di Massimiliano Catapano
La Salernitana continua a faticare nel conquistare risultati utili davanti al proprio pubblico. Dopo due partite consecutive giocate all'"Arechi", il bottino è di appena un punto, e la situazione in classifica diventa sempre più complessa. Nonostante ciò, il tecnico Stefano Colantuono ha elogiato la prestazione della sua squadra nel pareggio a reti bianche contro il Brescia (0-0, foto Brescia Calcio BSFC), sottolineando che è mancato solo il goal per rendere giustizia alla gara disputata. Nel post-gara, l’allenatore granata ha espresso soddisfazione per l’atteggiamento della squadra: "Non m’interessa che Gerardo abbia 19 anni. L’ho fatto entrare perchè in allenamento ha lavorato bene durante la settimana. Simy era stanco e aveva lottato su tutti i palloni, quindi ho deciso di dare una chance a Fusco. Senza nulla togliere a Wlodarczyk, che potrebbe partire dal 1’ nella prossima partita, ho ritenuto che Fusco potesse aiutarci. Mi dispiace perchè abbiamo giocato una buona partita. In questi incontri bisogna stare attenti a non subire reti sulle ripartenze, evitando di commettere errori come nello scorso match. I ragazzi hanno fatto quello che c’era da fare, e anche i numeri dimostrano che è mancata solo la concretezza sotto porta".
Colantuono ha poi spiegato le sue decisioni sul piano tattico: "Eravamo padroni del campo, i nostri 'braccetti' si sovrapponevano bene. Ruggeri e Velthuis sono stati molto propositivi, salendo più volte a supporto dell’azione offensiva. Non sarebbe stato positivo cambiare sistema di gioco. La squadra ha creato tante occasioni contro un avversario ostico. Il nostro difensore centrale spesso partecipa alla manovra, quindi la differenza tra giocare con tre o quattro difensori non è determinante.” Tra i protagonisti della gara, il tecnico ha voluto menzionare Amatucci, il giovane centrocampista in crescita, esprimendo al contempo preoccupazione per il suo stato fisico: "Amatucci sta crescendo molto, ma aveva un piccolo problema al ginocchio e dobbiamo preservarlo. Per quanto riguarda il mercato, mi fido della società: non servono le mie richieste. Se avessimo segnato oggi, sarebbe stata la ciliegina sulla torta. I tre punti sarebbero stati meritatissimi".
Colantuono ha anche analizzato la situazione della Salernitana in campionato: "La classifica non si aggiusta con poche partite, serve continuità di risultati e prestazioni. Mi dispiace non aver vinto, ma non possiamo piangerci addosso. A breve avremo un’altra sfida complicata. Analizzando la partita di oggi, abbiamo fatto quello che era necessario fare". Il tecnico granata ha concluso facendo il punto sull’emergenza infortuni che ha condizionato le sue scelte: "Braaf, che non aveva mai giocato con continuità, è arrivato sfinito. Avevamo fuori 6 o 7 giocatori e anche altre squadre avrebbero sofferto una situazione simile. Tongya è tornato, ma aveva un minutaggio limitato. In campo c’erano giocatori che non avevano tutti i 90 minuti nelle gambe. Non posso rimproverare nulla ai ragazzi, se non il fatto di non aver trovato il goal. La squadra ha mantenuto il controllo del gioco, ha sempre avuto il pallino in mano, e non abbiamo rischiato nulla. Attaccare con più veemenza sarebbe stato ideale, ma criticare oggi sarebbe ingiusto".
La Salernitana, che non vince da diverse settimane, si trova ora in una posizione complicata in classifica. Colantuono guarda avanti con fiducia, consapevole che la sua squadra dovrà mostrare maggiore cattiveria sotto porta per cambiare il corso della stagione. Ma per il tecnico romano, la base su cui lavorare è solida: il gruppo c’è e, come dimostrato contro il Brescia, non mancano impegno e idee. Tuttavia, il tempo stringe, e i tifosi chiedono una svolta concreta. La Salernitana si trova in una situazione complicata, intrappolata nella zona playout di Serie B e con appena due punti raccolti nelle ultime tre gare. Dopo il deludente pareggio per 0-0 contro il Brescia, il direttore sportivo Gianluca Petrachi ha parlato a cuore aperto ai microfoni di LiraTv, analizzando il momento difficile della squadra, l’emergenza infortuni e le strategie per il mercato di gennaio. Petrachi non ha nascosto la delusione per il risultato: "Il pareggio non ci soddisfa, volevamo vincere per risalire in classifica. Abbiamo affrontato un avversario che si è chiuso molto, aspettandoci, e non siamo riusciti a sbloccare la partita. Purtroppo pesa la poca serenità del gruppo in questi momenti delicati". Nonostante il risultato, il ds ha difeso la prestazione della squadra: "I ragazzi hanno giocato con attenzione, cattiveria e lottando su ogni pallone. Non posso rimproverare nulla a nessuno. Se quel colpo di testa di Simy fosse entrato, staremmo commentando una vittoria meritata".
La Salernitana è alle prese con un’infermeria affollata, che sta condizionando il rendimento della squadra. Giocatori chiave come Bronn, Maggiore, Verde, Tello, Torregrossa e Reine-Adelaide sono indisponibili. Petrachi ha spiegato le cause di questa situazione: "Abbiamo cambiato la preparazione fisica, puntando più sul gioco in profondità rispetto al passato, quando si lavorava su spazi ridotti. Questo ha avuto un impatto sul fisico dei giocatori. Non cerchiamo scuse, ma è evidente che mancano alternative per fare la differenza nei momenti decisivi." Petrachi ha tracciato le linee guida per il mercato invernale dopo una riunione a Roma con il patron e l’amministratore delegato. "Avrò a disposizione un extra budget di 5 milioni, comprensivo di stipendi. Non siamo obbligati a vendere come in estate, e questa è una base importante per lavorare".
Il direttore sportivo ha chiarito le priorità: "Il mercato di gennaio è di riparazione, non di rivoluzione. È difficile trovare giocatori in condizione a metà stagione, ma farò il massimo per intervenire dove serve. Ci serviranno un attaccante, un mediano di quantità, un quinto di sinistra e, forse, un difensore centrale. Se dovesse partire qualcuno, valuteremo un sostituto. Sono consapevole delle responsabilità e dei sacrifici dei tifosi: non li deluderò". Petrachi ha infine parlato senza giri di parole degli obiettivi stagionali: "La salvezza è il traguardo principale e dobbiamo affrontarlo con realismo. Vorrei ottenere qualcosa di più, ma non possiamo permetterci voli pindarici. Con tutte le difficoltà che abbiamo vissuto, salvarsi sarebbe già un grande risultato". La classifica si fa sempre più preoccupante, con la squadra che non riesce a trasformare le prestazioni in punti. La Salernitana deve fare i conti con una serie di sfide complesse, ma Petrachi ha assicurato il massimo impegno per riportare entusiasmo e stabilità. La salvezza, come sottolineato dal ds, è una priorità imprescindibile per il club e per i suoi tifosi.
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