di Massimiliano Catapano
Dopo la sconfitta contro il Catanzaro (1-0 di Iemmello con annesse polemiche per le reti annullata a Pittarello da una parte ed Hrustic ai granata allo scadere per un presunto fallo di Simy), la Salernitana si ritrova in una situazione sempre più critica: terzultima in classifica, con un solo punto di vantaggio sul Cosenza, fanalino di coda con 4 punti di penalizzazione da scontare. In un momento così delicato dopo il ko con i giallorossi (foto Us Catanzaro), l’amministratore delegato Maurizio Milan ha scelto di intervenire pubblicamente, mettendoci la faccia e assumendosi pienamente le responsabilità di un'annata fin qui disastrosa. Con un volto segnato dalla delusione, Milan ha aperto il suo intervento con parole chiare e dirette: "Siamo tutti consapevoli del momento difficile che stiamo attraversando. La rabbia è tanta, ma oggi ho visto una squadra con un minimo di reazione. Tuttavia, questo non basta. Mi scuso con i tifosi, che non meritano una classifica così umiliante. Ci assumiamo le nostre colpe". L’amministratore delegato ha poi chiarito che le decisioni imminenti saranno frutto di riflessioni approfondite: "Non prenderemo decisioni d'impulso, ma nelle prossime ore ci confronteremo con la proprietà. È chiaro che bisogna cambiare qualcosa, e non escludo provvedimenti drastici all’interno del club. Dobbiamo salvare la categoria, e lo faremo con scelte coraggiose".
Uno dei temi più caldi riguarda le indiscrezioni su una possibile vendita della società. Milan ha voluto sgomberare il campo da ogni equivoco: "La Salernitana non è mai stata messa ufficialmente in vendita. Come succede in molti club, abbiamo avuto delle interlocuzioni, ma non c’è mai stata un’offerta concreta. Una proposta significativa era arrivata, ma ho deciso personalmente di bloccarla perché non offriva garanzie sufficienti". Ha poi rassicurato sullo stato finanziario del club: "La situazione economica è stabile, non ci sono debiti. L’aumento di capitale più recente è stato effettuato volontariamente per rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria. Il mercato di gennaio sarà affrontato con i fondi necessari già disponibili". Milan ha anche parlato del presidente Danilo Iervolino, figura centrale nel progetto Salernitana: "Il presidente ha sempre dimostrato attaccamento e responsabilità verso il club. Ha affidato un ruolo chiave a Maurizio Busso, che dialoga costantemente con me. Iervolino tornerà allo stadio quando lo riterrà opportuno, ma il suo impegno dietro le quinte non è mai venuto meno".
Il futuro del tecnico Stefano Colantuono e del direttore sportivo Gianluca Petrachi resta un nodo centrale. Milan ha spiegato: "Da domani valuteremo attentamente il progetto tecnico e sportivo. Petrachi si è già mosso per il mercato, mentre anche la guida tecnica sarà oggetto di un confronto approfondito. Non possiamo permetterci ulteriori passi falsi". La sessione di mercato invernale sarà determinante per tentare di salvare la stagione. Milan ha garantito massima rapidità ed efficacia nelle operazioni: "La sosta sarà l’occasione per ripartire. Sul mercato ci muoveremo con velocità e determinazione, le prime ufficialità arriveranno già nei primi giorni di gennaio. Ogni scelta sarà fatta con lucidità e senza sprechi". L’intervento si è concluso con un messaggio diretto ai tifosi granata, che continuano a sostenere la squadra nonostante le difficoltà: "Questa città merita rispetto e dedizione. La Salernitana rappresenta molto più di una squadra di calcio per i suoi tifosi. Faremo tutto ciò che è necessario per risalire la classifica. Nei prossimi cinque mesi ci giochiamo il nostro futuro, come se il campionato ripartisse da zero".
Le parole di Maurizio Milan rappresentano una presa di coscienza e una promessa. Ora, però, serviranno i fatti: la Salernitana ha davanti a sè un percorso complicato e tortuoso, ma gennaio offre l’ultima occasione per invertire la rotta. I tifosi aspettano risposte concrete, consapevoli che la salvezza passerà solo attraverso scelte chiare e determinanti. La quarta avventura di Stefano Colantuono sulla panchina della Salernitana è ormai comunque giunta al capolinea. La sconfitta contro il Catanzaro ha aggravato una situazione già delicata, spingendo la proprietà e la dirigenza - rappresentate al "Ceravolo" da Petrachi e Milan - a profonde riflessioni sul futuro della guida tecnica. Già alla vigilia, era chiaro come il destino di Colantuono fosse appeso al risultato della partita. La mancata reazione da parte della squadra, sia sotto il profilo tecnico che caratteriale, ha contribuito ad alimentare dubbi ormai difficili da ignorare. Nelle prossime ore potrebbe arrivare l’ufficialità dell’esonero, anche se non è escluso che sia lo stesso allenatore a compiere un passo indietro, anticipando la decisione della società.
Il bilancio della gestione Colantuono in questa sua ultima esperienza è, purtroppo, impietoso: appena 5 punti in 7 partite e una squadra sprofondata al terzultimo posto in classifica. La distanza dai play-out è di due punti, mentre la salvezza diretta appare lontana ben cinque lunghezze. Numeri che riflettono una chiara involuzione sotto tutti i punti di vista, sia nel gioco che nell’approccio mentale. L’addio di Martusciello avrebbe dovuto rappresentare un momento di svolta per i granata, ma la scelta di affidare nuovamente la panchina a Colantuono non ha portato i frutti sperati. La tanto attesa "scossa" non è mai arrivata e, al contrario, la squadra sembra essersi smarrita ulteriormente. Adesso la dirigenza è chiamata a una decisione fondamentale per il prosieguo della stagione: trovare un nuovo allenatore capace di risollevare una squadra che appare fragile, insicura e incapace di reagire nei momenti difficili. Il tempo stringe e la Salernitana non può più permettersi passi falsi.
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