca: "La scorsa stagione era la mia prima al di fuori del settore giovanile e ho deciso di intraprendere una nuova esperienza entrando a far parte di una squadra senior da cui potevo solo che imparare. In generale l'obiettivo era la salvezza e siamo riuscite a raggiungerlo all'ultima di campionato in cui con una partita secca ci siamo giocate il posto in B1. La nuova stagione è per me un avventura in tutti i sensi dato che, dopo aver deciso di restare vicino a casa gli anni precedenti per poter finire la scuola superiore dove l'avevo iniziata, questo è il mio primo anno fuori casa. Quando è arrivata la proposta di andare a vivere e giocare a Torino ho subito capito che era una grande occasione per crescere, sia sportivamente che personalmente parlando, e ho deciso di buttarmi in questa nuova avventura senza pensarci due volte. La squadra di quest'anno è molto giovane, con tanta voglia di mettersi in gioco e dimostrare di poter tener testa alle altre squadre del girone nonostante la giovane età. L'inizio dell'annata però non è stato semplice in quanto caratterizzato da numerosi infortuni (a partire dalla mia distorsione alla caviglia la seconda settimana di preparazione) ma nonostante questo non è mai mancata la voglia di mettersi in gioco e dare il tutto per tutto per superare qualsiasi difficoltà incontrata. Le prime settimane di campionato nel complesso penso siano andate molto bene in quanto abbiamo dimostrato di poter dare filo da torcere anche alle squadre più esperte ma soprattutto di essere un gruppo unito che può solo che migliorare. Per quanto riguarda le ragazze del settore giovanile che hanno l'opportunità di confrontarsi con delle giocatrici più grandi, ritengo sia una tappa fondamentale nel percorso di crescita e formazione in toto di un'atleta proprio perchè loro hanno un ruolo fondamentale di guida e sostegno per le compagne più giovani, favorendo un ambiente di apprendimento e collaborazione. Penso sia molto importante che la giocatrice più esperta si mostri sempre aperta e disponibile, che mostri impegno, professionalità così da essere un modello per le più giovani".
Dai banchi di scuola a quelli dell'Università con gli allenamenti come comun denominatore: "Conciliare attività sportiva e studio non è mai semplice soprattutto quando lo sport occupa gran parte della giornata ma con il passare degli anni ho imparato gestire al meglio le mie giornate in modo da non tralasciare nessuna delle due cose ma soprattutto imparato a non perdere tempo, questo secondo me è ciò che sta alla base per riuscire a conciliare tutto. Durante le scuole superiori ho deciso di restare vicino casa per poter seguire le lezioni e viaggiare la sera per andare agli allenamenti. Sicuro non è stato facile dover sacrificare tutte le altre attività dato che ogni minimo spazio vuoto durante la giornata era dedicato allo studio (perfino i viaggi in macchina) ma sono davvero contenta dei traguardi che ho raggiunto soprattutto perché questo mi ha permesso di sviluppare una grande capacità organizzativa e di mettere alla prova la mia determinazione. Ed è proprio per questo motivo che nonostante io abbia deciso di andare a vivere a Torino non ho abbandonato il percorso universitario a Milano dato che è vero che è complicato viaggiare così tanto per seguire le lezioni, ma ritengo ottimo investire anche nello studio e non solo nella Pallavolo".
Una passione nata quasi in grembo: "Ormai sono trascorsi 14 anni quando per la prima a volta a 5 ho iniziato MiniVolley dopo aver provato come tutti i bambini diversi sport tra cui Danza, Nuoto e così via. In generale però fin da piccola i miei genitori mi hanno sempre trasmesso una grande passione per lo sport, soprattutto di squadra, ed è stato grazie a loro che mi sono potuta innamorare di questa disciplina. Fin dai primi anni ho capito che la Pallavolo era lo sport che faceva per me ma ciò che mi ha spinto a continuare è stata inizialmente la voglia di trovare un momento per me nella giornata in cui potessi staccare la testa da tutto e divertirmi con la squadra ma più andavo avanti più diventava una sfida personale per migliorarmi sempre più e arrivare più in alto possibile. Negli ultimi anni la Pallavolo è diventata talmente una passione da diventare un punto fisso nella mia vita attorno al quale organizzare il resto. Per quanto riguarda il mio attuale ruolo non è da molto che faccio la banda dato che nel settore giovanile ho sempre fatto il centrale ed è stato durante le selezioni regionali che mi hanno detto che sarei stata meglio da banda. In generale però sono molto contenta di questo cambiamento di ruolo in quanto penso di riuscire a esprimermi meglio e avere molto più spazio di miglioramento in prospettiva futura".
La classe 2005, nonostante la carta d'identità indichi un'età anagrafica bassa, vanta già molteplici esperienze che le hanno consentito di instaurare anche legami importanti: "In questi anni passati finora penso rifarei tutto da capo così come ho scelto di fare, l'unica cosa a cui magari ogni tanto penso è che forse avrei potuto decidere prima di cambiare squadra nel settore giovanile cercando un ambiente un po' più stimolante ma d'altronde avendo trascorso gli anni del vivaio durante il Covid non è che avessi molta scelta. Ogni anno pallavolistico
mi ha lasciato qualcosa di speciale per diversi motivi che è servito a formare la persona che sono diventata oggi. Ho avuto a che fare con compagne di squadra da cui ho potuto imparare tanto, dalle più giovani alle più vecchie (soprattutto). Sicuro lo scorso anno in una squadra senior mi hanno insegnato molto, anche perchè in allenamento dovevo confrontarmi con ragazze più esperte di me e questo mi ha permesso di fare grandi passi avanti".
Lo sguardo volge poi al presente e futuro prossimo: "In questo momento non so cosa il futuro mi riservi, so solo che il mio obiettivo più grande è, come tutte le giocatrici d'altronde, quello di arrivare più in alto possibile nella Pallavolo ed è questo il motivo per cui sto investendo così tanto nello sport, cercando però di non trascurare nulla nel mio percorso, come ad esempio lo studio". Seria, determinata, ambiziosa al punto giusto senza mai fare voli pindarici: Alessia Carera continua a percorrere il suo sentiero con la consapevolezza di poter sbucare dinanzi ai panorami più belli.
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