Riparte con una vittoria e due sconfitte la Champions League al femminile per le squadre italiane. Vncono le campionesse d'Italia de L'Ekipe Orizzonte che a Budapest battono 7-9 le magiare dell'UVSE Ujpest. Quasi sempre in vantaggio, ribaltate soltanto nei due minuti e mezzo a cavallo tra il terzo e quarto periodo dalla doppietta in più di Hajdu, le etnee sono svelte nel controsorpasso con Halligan (che nel secondo periodo si faceva parare un rigore da Golopencza, il secondo fallito dalle etnee dopo quello neutralizzato a Bettini in avvio) e Andrews, mattatrice con una tripletta. Le catanesi blindano il secondo posto del girone D chiudendo i conti con il bis di Tabani e Viacava. In precedenza a segno Jutte (primo acuto dell'incontro) e Leone mentre alle ungheresi non basta anche l'altra doppiettista Farago (un rigore). Di Szegedi, Peresztegi-Nagy e Tiba le altre segnature con Lendvay fuori per limite di falli. In vetta resta il Sant Andreu, 10-17 al BVSC.
Crolla nel finale la Sis Roma che cede di misura (11-12) al GZC Donk. Botta e risposta sin dalle prime battute, le capitoline alzano i giri del motore ed allungano sul +3 all'intervallo lungo con la rete di Picozzi che vale il 6-3 del 16'. Van der Weijden accorcia due volte (la seconda su rigore) ma a ristabilire le distanze ci pensano Zaplatina e Ranalli nel mentre Capanna perde per limite di falli prima Carosi e poi Cocchiere, autrice di una doppietta. Ne approfittano le oranje che con un break di 0-4. condito dal penalty della triplettista Van der Sloot, sorpassano le padrone di casa e si portano in vantaggio con l'8-9 della quarta frazione (tris di Van der Weijden). Chiappini pareggia ma Van der Sloot non perdona in più, le giallorosse non mollano e riacciuffano il pari con il terzo piazzato di Centanni. Il discorso non cambia quando Ranalli (tris anche per lei) replica a Sleeking. Sarà la stessa numero 3 (come le reti da lei realizzate) olandese a risolvere la contesa trafiggendo in extra player Sesena ad 8'' dalla sirena. A far la differenza anche la quarta tripletta ospite, realizzata da Keuning. Si fa in salita la classifica del girone C per le romane, anche in virtù del 14-11 dell'Olympiacos sull'Alimos nel derby greco (un rigore fallito da Marletta).
Il Plebiscito Padova perde in casa 11-14 con le ungheresi del Ferencvaros. Novità nel roster di Stefano Posterivo che fa debuttare la britannica Amelie Perkins, prelevata dalle maltesi del Sirens. Le ospiti sfruttano al meglio la prima metà di gara, allungando sul 5-8 all'intervallo lungo grazie alla scatenata Plevritou (poker complessivo prima di uscire per 3 falli gravi). La nazionale greca infila il +4 al rientro dall'intervallo lungo, differenza reti mantenuta dall'acuto di Leimeter che si inframezza tra Pedley e il bis di Al Masri. In avvio di quarto tempo le venete perdono Millo (che in avvio si era vista respingere un 5 metri da Neszmely) per limite di falli e la squadra di Valeria Palmieri chiude i conti con Leimeter ed il penalty di Kurcz-Gurisatti, seconda best scorer con tre segnature. La tripletta in poco più di 3' di Schaap (cinquina totale con un rigore) è utile solo ad accorciare il divario con Hertzka e De Vries a rispedire a distanza di sicurezza la compagine tricolore orizzontale (in goal anche Bonca, Kuna e Farkas). Nel finale (con l'espulsione di Fekete) arriva anche il primo goal italiano di Perkins. Nel girone B vola anche il Mataro: 13-5 al Polar Bears con un timbro di Avegno.
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