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Non basta una grande prova al Baronissi Calcio nella prima giornata di ritorno del girone G di Prima Categoria. I ragazzi di Voccia, nonostante l'influenza e diverse assenze, hanno dimostrato di poter competere con una squadra forte come il Siano Calcio, in piena lotta per il campionato. Il match inizia con un Baronissi agguerrito che crea subito due grandi occasioni da goal, una delle quali sui piedi dell'ex Notangelo. Tuttavia, lo scavetto non è abbastanza potente per superare il portiere azzurrogranata. L'inerzia sembra dalla parte ospite, con attacchi da entrambi i fronti, ma al rientro dal secondo tempo, il team sianese alza il ritmo e cinge d'assedio la porta di Buoniconti, all'esordio con la nuova maglia e subito grande protagonista. La svolta al 75': un calcio d'angolo, simile alla gara d'andata, porta a una palla rocambolesca in area. Malangone cade per un presunto fallo non fischiato, e Di Stano ne approfitta segnando il goal vittoria. Nonostante l'espulsione di De Rosa per doppio giallo, i granata ospiti non mollano e continuano a cercare il pareggio, ma il Siano resiste. Il risultato finale lascia il Baronissi a mani vuote, ma la prestazione ha mostrato il grande cuore della squadra.

A fine gara sentimento comune in casa baronense: il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. "Grande prestazione dei nostri ragazzi. Peccato tornare a casa senza punti, ma abbiamo espresso un ottimo gioco, creando belle trame. - ha sottolineato il dg Guido Scarano - Ci è mancata solo la concretezza negli ultimi metri. Sono orgoglioso di loro, ora dobbiamo prepararci al meglio per le prossime gare decisive e inseguire il sogno play-off." Le parole di mister Voccia: "Dobbiamo essere ancora più convinti della nostra forza. Queste sconfitte devono servirci per ripartire più forti e cattivi agonisticamente. Non guardiamo la classifica, ma concentriamoci tutti insieme senza arretrare di un millimetro verso il nostro obiettivo. Faccio un plauso a tutti per la prestazione. Uscire dal campo con gli applausi degli avversari e non solo è motivo di orgoglio per me come allenatore. Sono orgoglioso dei miei ragazzi".