di Massimiliano Catapano
L’ultima giornata di mercato si è rivelata un’amara delusione per la Salernitana, che continua a navigare nelle zone pericolose della classifica di Serie B. Il club granata aveva bisogno di rinforzi concreti per alimentare le speranze di salvezza, soprattutto in attacco, dove la squadra fatica terribilmente a trovare la via del goal. E invece, il mercato si è chiuso senza l’acquisto di un attaccante di peso, un errore che può pesare come un macigno nelle prossime settimane. In aggiunta, c’è stata anche una beffa burocratica: l’arrivo di Axel Guessand dall’Udinese è saltato per appena cinque secondi di ritardo nella trasmissione dei documenti. Il giovane difensore avrebbe potuto offrire un’alternativa nel reparto arretrato, ma il vero problema resta l’assenza di un rinforzo offensivo. Riuscito, invece, il passaggio a titolo temporaneo di Yayah Kallon alla Casertana in C.
Un mercato insufficiente e un errore che può costare caro
Il mancato arrivo di un attaccante in aggiunta a Cerri e Raimondo, data la bocciatura di Simy e la partenza di Torregrossa (Braaf e Wlodarczyk restano incognite con un occhio al mercato estero), rappresenta il minus di questa sessione di mercato, rappresentata da innesti tutti in prestito. La Salernitana aveva bisogno di un bomber in grado di cambiare volto alla squadra e aumentare il peso offensivo, ma il direttore sportivo Marco Valentini non è riuscito a portare a termine nessuna operazione in questo senso. Un vuoto che può pesare come un macigno nella corsa salvezza, considerando che il reparto avanzato granata è uno dei meno incisivi del campionato. La speranza è che, oltre ai due citati match winner delle sfide con Reggiana e Cremonese, la produzione offensiva parta da un centrocampo senza più incognite fisiche e con Daniele Verde a fungere da vero e proprio jolly factotum.
L’unico acquisto ufficiale dell’ultimo giorno è stato Simone Zuccon, centrocampista classe 2003 arrivato in prestito dall’Atalanta che andrà a sostituire numericamente e non solo Giulio Maggiore. Un innesto interessante, ma che non risolve i problemi principali della squadra, che erano ben altri. Un club che lotta per la permanenza in Serie B non può permettersi di chiudere il mercato con un solo innesto di prospettiva nell’ultimo giorno. Il mercato di gennaio doveva rappresentare una svolta per il campionato granata, solo il campo sarà ora giudice supremo di giocatori, tecnico e direttore sportivo.
Salvezza non facile, ora serve la vera svolta
Con una rosa non del tutto completa e una classifica che resta preoccupante al netto dei risultati delle dirette concorrenti e degli innesti di mercato funzionali fatti da società come Sudtirol e Sampdoria, il futuro della Salernitana si fa ancora più incerto e legato a tante situazioni contingenti. I tifosi, già provati da una stagione deludente, speravano in un segnale forte dalla società. Ma il mancato arrivo di un attaccante e un mercato poco incisivo nelle battute finali dopo il boom iniziale hanno lasciato intatto il senso di preoccupazione. Ora la squadra dovrà contare esclusivamente sulle proprie forze e sperare che la scelta di non intervenire con più decisione sul mercato non si trasformi in una condanna alla retrocessione, anzi in una scossa che con un pizzico di fortuna possa aprire scenari inimmaginabili durante la sosta di inizio anno.
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