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Concentrate tutte al sabato le partite della decima giornata del campionato nazionale di Serie A1 maschile. Brescia, Pro Recco e Savona vincono e si staccano dal gruppo. Le "tre sorelle" allungano il passo e ciascuna supera un esame differente. L'AN Brescia (che ha disputato e vinto una partita più delle altre) riceve in casa l'Olympic Roma di Mario Fiorillo, con altri obiettivi di classifica, imponendosi 21-10 con la cinquina di Giri. Risultato messo subito in ghiaccio con il 6-0 del primo tempo. Più combattuto il secondo periodo ma i lombardi restano saldamente avanti 11-4 all'intervallo lungo con il bis dell'italoargentino. Nella ripresa Faraglia (tripletta) amplia il divario poi nell'ultimo quarto saranno ben 12 le reti complessive realizzate: tra queste l'unica in superiorità dei padroni di casa proprio a firma dell'ex Astra Roma. Irving completa la terna, Del Basso e Ferrero le doppiette (emulando nello score Balzarini ed Alesiani) mentre si iscrivono a referto Guerrato e Dolce. Il bis di Mirarchi è l'ultima rete di un match che per i capitolini ha visto andare due volte a segno anche Kadar poi un centro ciascuno per Patti, Vitale, De Robertis, Cianchetti, Tartaro ed Agh. 

La Pro Recco campione d'Italia in carica si conferma corazzata ed espugna in campo non facile del Centro Federale "Felice Scandone" di Napoli battendo 8-17 il CN Posillipo guidato da Giuseppe Porzio con la manita del capitano azzurro Di Fulvio sotto gli occhi di presidenza e proprietà. Haverkampf apre i giochi, dopo il penalty parato da Del Lungo a Cuccovillo (doppietta in più per il barese), è l'ex Bertoli a trovare il primo goal per i rossoverdi che all'intervallo lungo sono sotto 4-8 aggrappandosi ai riflessi di Spinelli (respinto 5 metri a Younger, poi a segno) per limitare il passivo ed ai guizzi dei "veterani" Saccoia e Mattiello inframezzati dalla baby boa Serino. Due delle tre reti di Hallock spianano la progressione biancoceleste delle ultime due frazioni, emulato con tre centri dall'ispirato Durik. Condemi e la freccia azzurra (due rigori di seguito) griffano il +8 ad 8' dal termine. Nell'ultimo quarto Fondelli completa la tripletta mentre i padroni di casa chiudono con orgoglio con Briganti ed il bis in superiorità di Bertoli. 

La RN Savona, che delle tre ha la partita più difficile, si aggiudica lo scontro diretto con l'altra squadra rivelazione del campionato, la Roma Vis Nova allenata da Alessandro Calcaterra. A Monterotondo finisce 6-12 per i ragazzi di Alberto Angelini che nel quarto tempo, dopo la rimonta dei romani, demoliscono gli equilibri e realizzano sei reti non subendone una e migliorando sensibilmente la percentuale realizzativa in extra player con la tripletta di Merkulov e le doppiette di capitan Rizzo e Bruni, rigorosamente con l'uomo in più. I biancorossi, sotto per mano di Penava, prendevano in mano le redini del gioco e avanzavano spediti sul 2-5 al cambio vasca. Nella terza frazione il rigore di Poli spingeva i leoni che riducono ulteriormente il passivo con Viskovic e le seconde reti di Smiljevic e Penava che segnerà di fatto prima e ultima rete giallorossoblu, la seconda unica in extraman della squadra. Le doppiette di Figlioli e Occhione corroborano il successo ligure insieme alla stoccata di Damonte. 

Nel derby siciliano il TeLiMar Palermo supera 14-12 la Nuoto Catania e torna al successo dopo due turni. Alla "Pietro Giliberti" di Terrasini la formazione di Gu Baldineti sblocca le ostilità dopo 18 secondi con la conclusione del croato Bajic per poi aumentare il margine: all'inversione di campo palermitani avanti 9-4. Gara nervosa nella seconda parte con un espulso per squadra (Ferlito e Fabiano) e tanti fischi arbitrali che porteranno ad uscire anzitempo Mangiante, Giliberti e l'ex Muscat per il club dell'Addaura, Riolo e Gulisano per i rossazzurri. Gli etnei, sorretti dal poker di Russo (due superiorità e un rigore), provano a rientrare e accorciano in tre occasioni fino al -1, l'ultima delle quali con il doppiettista Vukicevic prima che Giliberti fallisse il secondo penalty di giornata (il primo annullato per distanza non rispettata, il secondo parato da Rossi), rifacendosi comunque con una tripletta (con un 5 metri). Nell'ultima frazione il club palermitano tiene e conquista i tre punti trascinato anche dal bis di Lo Dico, autore di una cinquina e braccio caldo in più e dai 5 metri. La terna dell'ispirato Alfonso e gli assoli di Lo Cascio e Marini mettono in bacheca i 3 punti rendendo vane le altre realizzazioni catanesi di Riccardo Torrisi e Catania (doppietta per entrambi), Ferlito e Riolo prima delle rispettive espulsioni.

Torna a vincere anche il CC Ortigia che domina 16-7 la RN Florentia, apparsa meno brillante del solito. Lo strappo decisivo dei biancoverdi arriva nel secondo tempo con due mini break: prima Inaba e Cassia (bis in più per il giapponese, tris per il siciliano) firmano il 6-2 e successivamente il goal di Campopiano e la doppietta di Di Luciano valgono il determinante 9-3 all'inversione di campo. I toscani provano a rientrare con Sordini (doppietta come per Bini) ma gli aretusei fanno male in superiorità e affondano ulteriormente il colpo con il bis di Kalaitzis e Napolitano. De Mey insacca l'ultimo acuto gigliato di un match sottotono ed i padroni di casa allungano nel punteggio con il secondo acuto del mancino salernitano e le prime marcature di Giribaldi, La Rosa e Giorgio Marangolo, al primo hurrà in A1. In precedenza meritata gioia anche per Ciccio Scordo mentre Borghigiani (unico goal in più ospite) e Chemeri completano il tabellino. 

Vittoria esterna per la De Akker guidata da Mistrangelo che passa 13-20 sull'Onda Forte al Centro Federale Valco San Paolo di Roma trascinata dal settebello di Luongo. Inizio perentorio della squadra bolognese che sale in cattedra e mostra un'ottima attenzione difensiva, velocità e capacità di tiro dei suoi interpreti. Già dodici goal nella prima frazione: nell'Onda Forte si distingue il capocannoniere Moskov con una tripletta, ma la De Akker è brava a capitalizzare le sbavature dei neroverdi e conduce 4-8 alla fine del tempo. La formazione di Fabbri perde il suo riferimento offensivo in apertura del secondo tempo: un nervoso Moskov viene espulso per proteste a seguito di un fallo commesso. Episodio chiave per le dinamiche del match. Il siciliano-bolognese Tringali trafigge Piccionetti. I padroni di casa ritrovano il goal con Faraglia, mentre Luongo piazza due reti in sequenza per il +6 felsineo a metà gara. È Pietro Faraglia a caricarsi sulle spalle la formazione romana (alla fine saranno 7 centro): con un bel movimento elude la marcatura e traccia la diagonale. Luongo è una sentenza: il suo braccio è caldissimo. All'alzo e tiro di Condemi (tripletta) seguono un pregevole assist di Bragantini (anche un goal per lui) per il tiro a rimbalzo di Gallo e il contropiede concluso da Lucci, cinquina per lui: 8-15 al 24'. Spazio ai secondi portieri Rubini e Pederielli, difese aperte e carambola di reti nell'ultimo quarto dove c'è gloria per i giovanissimi Filippelli per gli emiliani e Gatto per i capitolini: entrambi brindano differentemente al primo timbro in A1. Di Bego e Barigelli le altre segnature casalinghe.

Chiude la giornata il successo della Pallanuoto Trieste 7-10 ad Albaro con l'Iren Genova Quinto in una partita che l'ha vista sempre in vantaggio. Nella seconda frazione si segna solo in più, due volte il triplettista Panerai porta i suoi sul -1 poi Draskovic prima si fa annullare un penalty per esecuzione irregolare poi mette dentro il 3-5 di metà gara. Andamento piuttosto similare nella ripresa: anche nella terza frazione si segna solo in extra player e sull'asse Figari-Puccio i genovesi trovano la parità. E' la tripletta mancina di Manzi a cavallo degli ultimi due tempi a rispedire avanti gli uomini di Mirarchi che congelano il successo con le seconde realizzazioni personali di Mladossich e Draskovic (a segno in avvio Mezzarobba, Sedlmayer e Petronio). Tra i padroni di casa Puccio è l'ultimo ad arrendersi: realizza l'ennesima tripletta stagionale e fallisce un rigore (parato da Lazovic) a cinque secondi dalla sirena.