di Massimiliano Catapano
La Salernitana esce sconfitta dallo scontro diretto con il Frosinone per 2-0, al termine di una gara che ha evidenziato tutte le difficoltà della squadra di Stefano Colantuono. Pochi spunti offensivi, un’espulsione pesante nel momento chiave e una reazione mai davvero convincente hanno segnato una prestazione insufficiente (foto Frosinone Calcio). I goal di Kvernadze e Ambrosino nella ripresa hanno punito una squadra apparsa troppo timorosa, incapace di trovare soluzioni efficaci nemmeno nei momenti di maggiore equilibrio. La sconfitta ha un peso significativo anche sulla classifica: i granata scivolano al terzultimo posto, superati sia dal Frosinone che dal Cittadella, vittorioso a Bolzano. Al termine della partita, Colantuono ha cercato di analizzare la sconfitta con lucidità: "Non sono soddisfatto, nè della prestazione né della nostra posizione in classifica. Nel primo tempo siamo stati poco incisivi, ci siamo preoccupati più di contenere che di costruire. Nel secondo, con l'uomo in meno, è diventato tutto più complicato". Il tecnico ha poi difeso la scelta di schierare Tongya mezz'ala: "È un ruolo che può ricoprire, anche se la sua prestazione non è stata all'altezza. Hrustic è entrato nella ripresa, ma in quel reparto siamo numericamente corti e dobbiamo adattarci".
Sulla sostituzione di Braaf e la scelta di puntare su Wlodarczyk, Colantuono ha spiegato: “Wlodarczyk è un giocatore che vive di profondità e attacca gli spazi. Non ha brillato, questo è vero, ma era una scelta mirata a sfruttare le sue caratteristiche. Con l’espulsione, nella ripresa ho provato a cambiare assetto inserendo due punte per provare a essere più offensivi". Nonostante la prestazione negativa, l’allenatore ha voluto sottolineare l’impegno dei suoi giocatori: "Non posso dire che i ragazzi non ci abbiano provato. Il primo tempo era in equilibrio, poi l’espulsione ha complicato tutto. Sul primo goal, credo che si potesse fare meglio, ma devo rivederlo con calma". Colantuono non ha nascosto che gli errori abbiano influito pesantemente sulla partita: "Gli sbagli fanno parte del calcio, se non ci fossero le partite finirebbero sempre 0-0. Ferrari ha commesso un errore, ma non è giusto crocifiggerlo per questo".
Infine, l’allenatore ha parlato del suo futuro e delle aspettative sul mercato: "Sono qui per seguire le indicazioni della società. Se sarà necessario fare un passo indietro, lo farò senza problemi. Quello che conta ora è lavorare con serenità. Ai tifosi non possiamo rimproverare nulla, anche oggi sono stati straordinari. Sul mercato, vedremo cosa succederà, ma ora dobbiamo pensare solo alla prossima partita". La Salernitana si trova a un bivio importante. La squadra ha bisogno di ritrovare fiducia, idee e compattezza per risollevarsi. Il destino di Colantuono sembra legato ai prossimi risultati, mentre la società dovrà decidere se continuare con lui o intraprendere una nuova strada. Quel che è certo è che non c'è più tempo da perdere. Con i tifosi imbufaliti, a rischio anche il ds Petrachi la cui eventuale sostituzione potrebbe spalancare le porte al ritorno di Martusciello. Sullo sfondo resta sempre Roberto Breda.
In casa ciociara tira un sospiro di sollievo Leandro Greco, tecnico gialloblu: "Non era una partita semplice e non sono stati giorni facili da gestire da un punto di vista emotivo. - spiega a fine gara come ripreso da SalernitanaNews - La gara di Mantova ci aveva dato fastidio e dispiacere. Molte volte il risultato sposta il giudizio di tutti e basta veramente poco per perdere il lavoro fatto. I ragazzi sono stati fantastici su tutti i campi. Dovevamo decidere se mettere in discussione il lavoro fatto in questi 2 mesi o continuare su questa strada. Il pubblico è stato eccezionale con la squadra che ha bisogno di questo. Nella mia testa, però, siamo ancora ultimi con un percorso lungo: bisogna mantenere un equilibrio emotivo per continuare su questa strada".
Il trainer salito in prima squadra dalla Primavera aggiunge: "Questa squadra ha qualità che la classifica e la partenza sotto le aspettative hanno inibito. Il rischio è molte volte che le problematiche risucchino i giocatori. Il mio compito è mantenere un livello alto d’attenzione. La salvezza non si può costruire, bisogna capire cosa fare meglio e cosa sopportare da un punto di vista di risultati sbagliati. Ci manca qualche punto: la squadra è lì e sta lottando. Sono convinto che se siamo bravi a uscirne fuori resteremo di alto livello. Kvernadze è stata un’idea del mio staff. C’è sempre da migliorare. Il calcio è molta emotività ed è uno stato d’animo. Questa squadra sono due mesi che fa partite da dentro e fuori. Perdere avrebbe portato depressione all’ambiente: la vittoria, invece, ha dato valore al percorso. La Salernitana è una squadra forte con giocatori importanti; per noi non era facile, noi venivamo da una sconfitta e per noi non era semplice ritrovare subito la retta via. L’espulsione di Ghiglione ci ha agevolato, ma la partita poteva diventare trabocchetto, non è che basta rimanere in 11 contro 10".
In conclusione il centrocampista locale Francesco Gelli: "Questa è una vittoria importante che ci da morale che abbiamo però ritrovato da un po’ di tempo. Adesso ci dobbiamo preparare per un’altra battaglia. La Serie B è un campionato tosto perchp parliamo di tante squadre in pochi punti. Ogni volta che si va avanti con il tempo, i punti diventano sempre più pesanti. C’era sconforto per aver perso a Mantova, il nostro ruolo è stare vicino ai giovani ricchi di qualità: stanno dimostrando pian piano ciò che sanno fare".
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