Ieri, il Red Carpet di Sanremo ha visto il ritorno di un volto noto, il poeta urbano Rocco Hunt. Il cantante, vestito in un elegante completo total black di Neil Barrett, ha accolto il pubblico con calorosi sorrisi, conquistando la passerella con la stessa energia che lo ha accompagnato durante la conferenza stampa di poche ore fa. Felice di essere tornato sul palco dell’Ariston, Rocco si racconta: ha ripercorso il suo cammino, partendo dal trionfo dell’edizione Sanremo Giovani nel 2014, quando vinse con il brano “Nu juorno buono”.
Il suo nuovo brano, “Mille Volte Ancora”, è un sequel della canzone portata al Festival anni fa e segue un percorso di grande significato per l’artista. Rocco ha spiegato che la canzone racconta la sua verità, quella di un ragazzo cresciuto che, pur essendo lontano dalla sua Salerno, non smette di provare nostalgia per la sua terra. Ma l'elemento più importante del brano è la sua denuncia sociale. Il cantante ha infatti dedicato le parole del suo pezzo alla periferia di Salerno “una città splendida, ma che offre poche opportunità”, facendo poi riferimento alla "mattanza di giovani" che troppo spesso avviene nella nostra regione. “Bisogna sempre parlare, tutto si può risolvere”, afferma Rocco, che invita a fermare questi conflitti che ancora si manifestano in violenza, “armi e pistole sparano ancora, ma questa guerra deve finire”. Con la sua musica vuole trasmettere un messaggio di speranza, cercando di dare voce alla generazione attuale, come un fratello maggiore che, nonostante tutto, è riuscito a prendere la giusta strada.
Rocco si sente responsabile di portare avanti un messaggio forte e chiaro, perché sa che la musica può arrivare dove le istituzioni non sempre riescono. Eppure, sebbene il brano possa sembrare, a un primo ascolto, una qualunque tormentone, la sua profondità è ben più grande. La canzone parla di lui, ma anche di un’intera generazione che affronta difficoltà quotidiane. Un aspetto che Rocco ha voluto sottolineare riguarda anche il suo ruolo nella diffusione del dialetto napoletano e nella musica campana e nazionale, e dei cambiamenti avvenuti fino ad oggi. Rocco ha raccontato quanto l'HipHop e il Rap siano evoluti nel tempo. “Nel 2014 ero l’unico rapper in gara, mentre quest’anno siamo in molti", afferma il cantante, evidenziando l'importanza della contaminazione musicale che caratterizza questi generi. Il suo nuovo brano vuole rappresentare una sintesi tra il rap e un sound più accessibile a un pubblico più ampio e variegato, con l’obiettivo di “arrivare nelle case di tutti, dal bimbo, alla signora, e via dicendo”, avendo rispetto per quello che è il contesto Sanremo.
Oggi Rocco è un uomo adulto e padre, e la famiglia rappresenta per lui un punto fermo. “La mia famiglia mi ha dato valori che sono parte del mio brano”, ha spiegato, citando il padre, operatore ecologico che con il suo esempio quotidiano gli ha insegnato a rimanere con i piedi per terra. Nonostante il successo, Rocco considera i momenti più felici quelli vissuti senza nulla, quando le cose materiali non avevano la stessa importanza. Ma la responsabilità maggiore, è quella che sente verso suo figlio, il quale lo rende tanto emozionato, quanto orgoglioso, per essere il suo fan numero uno.
In occasione della serata dei duetti, Rocco conferma la sua collaborazione con il rapper Clementino. Un’unione che ha radici profonde, poiché Rocco lo considera uno dei primi a credere in lui. “15 anni fa ero io a duettare con lui, quando lui era già un Big e io nessuno”, racconta, ricordando quanto l’amicizia in musica possa essere importante. Il duetto rappresenta anche un omaggio al grande Pino Daniele, che nell’ultimo concerto tenuto a Napoli aveva chiamato entrambi come ospiti. La performance di “Yes I Know, My Way” a Sanremo segna la chiusura di un cerchio per Rocco, che si esibirà con umiltà e rispetto per il maestro. “Pino non si tocca, non si imita, ma metteremo il nostro con umiltà”, afferma consapevole del valore di questa collaborazione. "Non ti perdere, perché tu sai scrivere, in tutto questo bordello, non ti perdere” questo ciò che disse Pino a Rocco.
In attesa del nuovo album, Rocco ha già annunciato alcune tappe importanti del suo tour “Ragazzo di Giù” 2025, tra cui il concerto al Forum di Milano il 11 settembre e alla Reggia di Caserta il 6 ottobre. Per lui, l’affetto del pubblico è una delle cose più belle: “Le persone del Sud vivono Sanremo come un evento, soprattutto se a cantare c’è un artista campano, a prescindere dalla canzone, c’è sostegno”. Infine, Rocco invita tutti i suoi fan a partecipare agli eventi di Mille Volte Ancora Sanremo 2025, che si terranno a Salerno dal 12 al 14 febbraio, presso l’Associazione Zevi, dove saranno organizzate numerose attività.
Una curiosità interessante: Rocco è stato scelto anche dall'Atletico Madrid, nota formazione della Liga Spagnola, per la sua partecipazione al FantaSanremo!
Rocco si esibirà nella prima serata di Sanremo, e non vediamo l’ora. Non ci resta che fare che un grande in bocca al lupo a Rocco Hunt, che rappresenterà la nostra città, quella “dove il mare scende dai palazzi” (dalla canzone Nun se ne va), Salerno. Che il Festival di Sanremo abbia inizio!
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