La sfida valevole per l'ultima giornata d'andata tra Rapallo e Brizz sarebbe dovuta essere l'occasione per il ritorno a distanza di due anni di uno dei derby familiari più avvincenti dell'A1 femminile, quello tra le sorelle Roberta ed Helga Santapaola, quest'ultima approdata nelle fila liguri durante l'estate proprio dal sodalizio acese in cui era invece rimasta la congiunta maggiore. Ebbene la stracittadina catanese alla "Poggiolino" non è andata in scena e non lo andrà anche tra qualche mese alla "Scuderi". L'attaccante dall'inconfondibile calottina numero 12 plurititolata con il vivaio Orizzonte chiude, infatti, anzitempo la sua esperienza alla corte di coach Zilleri: "Sono stata indotta mio malgrado a prendere questa difficile e di certo non facile decisione una volta riscontrata la non volontà di venirmi incontro. Ho sempre fatto numerosi sacrifici per il bene del gruppo - racconta l'atleta rientrata a casa dopo la positiva esperienza di Trieste - e cercato di adattarmi alle esigenze della società e dello staff tecnico. Quest'anno guardando avanti e a quel che ci sarebbe stato dopo la Pallanuoto giocata (ritenendo fondamentale la dual career atleta-studente/lavoratore), ho accolto con grande entusiasmo la proposta di Poppy Ajosa e Massimo Di Salvatore che tengo a ringraziare vivamente per l'opportunità, di avviare un percorso da allenatrice con i gruppi Under 12 e Under 10 della Triscelon Etna, ovviamente sempre compatabilmente con gli impegni già presi con la Brizz e potendo contare sulla disponibilità della piscina di via Zurria per poter allenarmi in due giorni ben definiti (seguendo il programma del mister) in alternanza con quelli collettivi ad Acireale come già accaduto in altre circostanze in passato".
La classe 2000 sottolinea: "Avrei voluto continuare ma non mi è stato permesso. Le esigenze della società di avermi sempre in sede si scontravano così con le mie, ragion per cui non essendo riusciti a trovare un compromesso, mio malgrado ho deciso di sospendere l'attività agonistica per dedicarmi anima e corpo a seguire questi ragazzini che sono subito entrati nel mio cuore. A tal proposito tengo a ringraziare anche Giusi Malato che mi ha sempre supportata ed è stata una sincera confidente, dandomi preziosi consigli dall'alto della sua esperienza da giocatrice prima e allenatrice poi per approcciare a questo mondo. E' un percorso di crescita formativo umano e tecnico che ho sposato in pieno e a cui non intendo rinunciare, mi dispiace molto lasciare una squadra a cui ho dato tanto e che mi ha ragalato momenti indimenticabili ma allo stato attuale venutosi a creare era l'unica soluzione. Di sicuro anche se non subito tornerò in acqua, ho ancora voglia di lasciare il segno a prescindere da quale sarà la categoria". Si chiude dunque un capitolo per Roberta Santapaola, se ne apre un altro sempre fedele ai valori e alla passione, tratto distintivo ereditato in famiglia sin dalle sue prime bracciate.
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