Benvenuta al Sud. E' così che Castellabate si è addormentata questa notte con i fuochi d'artificio ad accogliere la Coppa Italia vinta dal Santa Maria Cilento. Un'altra pagina della recente storia sportiva del sodalizio giallorosso è stata scritta in un palcoscenico da Serie B, il "Menti" di Castellamare di Stabia dove dopo oltre 120' e la lotteria dei rigori la formazione presieduta da Alfonso Tavassi ha arricchito la sua bacheca con il trofeo regionale riservato alle compagini d'Eccellenza: "Siamo particolarmente orgogliosi. - ha dichiarato il massio dirigente - E' stata una gara vibrante in cui la squadra ha tenuto bene il campo atleticamente e mentalmente. Questa vittoria la dedico ai giovani, al nostro vivaio che cresce ogni anno di più. E' un messaggio, un invito a coltivare le proprie passioni e non smettere mai di sognare".
A nome della squadra parla il capitano Mattia Bisceglia: "Ringrazio in primis i tifosi per la lunga trasferta in un giorno lavorativo in un orario scomodo. Avevamo di fronte un avversario fortissimo, siamo stati sul pezzo e tenuto psicologicamente dopo aver subito il pareggio che avrebbe potuto tagliarci le gambe anche ai rigori. Siamo stati equamente bravi e fortunati, quella che verrà da ora in avanti sarà un di più. Il campionato è ancora lungo, ci aspetta una gara difficile contro la capolista (Battipagliese, squadra della sua città) e vogliamo risalire ulteriormente la china in classifica". Nella fase nazionale la Polisportiva debutterà il prossimo 12 febbraio in casa della corazzata Barletta in terra pugliese per poi affrontare al "Carrano", in base al risultato finale del "Puttilli" i lucani del San Cataldo il mercoledì successivo o quello ancora seguente.
Non le manda a dire mister Severo De Felice, pochi mesi fa retrocesso col Salernum Baronissi ed ora artefice del successo giallorosso: "Sono molto contento per la proprietà ed i ragazzi, a cui molti addetti ai lavori hanno mancato di rispetto. Si è detto che questa finale ci è stata "regalata" ma le regole sono regole e vanno rispettate. Mi sembra giusto sanzionare chi non le rispetta ed impiega atleti che non ne avevano diritto". L'ex portiere e tecnico della Scafatese, ieri opposto a Karel Zeman, figlio di quel Zdenek che è stato suo ultimo allenatore in carriera a Foggia, si riferisce alle vittorie a tavolino con Castel San Giorgio e Portici: "Al di là di tutto i rossoblu li abbiamo battuti due volte in stagione, con gli azzurri abbiamo pareggiato senza tre squalificati, infortunati e nuovi acquisti e sfido chiunque a dire che al ritorno al completo non ce la saremmo giocata alla pari. Abbiamo dimostrato nel complesso di avere dei valori, di essere una squadra organizzata, compatta, dedita al sacrificio. Decido questa Coppa a mia figlia Vittoria (nomen omen), a mia moglie, alla mia famiglia e a chi mi ha sostenuto da lassù, mio padre e mio cognato". I sassolini dalle scarpe sono stati tolti, il viaggio del Santa Maria però non si ferma certo qui.
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