La guerra, fredda o calda che sia, regna ad oggi sulla maggioranza del mondo e la politica sembra sempre di più distanziarsi dal creare una soluzione. Da questo nasce la campagna "R1PUD1A": un appello ad intellettuali, cittadini e attivisti per far sentire quanto tutti noi ripudiamo la guerra.
Appellandosi all’articolo 11 della Costituzione Italiana ("L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…"), la campagna lanciata da Emergency tenta di lasciare un segno nelle coscienze dei cittadini del nostro paese. La necessità di tutti i cittadini di prendere coscienza dell’orrore che accade accanto ai nostri confini è un dovere morale, allo scopo di evitare che una qualsiasi vita possa essere spenta. Chiamare le istituzioni al rispetto della vita umana di tutti è il focus di questa iniziativa. Anche il nostro governo ha le mani sporche, continuando a vendere armi a reggimi terroristici come quello di Israele, invece che investire nella sanità, sempre più carente, o nell’istruzione, che perde colpi anno dopo anno.
Alla campagna hanno partecipato numerosi comuni italiani, nonchè intellettuali del calibro di Matteo Saudino (aka Barbasophia, professore e divulgatore di storia della filosofia). Poche settimane fa anche il campidoglio è stato illuminato con la scritta "R1PUD1A", oltre che a sfilare in numerose piazze d’Italia. Tutto ciò è possibile perché tutta l’Italia, se glielo chiedi, ripudia.
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